impianto a pannelli radianti a pavimento
19 Ottobre 2017

Perché con un impianto a pannelli radianti a pavimento ho una stanza calda ed una fredda? Consigli e cause.

Gli impianti a pannelli radianti sono noti per la distribuzione omogenea del calore su tutta la superficie dell’abitazione.

La loro configurazione permette, infatti, di avere ogni parte della superficie del pavimento alla medesima temperatura, evitando così di generare fenomeni convettivi tipici degli impianti a radiatori o a ventilconvettori.

Il dimensionamento pannelli radianti: l’importanza del progetto.

Per ottenere questa uniformità è importante che ogni singolo anello sia attraversato dalla corretta portata di fluido vettore, in maniera tale che lo scambio di energia col massetto sia adeguato alle esigenze del singolo ambiente.

Quando viene redatto un progetto per un impianto a pavimento radiante, oltre alla portata ed alla perdita di carico generali del collettore, si trovano indicati anche i valori di portata per singolo circuito, parametro questo fondamentale per consentire il corretto bilanciamento.

Temperatura mandata regolata con i collettori di distribuzione.

Collettori riscaldamento pannelli radianti a pavimento

Per fare fronte all’esigenza di impostare le corrette portate per ogni circuito, sono stati realizzati dei collettori specifici per questo tipo di impianto a pavimento.

Sul collettore di mandata infatti, al posto del tradizionale sistema di regolazione a vite, sono utilizzati dei flussimetri di regolazione, ovvero dei dispositivi con scala graduata indicante i litri al minuto che attraversano l’anello.

Regolazione flussimetri riscaldamento a pavimentoPer poter modificare il valore di portata è sufficiente ruotare la manopola di regolazione fino a quando l’indicatore si posiziona sul valore desiderato. Il collettore di mandata è dotato di flussometri e valvole di regolazione portata incorporati. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore conico, la portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore desiderato, valore letto direttamente sul singolo flussometro con scala 1÷5 l/min. In questo modo si semplifica e velocizza l’operazione di taratura del circuito, senza la necessità di grafici di riferimento. Dopo la regolazione, la valvola può essere bloccata alla posizione di apertura, mediante il coperchio antimanomissione (che, capovolto, funge anche da manopola per la regolazione della portata), di cui è dotata. La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del singolo circuito, in caso di necessità.

Impianti sbilanciati, senza informazioni di progetto: cosa fare?

Tuttavia ci si può trovare anche di fronte a casi di impianti esistenti non bilanciati adeguatamente, dove non tutti i locali raggiungono la temperatura di comfort e, molto spesso, non si dispone più del progetto originale per poter risalire alle portate da impostare.

In questi casi si può procedere con un metodo empirico, ovvero basandosi su un assunto tipico degli impianti a pannelli radianti, il salto termico tra mandata e ritorno che deve rimanere compreso tra i 5°C e gli 8°C.

Termometro a contatto per regolazione impianti a pannelli radiantiGrazie all’aiuto di una termo camera, o degli appositi termometri a contatto per tubazioni serie 675, è possibile verificare gli anelli in cui questi limiti sono superati.

Salto termico inferiore 5°C

Un salto termico inferiore ai 5°C è normalmente sintomo di eccessiva portata, in questi anelli occorrerà quindi diminuire la quantità di fluido, portando l’indicatore verso un valore inferiore della scala, favorendo così altri anelli scarsamente serviti.

Salto termico superiore 8°C

Qualora ci si trovasse di fronte ad un Δt superiore agli 8°C invece, il problema sarebbe di portata insufficiente; in questo caso bisognerà aumentare il valore di taratura del circuito.

Ovviamente la bontà di questa regolazione empirica si otterrà dopo qualche tentativo, essendo la tipologia di impianto di lento adeguamento alle modifiche e non permettendo pertanto di valutare immediatamente la correttezza della modifica attuata.

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Commenti
marco_godi

In reply to by Roberto

08 Gennaio 2021

Buongiorno, il suo sembrerebbe più un problema legato al collegamento elettrico tra termostato e comandi elettrotermici, consigliamo di verificare con l'elettricista il corretto cablaggio dei cavi ed il funzionamento dei comandi posti sul collettore.

