19 Ottobre 2017

Perché con un impianto a pannelli radianti a pavimento ho una stanza calda ed una fredda? Consigli e cause.

Gli impianti a pannelli radianti sono noti per la distribuzione omogenea del calore su tutta la superficie dell’abitazione.

La loro configurazione permette, infatti, di avere ogni parte della superficie del pavimento alla medesima temperatura, evitando così di generare fenomeni convettivi tipici degli impianti a radiatori o a ventilconvettori.

Il dimensionamento pannelli radianti: l’importanza del progetto.

Per ottenere questa uniformità è importante che ogni singolo anello sia attraversato dalla corretta portata di fluido vettore, in maniera tale che lo scambio di energia col massetto sia adeguato alle esigenze del singolo ambiente.

Quando viene redatto un progetto per un impianto a pavimento radiante, oltre alla portata ed alla perdita di carico generali del collettore, si trovano indicati anche i valori di portata per singolo circuito, parametro questo fondamentale per consentire il corretto bilanciamento.

Temperatura mandata regolata con i collettori di distribuzione.

Collettori riscaldamento pannelli radianti a pavimento

Per fare fronte all’esigenza di impostare le corrette portate per ogni circuito, sono stati realizzati dei collettori specifici per questo tipo di impianto a pavimento.

Sul collettore di mandata infatti, al posto del tradizionale sistema di regolazione a vite, sono utilizzati dei flussimetri di regolazione, ovvero dei dispositivi con scala graduata indicante i litri al minuto che attraversano l’anello.

Regolazione flussimetri riscaldamento a pavimentoPer poter modificare il valore di portata è sufficiente ruotare la manopola di regolazione fino a quando l’indicatore si posiziona sul valore desiderato. Il collettore di mandata è dotato di flussometri e valvole di regolazione portata incorporati. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore conico, la portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore desiderato, valore letto direttamente sul singolo flussometro con scala 1÷5 l/min. In questo modo si semplifica e velocizza l’operazione di taratura del circuito, senza la necessità di grafici di riferimento. Dopo la regolazione, la valvola può essere bloccata alla posizione di apertura, mediante il coperchio antimanomissione (che, capovolto, funge anche da manopola per la regolazione della portata), di cui è dotata. La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del singolo circuito, in caso di necessità.

Impianti sbilanciati, senza informazioni di progetto: cosa fare?

Tuttavia ci si può trovare anche di fronte a casi di impianti esistenti non bilanciati adeguatamente, dove non tutti i locali raggiungono la temperatura di comfort e, molto spesso, non si dispone più del progetto originale per poter risalire alle portate da impostare.

In questi casi si può procedere con un metodo empirico, ovvero basandosi su un assunto tipico degli impianti a pannelli radianti, il salto termico tra mandata e ritorno che deve rimanere compreso tra i 5°C e gli 8°C.

Termometro a contatto per regolazione impianti a pannelli radiantiGrazie all’aiuto di una termo camera, o degli appositi termometri a contatto per tubazioni serie 675, è possibile verificare gli anelli in cui questi limiti sono superati.

Salto termico inferiore 5°C

Un salto termico inferiore ai 5°C è normalmente sintomo di eccessiva portata, in questi anelli occorrerà quindi diminuire la quantità di fluido, portando l’indicatore verso un valore inferiore della scala, favorendo così altri anelli scarsamente serviti.

Salto termico superiore 8°C

Qualora ci si trovasse di fronte ad un Δt superiore agli 8°C invece, il problema sarebbe di portata insufficiente; in questo caso bisognerà aumentare il valore di taratura del circuito.

Ovviamente la bontà di questa regolazione empirica si otterrà dopo qualche tentativo, essendo la tipologia di impianto di lento adeguamento alle modifiche e non permettendo pertanto di valutare immediatamente la correttezza della modifica attuata.

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Schema installazione dei collettori

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Commenti
Matteo
12 Gennaio 2020

Ho un impianto a pavimento con i rispettivi termostati in ogni stanza. Tutti puntati su 21
Ho una stanza a nord che non riesce ad arrivare a 21 anche se punto il termostato a 22,5 ma rimane sempre sui 20.1
Quale potrebbe essere il problema?

marco_godi

In reply to by Matteo

14 Gennaio 2020

Buongiorno, il problema è circoscritto solamente a quella stanza o lo si ritrova anche in altre aree? Tenga presente che normalmente gli impianti di climatizzazione vengono dimensionati per ottenere una temperatura di comfort nelle camere da letto attorno ai 17-18°C. Il lato nord delle abitazioni è normalmente quello più difficile da riscaldare, pertanto il raggiungimento dei 20°C mi porta a pensare che non ci siano malfunzionamenti particolari nell'impianto.