Gianmaria
08 Gennaio 2021

Salve, mi hanno realizzato un impianto radiante a pavimento con componentistica Caleffi. Purtroppo le modifiche dell'ultimo minuto ai circuiti non sono state annotate e mi ritrovo 12 circuiti contro i 13 che sono sul progetto, mi piacerebbe fare ex-novo "la mappatura" e numerare tutto in modo da sapere quale regolatore agisce su quale ambiente, avete qualche suggerimento da darmi per fare questo senza causare sbalzi o altri danni?
La superficie riscaldata è di circa 100mq, , ogni circuito lavora a circa 1lt/min., valvola termostatica impostata a 3 (48 gradi circa), pompa Grundfos impostata a pressione costante media. Grazie

marco_godi

In reply to by Gianmaria

12 Gennaio 2021

Buongiorno, per risalire a quale ambiente facciano riferimento i vari circuiti non si può fare altro che procedere con una prova pratica, ovvero, partendo da impianto freddo, aprire un circuito alla volta per vedere quale area riscalda. Se si possiede una termocamera, il procedimento potrebbe risultare più facile.
Per settare la corretta portata per ogni singolo circuito occorre invece, con impianto a regime, verificare ed unificare il salto termico di ogni circuito ad un valore compreso tra 5 °C e 8 °C.
La temperatura di mandata invece deve essere valutata in conseguenza al riscaldamento dell'abitazione. Di norma per case mediamente isolate si utilizzano temperature di circa 40 °C.

Silvestro
10 Gennaio 2021

Buongiorno,
È il mio primo inverno in una nuova casa in classe a3 vicino Bologna.
Ho riscaldamento a pavimento, alimentato da pompa di calore.
La temperatura di mandata dell'acqua è di 30 gradi, ed ho circa 22 gradi in tutti gli ambienti. Confortevole in zona giorno, troppo per la zona notte.
Ho escluso i termostati impostandoli tutti a 30 gradi per evitare l'effetto segnalato da Andrea Leone.
Ho controllato i flussimetri sul collettore e sono tutti aperti al massimo, pensavo di chiuderli di circa la metà. Può avere senso? Oppure dovrei abbassare ulteriormente la temperatura di mandata?
Grazie e saluti
Silvestro

marco_godi

In reply to by Silvestro

12 Gennaio 2021

Buongiorno, sconsiglio vivamente di portare la temperatura di mandata ad un valore inferiore a 30 °C. L'utilizzo dei termostati potrebbe essere una soluzione per limitare la temperatura nella zona notte.
Anche la riduzione della portata sui relativi anelli può portare alla diminuzione della temperatura ambiente. Tuttavia risulta un'operazione più delicata da eseguire perché potrebbe creare scompensi nella parte restante dell'impianto.

Leonardo G.
10 Gennaio 2021

Buongiorno,
non avendo i dati di progetto vorrei procedere al bilanciamento come descritto nell’articolo.
Nel mio impianto sono presenti anche due scaldasalviette ognuno collegato in maniera indipendente sul collettore e lasciati sempre “aperti” (non hanno le testine, in pratica quando almeno uno dei vari termostati parte, l’acqua passa sempre anche negli scaldasalviette): come devono essere regolati?
Inoltre leggevo che il bilanciamento deve essere fatto con impianto a regime, ma nella pratica cosa vuol dire? Dopo quanto tempo rispetto all’attivazione in contemporanea del flusso in tutti gli anelli?
Infine, é normale che alcuni flussimetri siano come “bloccati” (indicano 0l/min anche se passa acqua o 5l/min con anello chiuso)?

Grazie

marco_godi

In reply to by Leonardo G.

12 Gennaio 2021

Buongiorno, procediamo con ordine:
- Gli scaldasalviette devono essere tarati ad un valore derivante dalla loro potenza e dal salto termico che gli si vuole imporre;
- L'impianto deve essere acceso da almeno un paio d'ore per avere un massetto in temperatura e tutti gli anelli devono essere aperti;
- Può succedere che alcuni flussimetri si blocchino in posizioni particolari. Questo deriva normalmente dalle impurità che circolano nell'impianto. Il problema potrebbe essere risolto movimentando i flussimetri stessi o, in casi estremi, sostituendoli.