Marzia

In reply to by marco_godi

21 Gennaio 2023

Ciao Marco, ho letto un tuo post un pó datato, ho preso casa da poco e ho il tuo stesso problema.
Volevo chiederti se hai risolto in qualche modo.
Grazie

marco_godi

In reply to by Marzia

25 Gennaio 2023

Buongiorno Marzia, come spiegato nella risposta precedente, il raggiungimento di temperature uguali o superiori a 20 °C non è indice di un malfunzionamento dell'impianto. Personalmente non prevederei nessun tipo di intervento. Anche eventuali innalzamenti della temperatura di mandata rischierebbero solamente di generare surriscaldamenti negli altri ambienti dell'abitazione.

Davide

In reply to by Marzia

30 Gennaio 2023

Premesso che secondo me condizione per il riscaldamento a pavimento è una casa che non disperda più di quanto scaldi, e purtroppo è il mio caso, casa con muri pietre e mattoni e pavimento in parquet flottante. Non riuscendo a raggiungere le temperature impostate mi sono ormai rassegnato e sto cercando la soluzione meno peggio impostando una temperatura di mandata di 35 gradi (ritorno 31) l'impianto è accesso praticamente e volutamente 24h si 24 in modo da scaldare al meglio il massetto e pavimento non riuscendo a raggiungere quasi mai la temperatura impostata nel termostato (19 zona giorno e 18 zona notte) tutto sommato però il confort è discreto e i consumi anche

marco_godi

In reply to by Davide

02 Febbraio 2023

Buongiorno, è sempre bene considerare che in condizioni standard un impianto a pavimento radiante può cedere all'ambiente idealmente circa 100 W/m2. Nel caso specifico, per migliorare la condizione di comfort termico nell'abitazione, si potrebbe provare a portare la temperatura di mandata all'impianto attorno ai 40 °C.

Michele
21 Ottobre 2020

Salve, ho riscaldamento a pavimento e ho notato che tutti i collettori sono impostati a 5. Però in una camera la temperatura è sempre più alta, mentre in un bagno è bassa (fin troppo)... esiste un modo per diminuire da una parte e aumentare dall'altra? Non ho il termostato nella stanza ma solo nel soggiorno/cucina.
Grazie
Michele

marco_godi

In reply to by Michele

22 Ottobre 2020

Buongiorno, come spiegato nel post, occorre individuare gli stacchi del collettore facenti riferimento agli anelli indicati, specialmente quello più caldo, e ridurre il valore di regolazione. L'operazione non dovrebbe comunque essere casuale, ma basata quanto meno sul metodo empirico sopra descritto, ovvero la misurazione del salto termico di ogni circuito in modo tale da valutare quali circutti "strozzare" e di quanto, sempre che non ci sia a disposizione il progetto originale dell'impianto.

Angelo
04 Novembre 2020

Ho avuto un problema con il riscaldamento a pavimento.In pratica a impianto spento una stanza continuava a essere riscaldata.Un elettricista mi ha suggerito di cambiare la valvola di uscita ma niente da fare.Casualmente ho stretto la ghiera delle valvole nel circuito di mandata e sembrerebbe problema risolto.
Domanda la competenza di verificare il corretto funzionamento era di competenza dell'elettricista o dell'idraulico?
Grazie

marco_godi

In reply to by Angelo

06 Novembre 2020

Buongiorno, entrambe le figure professionali sono responsabili di eseguire i lavori secondo la regola dell'arte poiché entrambi rilasciano il certificato di conformità di quanto realizzato. Facendo seguito a questa premessa, il fatto che una ghiera di un comando elettrotermico non sia serrata a sufficienza è un fatto abbastanza comune che non inficia la corretta installazione eseguita dai due professionisti, tanto più che il problema si è risolto in maniera molto semplice.