Jacopo
10 Gennaio 2021

Salve, ho un impianto su tre piani. Ognuno con il suo collettore di distribuzione, alimentati tutti e tre con un unica pompa aggiuntiva. La miscelazione viene fatta tramite una centralina a monte di tutto l'impianto. purtroppo ho un problema con il piano intermedio della zona notte. In pratica ho nella camere un grado in più rispetto al piano terra. Ho provato a strozzare la valvola del piano intermedio ma non ho ottenuto gran risultati di bilanciamento. Oggi ho misurato la temperatura tra mandata e ritorno di un anello del piano intermedio ed ho solo una differenza di 3 gradi. Come posso migliorare la situazione abbassando la temperatura, senza abbassare il valore di temperatura generale?

marco_godi

In reply to by Jacopo

12 Gennaio 2021

Buongiorno, nel caso specifico si potrebbe intervenire riducendo la portata di tutti gli anelli del collettore al piano intermedio, aumentando così il salto termico fino a un valore più consono alla tipologia di impianto. Per ottenere una soluzione definitiva potrebbe essere comunque il caso di rivolgersi ad un termotecnico professionista e valutare l'utilizzo di valvole di bilanciamento adeguate.

Jacopo

In reply to by marco_godi

12 Gennaio 2021

ho già ridotto il flusso su ogni anello, e adesso sono a circa 0,5 sull'indicatore. quindi in linea di principio riducendo il flusso diminuisce la temperatura della stanza?grazie

marco_godi

In reply to by Jacopo

12 Gennaio 2021

La portata influenza direttamente la potenza emessa dal pannello. Nel vostro caso specifico potrebbe comunque essere necessario valutare un sistema che bilanci i tre collettori tra di loro, considerando anche che il piano intermedio è quello con minore dispersione e quindi quello che si scalda prima.

Massimo
11 Gennaio 2021

la molla nei miei flussometri rimane sempre bella estesa che io stringa o meno..Regolo la mandata in base ai giri che devo fare dato che la molla non si accorcia.
Grazie

marco_godi

In reply to by Massimo

12 Gennaio 2021

Buongiorno, per poter regolare i flussimetri e vedere il movimento dell'indicatore di posizione, occore che la pompa di circolazione dell'impianto sia attiva, altrimenti verrà sempre visualizzato il valore inferiore.

Massimo

In reply to by marco_godi

12 Gennaio 2021

Visualizza sempre il valore basso che sia spento o in funzione..vuol dire che non funziona qualcosa?

marco_godi

In reply to by Massimo

15 Gennaio 2021

In tal caso potrebbe non esserci sufficiente portata in arrivo dalla pompa di distribuzione, oppure il flussimetro potrebbe essere bloccato.

Chiara
11 Gennaio 2021

Buonasera, ho un appartamento di 80 m2 totalmente ristrutturato. L'appartamemto r abitato da 1 mese e ho notato che ho consumato 10m3 al giorno per avere una temperatura di 19 gradi nella zona leasing e 18 nella zona notte. Come è possibile? In questo modo altro che risparmio energetico, consumato 600 euro di gas in 2 mesi. Si accettano consigli

marco_godi

In reply to by Chiara

12 Gennaio 2021

Buonasera, le informazioni fornite sono insufficienti per poter effettuare un'analisi della situazione. Molto probabilmente si tratta di settaggi relativi all'impianto, ma per poter risolvere il problema occorre rivolgersi a chi lo ha progettato.

Simone
11 Gennaio 2021

Buongiorno,
Ho un riscaldamento a pavimento con 7 flussometri 2 dei quali rimangono chiusi. Appena parte il riscaldamento per un istante si aprono ma subito dopo tornano sullo zero e il pavimento rimane freddo. È già venuto l’idraulico diverse volte dicendo che c’è aria nel circuito e l’ha rimossa ma la situazione rimane invariata. Cosa può essere? Ho allegato una foto del collettore. Grazie in anticipo saluti

marco_godi

In reply to by Simone

12 Gennaio 2021

Buonasera, ha provato a chiudere tutti gli altri anelli lasciando aperti solamente i due coinvolti? L'assenza di circolazione può derivare da diversi fattori, come ad esempio aria o impurità nel circuito dell'impianto a pavimento, i vitoni di intercettazione e di regolazione bloccati.
Per risolvere il problema procederei per passi, partendo dal verificare se la circolazione è libera su questi due anelli, intercettando gli altri circuiti e controllando che in questo modo la circolazione sia presente. Nel caso il test non andasse a buon fine, si può spostare l'attenzione sugli organi di regolazione ed intercettazione, verificando che non siano bloccati.
Se anche in questo caso la situazione non cambiasse, si potrebbe trattare di qualcosa che impedisce il passaggio all'interno della tubazione e occorre procedere con una pulizia del sistema.

Simone

In reply to by marco_godi

12 Gennaio 2021

Grazie per la risposta, ho provato a chiudere tutti i circuiti e lasciare aperto solo quello bloccato prima singolarmente e poi tutti e 2 ma il flussometro rimane a zero .. mentre apro e chiudo le valvole degli altri circuiti i 2 flussometri incriminato si aprono per un istante e poi tornano a zero .. come posso controllare se sono bloccate le valvole sul ritorno? Grazie saluti

marco_godi

In reply to by Simone

15 Gennaio 2021

Per verificare il funzionamento delle valvole di intercettazione occorre rimuovere il comando elettrotermico o il cappuccio manuale e verificare manualmente che il pistoncino al centro sia libero di scorrere sull'asse verticale.

Simone

In reply to by marco_godi

18 Gennaio 2021

Buongiorno, ho tolto il cappuccio manuale e il pistoncino si muove su e giù tranquillamente. Quindi potrebbe essere otturato o la serpentina potrebbe essere schiacciata ? Come si può sturare ?
Grazie cordiali saluti

marco_godi

In reply to by Simone

21 Gennaio 2021

In tal caso il circuito potrebbe essere otturato. Le consiglio di contattare un installatore che faccia un'ispezione degli anelli per verificare l'effettivo problema ed eventualmente effettuare un lavaggio dell'impianto.

Giovanni
12 Gennaio 2021

Buongiorno,
ho un impianto a pannelli radianti con collettori Caleffi con elettrovalvole. Ogni stanza ha un termostato. Questi devono essere impostati con algoritmo diffrenziale o proporzionale integrale? L'elettricista dice il primo, l'idraulico il secondo... Chi ha ragione?
Grazie!

marco_godi

In reply to by Giovanni

15 Gennaio 2021

Buongiorno, il differenziale è un valore che normalmente si imposta per limitare il numero di attivazioni e disattivazioni del termostato quando si è nell'immediata vicinanza del set point del dispositivo. Il proporzionale integrale invece è una funzione di apprendimento che consente al termostato di comprendere la reattività dell'impianto e modificare di conseguenza il suo tempo di intervento, al fine di evitare che la temperatura ambiente abbia uno scostamento eccessivo. Termostati con azioni di questo tipo agiscono di norma su attuatori del tipo modulante.
I comandi elettrotermici utilizzano normalmente una tecnologia ON/OFF. Pertanto potrebbe essere sufficiente impostare un differenziale di temperatura adeguato per evitare un numero eccessivo di interventi.