Matteo
15 Novembre 2020

Buongiorno, ho un impianto con montato il vostro gruppo di regolazione termostatica a punto fisso serie 182. Ho il problema che le 2 valvole del circuito primario che alimentano degli scalda salviette funzionano correttamente mentre le serpentine del riscaldamento a pavimento restano fredde nonostante si chiami il riscaldamento con il termostato e la pompa inizia a girare. Riuscite ad indicarmi una possibile soluzione? Cordiali saluti

marco_godi

In reply to by Matteo

16 Novembre 2020

Buongiorno, da questa breve descrizione potrebbe sembrare un problema legato alla portata sul lato primario (lato radiatori). Per poterlo verificare è possibile effettuare una semplice prova, chiudendo entrambi i radiatori tramite le valvole manuali. Se così si evidenzia un miglioramento, occorre agire sulla portata in arrivo dal lato primario. In ogni caso, ci può far contattare dal suo installatore di fiducia al 0322 849356 nel momento in cui si trova sull'impianto, in modo che i nostri tecnici possano far fare delle prove rapide e trovare la soluzione più idonea

marco_godi

In reply to by Matteo

16 Novembre 2020

Buongiorno, da questa breve descrizione potrebbe sembrare un problema legato alla portata sul lato primario (lato radiatori). Per poterlo verificare è possibile effettuare una semplice prova, chiudendo entrambi i radiatori tramite le valvole manuali. Se così si evidenzia un miglioramento, occorre agire sulla portata in arrivo dal lato primario. In ogni caso, ci può far contattare dal suo installatore di fiducia al 0322 849356 nel momento in cui si trova sull'impianto, in modo che i nostri tecnici possano far fare delle prove rapide e trovare la soluzione più idonea

Manuel
16 Novembre 2020

Buongiorno,
Grazie all’esempio empirico sopra descritto sono riuscito a regolare abbastanza bene l’impianto di casa mia visto che non avevo a disposizione i valori di progetto.
Ora ho solo un piccolo problema : in camera da letto ho impostato un differenziale tra mandata e ritorno di circa 5 gradi.
Volendo aumentare il riscaldamento in questa stanza devo portarlo verso gli 8 gradi e quindi diminuire la portata? Grazie e cordiali saluti

marco_godi

In reply to by Manuel

17 Novembre 2020

Buongiorno, la potenza ceduta dall'impianto per riscaldare la stanza dipende dai metri di tubo posati, riducendo la portata non si ottengono benefici in tal senso. Una possibilità è quella di aumentare leggermente la portata, senza creare scompensi sul resto del collettore. In questo caso, comunque, si ottiene un miglioramento poco apprezzabile in termini di temperatura ambiente. Una soluzione potrebbe essere quella di aumentare di uno o due gradi la temperatura di mandata generale, riducendo leggermente le portate degli altri anelli.

Mirko
23 Novembre 2020

Buongiorno.
Non riesco a capire da cosa dipende, ma la temperatura dell’acqua nella “mandata non raggiunge i 40 gradi, a niente è valso staccare la valvola termostatica, o i vari sistemi di sicurezza che bloccano l’aumento della temperatura. La valvola di ricircoli funziona, le mandate sono state messe al massimo e niente è bloccato.
Il piano sotto funziona regolarmente ed il tecnico non è al momento riuscito a capire da cosa dipenda. Grazie anticipatamente .

marco_godi

In reply to by Mirko

24 Novembre 2020

Buongiorno, da questa spiegazione purtroppo la situazione non appare molto chiara. Per trovare una adeguata soluzione al problema sarebbe opportuno che chiamasse i nostri tecnici al 0322 849356, in modo da chiarire quale sia l'effettivo problema del suo impianto.

marco_godi

In reply to by Mirko

24 Novembre 2020

Buongiorno, da questa spiegazione purtroppo la situazione non appare molto chiara. Per trovare una adeguata soluzione al problema sarebbe opportuno che chiamasse i nostri tecnici al 0322 849356, in modo da chiarire quale sia l'effettivo problema del suo impianto.

Cristiana
24 Novembre 2020

Buongiorno,
abbiamo un problema con il riscaldamento a pavimento; in casa abbiamo due termostati, uno che regola la zona camera da letto/bagno in cui il riscalmento parte e funziona regolarmente, mentre l'altro regola la zona cucina/soggiorno ma il risclamento in questa zona non parte mai, nonostante abbiamo le stesse identiche impostazioni per entrambi i termostati. Quale potrebbe essere il problema?

marco_godi

In reply to by Cristiana

24 Novembre 2020

Buongiorno, le variabili sono purtroppo molteplici. I due termostati controllano i comandi elettrotermici di un unico collettore o controllano delle valvole di zona di due collettori distinti? Da come è descritto sembra che il comando del termostato della zona giorno non arrivi a destinazione ed il relativo controllore di zona rimanga in chiusura.

Cristiana

In reply to by marco_godi

25 Novembre 2020

I due termostati controllano i comandi dello stesso collettore. Per poter risolvere il problema ci consiglia di chiamare un elettricista?

marco_godi

In reply to by Cristiana

26 Novembre 2020

Un test che si può fare è quello di rimuovere manualmente i comandi elettrotermici dal collettore per verificare che non ci siano problemi di bloccaggio della valvola di intercettazione. Nel caso il test vada a buon fine e la circolazione riprenda normalmente, allora occorre consultare un elettricista per verificare i collegamenti elettrici tra termostato di zona e comandi elettrotermici.

alessio
25 Novembre 2020

Buongiorno. ho un impianto di riscaldamento a pavimento con collettore 664 e relativi flussimetri posti sulla mandata.
Tutte le stanze funzionano egregiamente avendo come portata 1 , 1,5 litri minuto una stanza rimane sempre fredda.
Ho fatto spurgo aria ma non era presente nell'impianto, ho impostato pressione a 1,8, 2 bar ma lo stesso.
Ho provato ad aumentare la portata ma non si ottiene alcun miglioramento.
Prima domanda, è normale che non riesca a raggiungere piu di 2 litri al minuto anche chiudendo tutte le altre stanze e aprendo al massimo il flussimetro della stanza fredda?
Premetto che la potenza della pompa di mandata è impostata al 100% ma comunque è strano che il problema ce l'abbia solo e sempre la stessa stanza e in effetti anche le altre non vanno oltre i 2 litri minuto.

Potrebbe essere il flussimetro difettoso?
Poggiando la mano sul tubo di mandata della stanza si sente che è bello caldo ma il ritorno lo sento molto freddo.

Consigli?

Grazie

marco_godi

In reply to by alessio

26 Novembre 2020

Buongiorno, il fatto che i flussimetri non raggiungano valori superiori al 2 è normalmente sintomo di scarsa portata e prevalenza della pompa di circolazione, ma avendo già modificato le impostazioni del circolatore senza ottenere alcuna variazione, porta a pensare che ci sia qualcosa che blocca la circolazione sull'anello incriminato. Potrebbe trattarsi di impurità che bloccano il flussimetro o di qualche ostruzione nella tubazione. Dopo aver verificato che anche i vitoni di intercettazione del collettore di ritorno si muovano liberamente, potrebbe essere saggio fare una manutenzione dei flussimetri e, nel caso anche questo passaggio non funzioni, occorre lavare l'impianto con dei prodotti specifici anti alghe (C7 Biocide) e di pulizia generale (C3 Cleaner).

Andrea Leone
28 Novembre 2020

Salve, ho il riscaldamento a pavimento da poco e sto cercando di capire se è impostato bene.
Al momento ho la temperatura di mandata impostata a 30 gradi e il termostato della casa impostato a 21 gradi fisso per tutto il giorno.
Con questi parametri ovviamente il riscaldamento mi si accende quando la temperatura della casa scende sotto i 21 gradi, la casa si inizia a scaldare e poi il riscaldamento mi si spegne quando la temperatura della casa misurata dal termostato supera i 21 gradi. Nello specifico la caldaia parte appena il termostato segna i 20,8 e poi si spegne quando arriva a 21,2. Al momento in cui si spegne, la temperatura della casa continua comunque a salire da 21,2 a circa 21,8 per effetto dell inerzia termica.

Poiche la casa é ben coibentata la caldaia si accende al massimo 2 volte in 24 ore e ognuna di queste 2 volte rimane accesa al massimo 2 ore perché in questo tempo riesce a far passare la temperatura della caaa da 20,8 a 21,2.
Va bene impostato così o devo modificare qualcosa per far stare più acceso l impianto nelle 24 ore? Grazie.

marco_godi

In reply to by Andrea Leone

02 Dicembre 2020

Buongiorno, in base a quanto suggerito possiamo dire che l'impianto funziona in maniera adeguata, pertanto non è necessario effettuare alcuna modifica al sistema.