Aldo
21 Gennaio 2021

Buongiorno

abito in un bilocale di circa 50 mq con impianto a pavimento, regolato da termostato con il seguente programma: lun-ven dalle 6,00 alle 8,00 e dalle 17,00 alle 22,00. In 4 anni non ho mai lamentato problemi di efficienza dell'impianto, che nelle suddette fasce orarie raggiungeva sempre i 20.5/21 gradi che ho settato come soglia massima. Da quest'anno, però, ho notato un deciso calo del livello di confort, infatti l'impianto non riesce mai a raggiungere nelle consuete fasce orarie la soglia desiderata; la temperatura interna dell'ambiente sale molto lentamente rispetto agli altri anni; il pavimento stesso non è caldo ma a mala pena tiepido. A seguito di due sopralluoghi effettuati dai tecnici, non sarebbero emersi problemi, se non un malfunzionamento della valvola che comanda l'ingresso dell'acqua calda centralizzata nell'appartamento (si era "incastrata"). Tuttavia, il calo di prestazioni continuo a percepirlo. Ciò premesso, scusandomi per l'eccessiva prolissità, vi chiedo se il quadro descritto non sia imputabile al fatto che la temperatura dell'acqua di mandata parte dai 20 gradi quando l'impianto è spento, sale lentamente impiegando circa 4 ore per terminare la salita a 27/28 gradi, e mai di più, nonostante la valvola sia tarata a 40 gradi, e neanche lasciandolo acceso per 48 ore consecutive. Grazie per l'attenzione. Un saluto cordiale.

marco_godi

In reply to by Aldo

25 Gennaio 2021

Buongiorno, per capire a fondo il problema, occorrerebbe avere una conoscenza più diffusa dell'intero sistema. Nel corso dell'ultimo anno ci sono stati degli interventi che hanno comportato delle modifiche nella distribuzione generale? Oppure sono stati fatti interventi e modifiche del generatore? Il fatto che la valvola miscelatrice che gestisce l'impianto non riesca mai ad arrivare in temperatura può essere imputato a varie cause, tra cui la principale è da considerarsi la portata. Trattandosi di un centralizzato, presumibilmente con sistema di contabilizzazione diretta, reperire il dato di portata in ingresso all'alloggio non dovrebbe essere difficile e potrebbe considerarsi il punto di partenza per risolvere il problema. Le consiglio di contattare i ns. tecnici tramite il suo installatore di fiducia, in modo da poter fare delle verifiche e delle prove idonee a comprendere la base del malfunzionamento.

Felice
22 Gennaio 2021

Salve ho un impianto a pavimento, composto da 4 circuiti più scalda salviette..
Ho notato che i tubi di ritorno sono sempre freddi a meno di uno anche se la caldaia ha fatto il ciclo di funzione e si spegna per aver raggiunto la temperatura..
L’acqua è pulita nell impianto a dire del manutentore che ha fatto la revisione alla caldaia..
In casa ho impostato 18.8 perché non amo troppo il caldo, il termostato stacca intorno ai 18.9/19 salendo fino a 19 max19.1..e’ normale che la mandata di ritorno sia spesso fredda anche durante il ciclo di funzione..premettendo che resta accesa poco la caldaia nell arco di tempo tra i 18.8 che parte e 18.9/19 che stacca.. i flussometri in funzione sono circa tutti a metà sul 2...oltre non vanno anche aprendo le viti quindi le portate..

marco_godi

In reply to by Felice

25 Gennaio 2021

Buongiorno, il salto termico negli impianti a pavimento dovrebbe normalmente attestarsi tra i 5 e gli 8 °C, non superando mai i 10 °C.
In caso differente si può pensare di ridurre leggermente la portata sul circuito con il ritorno caldo, in modo da favorire gli altri.
A parte questo dettaglio, mi sembra di capire che il suo impianto lavori correttamente. Perciò è possibile ottimizzarne i settaggi, ma non prevederei altri interventi.

Daniele
23 Gennaio 2021

Buongiorno la mia centralina di distribuzione serve anche pannelli radianti del piano superiore, ho quindi alcuni tubi di mandata che vanno verso l’alto e non verso il basso. Vorrei installare un collettore con flussimetri. È possibile installarlo con i flussimetri a testa in giù? Grazie

marco_godi
25 Gennaio 2021

Buongiorno, i collettori di distribuzione per pannelli radianti non possono essere installati capovolti.
Purtroppo per risolvere la situazione un intervento comporterebbe importanti opere murali ed impiantistiche.
Se l'impianto così installato non evidenzia problematiche, suggeriamo di mantenere questa configurazione anche se non ottimale.