Andrea Leone

In reply to by marco_godi

02 Dicembre 2020

Geazie della risposta. Però in questo modo io ho il pavimento caldo solo 4 ore al giorno (che spesso sono di notte) e quindi in realtà non sento tutto questo comfort in casa e di certo non sento una temperatura percepita maggiore di due gradi rispetto a quella reale, come dicono tutti per l'impianto a pavimento. Pur avendo la temperatura di casa sempre sopra i 21 il riscaldamento é spento per 20 ore su 24 e quindi il pavimento freddo per almeno 18 ore su 24. In questo caso sicuramente il discorso che con il riscaldamento a pavimento la temperatura percepita é sempre di due gradi in più rispetto alla reale, quindi si possono impostare due gradi in meno della temperatura desiderata, non può valere visto che é spesso spento.
Per questo mi sono venuti i dubbi che non sia correttamente impostato e che avrei dovuto diminuire la temperatura di mandata o la quantità di acqua in circolo...
Ma se mi ha detto di no ne prendo atto. Grazie.

marco_godi

In reply to by Andrea Leone

03 Dicembre 2020

Abbassare la temperatura di mandata sotto ai 30°C significherebbe avere un ritorno, presupponendo che l'impianto sia stato correttamente progettato, inferiore ai 25°C. Presupponendo anche lo scambio tra l'impianto e il massetto, otterremmo una temperatura superficiale del pavimento uguale a quella desiderata in ambiente, fatto questo che non permetterebbe di ottenere il riscaldamento di quest'ultimo. L'unico intervento che si potrebbe prevedere, nel caso il sistema di regolazione sia predisposto, è quello di una sonda ambiente che vada ad agire sulla curva climatica di regolazione, modulando così in continuo la temperatura di mandata, secondo le effettive esigenze.

Paolo
28 Novembre 2020

Buonasera, premesso che non ho il progetto dell’impianto di riscaldamento a pavimento. Chiedo se la taratura empirica deve essere fatta singolarmente per ogni circuito (con il resto dei circuiti chiusi) o con il flusso attivo in tutti i circuiti (regolazione empirica in contemporanea su tutti i circuiti fino a creare un equilibrio delle temperature sul ritorno sull’intero collettore)

Grazie

marco_godi

In reply to by Paolo

02 Dicembre 2020

Buongiorno, la taratura dell'impianto va effettuata con il sistema a regime, in modo tale da regolare l'impianto a pieno carico o condizione reale di funzionamento.

Paolo

In reply to by marco_godi

13 Gennaio 2021

È utile bilanciare il pavimento nonostante la presenza di termostati ad ogni stanza?

marco_godi

In reply to by Paolo

15 Gennaio 2021

Il bilanciamento dell'impianto a pannelli è fondamentale per garantire la corretta emissione di calore in ogni ambiente, anche in presenza di termostati in ogni stanza.
Un corretto bilanciamento permette infatti di avere un riscaldamento omogeneo con un migliore rendimento e un costo di gestione inferiore.

Matteo
28 Novembre 2020

Buonasera Sig. Godi
La mia problematica è la seguente:ho un appartamento di 80mq servito da una pompa di calore e impianto radiante a 10 anelli, gran parte destinati alla zona giorno. 1 anello serve la camera singola, 1 il bagno, 2 la camera matrimoniale. Ed è qui la problematica. I due circuiti hanno lunghezze di 60 e 91 m, e nonostante la portata impostata dall'impiantista, non si raggiunge mai la temperatura impostata a termostato (ogni stanza ne ha uno) mentre in bagno è zona giorno nel giro di 3/4 ore si raggiunge la temperatura. Dalle 9.00 di stamattina ho 21.2 °C e il termost. impostato a 22°C. Alle 17.00 nessun miglioramento. Controllando i flussometri relativi noto pero che non si riescono a regolare correttamente, e nonostante la regolazione, "faticano" a riposizionarsi. Uno dei due, quello dell'anello più lungo, è quasi al limite e aprendolo fuoriesce acqua. Questa "difettosita'" dei flussometri può essere alla base del problema?

marco_godi

In reply to by Matteo

02 Dicembre 2020

Buongiorno, per capire dove sia effettivamente il problema occorrerebbe conoscere il salto termico sui due circuiti incriminati. Una prima prova che si potrebbe effettuare è quella di chiudere gli altri anelli (utilizzando i vitoni di intercettazione del collettore di ritorno) e vedere se la situazione migliora. Il fatto che non sis riescano a regolare correttamente i flussimetri porta comunque a pensare alla presenza di impurità che ne compromettano il funzionamento, quindi potrebbe rendersi necessaria una pulizia ad opera di personale specializzato. Tenga comunque presente che normalmente le camere da letto, come da norma, vengono dimensionate per avere i 18°C di temperatura ambiente, quindi il fatto che ce ne siano 21°C indica un buon funzionamento del sistema.

Giuliano Comai
05 Dicembre 2020

Buongiorno!
Da ca 1 anno abita un appartamento in condominio, classe A+, con pavimento riscaldato e pompa di calore integrata da pannelli fotovoltaici.
E' presente un contacalorie Caleffi (Conteca Easy). La domanda riguarda il collettore su cui ci sono elettrovalvole collegate ai tre termostati (principale zona giorno, bagni e zona notte), ma nessun flussimetro. Prima di chiederne conto all'impiantista, volevo capire se è una soluzione normale, che tipi di limitazioni comporta e se è meglio dotare il collettore di flussimetri. Mi rendo conto che probabilmente la domanda non è al 100% attinente al blog, ma spero comunque in una risposta.

marco_godi

In reply to by Giuliano Comai

14 Dicembre 2020

Buongiorno, i collettori per impianto a pannelli radianti sono normalmente dotati di flussimetri per permettere un bilanciamento più semplice e "visivo" delle portate. Tuttavia può capitare che vengano usati per questa tipologia di impianto anche dei collettori con i detentori di regolazione. Questo fatto non inficia il buon funzionamento del sistema a patto che vengano adeguatamente bilanciate le portate dei singoli circuiti tramite i sopracitati detentori.

Agostino Sorrentino
09 Dicembre 2020

Buon pomeriggio...gentilmente avrei bisogno di un consiglio in merito all’impostazione del circolatore a velocità variabile di cui è dotato il mio impianto di riscaldamento a pavimento, con testine sui singoli circuiti e termostato in ogni stanza..innanzitutto, sulla base delle indicazioni fornite sopra, per favore vorrei capire se il circolatore debba essere impostato in modo tale che la prevalenza vari al variare delle portate (che variano, ovviamente, in eccesso o in difetto quando rispettivamente si aprono o chiudono le testine sui singoli circuiti) oppure se debba essere impostato in modo tale che la prevalenza rimanga costante.Preciso che il circolatore è della Wilo con possibilità di scegliere quanto sopra specificato e anche variazione dei giri del motore del circolatore stesso.Grazie anticipatamente e buon lavoro

marco_godi

In reply to by Agostino Sorrentino

14 Dicembre 2020

Buongiorno, con gli impianti a pannelli radianti si consiglia di impostare il circolatore in modalità "prevalenza costante" al fine di non avere indesiderati scompensi o circolazione insufficiente sui vari circuiti.

Natalina
14 Dicembre 2020

Buonasera,
Ho un riscaldamento a pavimento con un problema :un solo termostato ambiente installato nel. Corridoio vicino al collettore generale, mi chiedo : è possibile adesso installare delle teste termostatiche su ogni collettore e poi le. Stessa collegate ai vari circuiti con termostato a zone wifi?
Spero possiate aiutarmi, grazie

marco_godi

In reply to by Natalina

16 Dicembre 2020

Buongiorno, si potrebbe utilizzare il sistema ad onde radio serie 740 che trova al link https://www.caleffi.com/sites/default/files/file/01118_13it.pdf posizionando il ricevitore a parete al posto dell'attuale termostato. Occorre tuttavia tenere presente che all'interno della cassetta del collettore, dove verranno installati i comandi elettrotermici, è necessario avere l'alimentazione elettrica a 230V.

raimondo

In reply to by Natalina

27 Novembre 2023

ovvio si può fare

Paolo
29 Dicembre 2020

Buongiorno ho un impianto radiante in un appartamento con produzione di acqua calda centralizzata da una caldaia condominiale( tale caldaia serve solo per il riscaldamento, la ACS invece segue un altro circuito indipendente, il problema che si verifica è il seguente:
La temperatura di mandata è ottima circa 42°, ma il ritorno è sempre freddo/lievemente tiepido nonostante abbia provato a lasciare il circolatore sempre al massimo della sua regolazione, il flusso di acqua con tutti i circuiti aperti(sono 11 circuiti) è minimo( nel flussimetro resta sempre sotto 0.5 l/min).
Solo quando le stanze più piccole entrano in temperatura allora inizia a scaldarsi il salone dove però non raggiungo mai la temperatura impostata dal termostato.
Ho fatto eseguire anche uno spurgo da un impiantista, e lui afferma che il problema è la bassa portata che c'è nell'impianto. Il circolatore è posto nel locale tecnico accanto il vano ascensori sul pianerottolo.
Aggiungere un ulteriore circolatore nel mio collettore interno potrebbe risolvere il problema.
Il delta tra mandata e ritorno è di circa 16° C.
Con tutti i circuiti chiusi e solo uno aperto il flusso sale a circa 1,5 l/min.
Purtroppo non ho progetto dell'impianto..
Grazie