Fabio
29 Gennaio 2021

Buongiorno, ho fatto fare una verifica all’impianto di riscaldamento a pavimento. L’idraulico sostiene che sia stato invertito il tubo di mandata con quello di ritorno. Quando parte il riscaldamento si scalda il tubo al quale sono collegate le valvole di zona mentre resta freddo/tiepido quello dove sono collegati i flussometri. Potrei avere un vostro parere?

marco_godi

In reply to by Fabio

03 Febbraio 2021

Buongiorno, il collegamento è palesemente invertito. Questo potrebbe generare qualche problema sulle valvole di regolazione del collettore. Sarebbe opportuno invertire i collegamenti e riportarli in configurazione standard.

Giorgio Pisoni
02 Febbraio 2021

Buongiorno, ho notato che tutti i flussimetri delle stanze sono al massimo tranne quello del bagno che è al minimo. Ho impostato la temperatura del bagno a 21 gradi ma il termostato resta sempre acceso perché non raggiunge mai la temperatura. Ho provato a mettere al massimo anche il flussimetro del bagno ed ora la temperatura viene raggiunta però sento un forte rumore di scorrimento dell'acqua quando l'impianto è attivo. È normale o meglio chiudere un po' il flussimetro del bagno? Grazie

marco_godi

In reply to by Giorgio Pisoni

03 Febbraio 2021

Buongiorno, il consiglio è quello di regolare tutti i circuiti alla corretta portata di progetto. Il forte rumore di scorrimento dell'acqua potrebbe derivare da un'impostazione eccessiva della pompa di circolazione che genera una velocità troppo elevata del fluido.

Antonio
11 Febbraio 2021

Ho acquistato i termometri consigliati per bilanciare il mio impianto. Ho un dubbio.
Avendo due stanze molto calde anche a riscaldamento spento (possibile dipenda dal passaggio di tubi di acqua calda dell’impianto stesso?) vorrei proprio escludere i due circuiti che le riscaldano chiudendo completamente le valvole corrispondenti.
Per bilanciare correttamente gli altri circuiti devo pensare di ridurre la mandata generale (agendo sul rubinetto principale) o non è necessario e dovrei riuscire a regolare lo stesso i circuiti aperti?
Ho poi un’altra domanda.
Che differenza c’è tra chiudere “strozzare” le valvole della mandata e chiudere i rubinetti del ritorno? Non riesco a capire perché ci sono i rubinetti sia sull’ andata che sul ritorno (io non ho i flussimetri).
Grazie mille!

marco_godi

In reply to by Antonio

16 Febbraio 2021

Buongiorno, il corretto bilanciamento deve avvenire agendo sulle singole valvole di regolazione dei vari circuiti presenti, portandoli tutti ad un salto termico e, di conseguenza, ad una portata idonei al loro funzionamento. Normalmente le valvole di regolazione della portata sono quelle presenti sul collettore di mandata. Quelle presenti sul ritorno, non avendo caratteristiche di regolazione, si occupano solamente di effettuare l'intercettazione.

plaza
24 Febbraio 2021

Buonasera. Lei consiglia termostato temperatura ambiente oppure termostato con sonda nel pavimento? Sto facendo un impianto e ogni stanza metterò un termostato, ma le idee su quale tipo di termostato bisogna mettere variano da un idraulico all altro. Io opterei per sonda nel pavimento.

marco_godi

In reply to by plaza

25 Febbraio 2021

Buongiorno, le soluzioni proposte sono entrambe valide. La scelta deriva da quale valore si voglia controllare. Il sistema più diffuso e più intuitivo risulta sicuramente essere il termostato classico con sistema di rilevazione della temperatura ambiente. L'utilizzo della versione con sonda massetto richiede una maggiore conoscenza del funzionamento di un impianto a pannelli al fine di poterlo impostare al meglio.

Antonio
05 Marzo 2021

Ho due zone distinte con collettori separati, giorno e notte. Mentre nella zona notte la temperatura della mandata è più alta del ritorno, nella zona giorno è il contrario. Può essere secondo lei che i collettori in questo caso siano stati montati al contrario per errore? Mi pare impossibile che il ritorno abbia una temperatura più alta della mandata! Che ne pensa? Grazie!

marco_godi

In reply to by Antonio

05 Marzo 2021

Buongiorno, dalla sua descrizione sembra evidente che sia stata fatta un'inversione dei collegamenti di mandata e ritorno. Consigliamo di ristabilire la corretta circolazione sul collettore al fine di prevenire eventuali fenomeni di rumorosità.