marco_godi

In reply to by Paolo

08 Gennaio 2021

Buongiorno, dalla descrizione fatta, ha ragione il suo impiantista, il problema è la scarsa portata che arriva al collettore.
Per poter risolvere il problema sconsiglierei in prima battuta di installare un circolatore aggiuntivo. Sarebbe, invece, più opportuno valutare se il circolatore esistente è sufficiente a servire tutto l'impianto e, nel caso vengano serviti più collettori, valutare se questi siano adeguatamente bilanciati tra di loro.

Andrea
31 Dicembre 2020

Buongiorno,
Ho il vostro impianto a pavimento.
Volevo chiedere il perché nonostante abbia pavimento tiepido (caldo) caldaia perfettamente in funzione, la temperatura impostata sul termostato viene difficilmente raggiunta (20 gradi)
Nonostante il riscaldamento non venga mai spento. È questione di tempo ?

marco_godi

In reply to by Andrea

08 Gennaio 2021

Buongiorno, per rispondere a questa domanda occorre valutare diversi fattori, come il grado di isolamento della struttura, l'interasse di posa del pannello radiante, la temperatura di mandata ed il salto termico utilizzati. Nel caso si voglia ottenere una migliore resa del sistema è comunque possibile aumentare di qualche grado la temperatura di mandata dalla caldaia, senza però superare il limite massimo dei 50°C per quanto riguarda il fluido ed i 29°C per la superficie del pavimento.

Omar Sporzon
04 Gennaio 2021

Buongiorno, perché sui collettori la temperatura non supera i 24 gradi. Questo capita solo al piano notte, mentre gli altri piani funzionano regolarmente. Grazie

marco_godi

In reply to by Omar Sporzon

08 Gennaio 2021

Buongiorno, potrebbe trattarsi di uno sbilanciamento dell'impianto a favore dei collettori della zona giorno. Per poterlo verificare è possibile arrestare totalmente la circolazione nella zona favorita, forzando così l'acqua a spostarsi verso la zona notte. In tale condizione si dovrebbe appurare un aumento della temperatura nel collettore rimasto in funzione. Se la prova dovesse andare a buon fine, è possibile intervenire bilanciando adeguatamente tra loro i collettori e modificando il settaggio della pompa fino ad un valore ottimale.

Giuseppe vitale
04 Gennaio 2021

Salve...ho un impianto a pavimento e ho notato che il salone ( che è la stanza più grande circa 40 mq) rispetto alle altre stanze fa più fatica a riscaldarsi ...guardando i flussometri i 3 valori delle 3 serpentine del salone sono impostati sui 2.1 l/Min ma il progetto mi dice 3.2 circa per tutte e tre..può essere questo il problema ?

marco_godi

In reply to by Giuseppe vitale

08 Gennaio 2021

Buongiorno, sicuramente la portata di molto inferiore a quella richiesta influisce sul corretto rendimento dell'impianto. Questo errore di taratura porta la stanza in oggetto a riscaldarsi in tempi più lunghi.

Roberto
05 Gennaio 2021

Buonasera
Nel mio appartamento sono presenti 4 termostati: uno nella zona giorno, uno nella zona notte (dove sono presenti 2 camere da letto) e due termostati nei due bagni (ogni bagno quindi ha il proprio termostato per il riscaldamento a pavimento e lo “scalda salviette”). Ho notato che, quando si attiva il riscaldamento nella zona giorno, si attiva il riscaldamento anche nei 2 bagni (sul termostato del bagno non viene visualizzata la fiammella, mi accorgo che si attiva il riscaldamento in quanto il pavimento diventa più caldo e lo scalda salviette si riscalda). Potrebbe essere un problema del riscaldamento? O un settaggio sbagliato delle valvole? Grazie mille

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