Antonio

In reply to by marco_godi

06 Marzo 2021

Grazie per la risposta. Per invertire i collegamenti bisogna smontare i collettori (invertendoli fisicamente nella cassetta dei collettori) o c'è un altro sistema meno invasivo?
Grazie!

marco_godi

In reply to by Antonio

08 Marzo 2021

L'inversione dei collegamenti dipende direttamente dalla realizzazione dell'impianto. In alcuni casi si riesce semplicemente a scambiare le tubazioni in arrivo dalla centrale termica; in altri occorre un intervento più invasivo. Non conoscendo lo specifico impianto, il consiglio è quello di fare questa valutazione con il proprio installatore di fiducia e trovare la giusta soluzione per il singolo caso.

Paolo Forin
30 Marzo 2021

Buongiorno,
posso installare un impianto a pavimento usando in ciascuna stanza la tubazione che ora arriva al termosifone (scendendo dall'alto)?
Ogni stanza ha il suo collegamento al collettore, ma nel collettore non c'è una regolazione individuale, ma solo una valvola termostatica collegata al termostato posto nel corridoio.
Grazie.

marco_godi

In reply to by Paolo Forin

30 Marzo 2021

Buongiorno, la realizzazione di un impianto a pannelli comporta delle opere strutturali. Per cui risulta più conveniente dismettere l'impianto esistente per installarne uno totalmente nuovo, evitando così anche problematiche legate alle impurità. Il consiglio rimane comunque quello di rivolgersi ad un consulente tecnico che sia in grado di fornirle indicazioni su quale sia la strada migliore da percorrere.

Silvio
10 Ottobre 2021

Buongiorno,
Ho un impianto di riscaldamento a pavimento e in alcune zone sento il pavimento caldo in altre freddo, ad esempio nel salone dove ho 4 circuiti, è normale? Ho un delta di temperatura tra mandata e ritorno sul collettore tra 5 e 8°C. Ho notato però che tutti i flussimetri sono a 0, su tutti i circuiti, sia su quelli dove percepisco il caldo sul pavimento sia su quelli dove percepisco freddo. Ho impostato la temperatura di mandata in caldaia a 45°C e 25°C sui 2 cronotermostati che fanno uno zona giorno e uno zona notte. Il collettore è unico. Mi sapete dire se è normale? Se la regolazione così fatta va bene?
Ringraziando anticipatamente porgo,
Distinti saluti.

marco_godi

In reply to by Silvio

11 Ottobre 2021

Buongiorno, i flussimetri del collettore possono indicare 0 solamente quando la pompa di circolazione è spenta o quando gli stessi sono bloccati. In entrambi i casi non ci dovrebbe essere circolazione. Il fatto che alcune aree siano più calde rispetto ad altre potrebbe voler dire che l'impianto non è correttamente bilanciato. Alla luce di quanto sopra, la causa di tutto potrebbe essere una progressiva incrostazione del sistema. Sarebbe opportuno valutare insieme al proprio installatore di fiducia se sia il caso di intervenire facendo un lavaggio dell'impianto.

Marco iuliano
17 Ottobre 2021

Salve, mi sono accorto che la mandata acqua calda nn è sui flussimetri che regolano la portata ma sulle bobbine dei termostati quindi montate all'incontrario, infatti i flussometri sono tutti aperi e pur volendo non si regolano, diciamo che la casa si riscaldata e tutti gli ambienti arrivano alla temperatura richiesta, volevo sapere a che può portare questo errore ?? Altra cosa a quanto più o meno deve essere impostata la temperatura mandata acqua calda max della caldaia?? Grazie

marco_godi

In reply to by Marco iuliano

18 Ottobre 2021

Buongiorno, normalmente mandata e ritorno invertiti non consento di effettuare il bilanciamento dei circuiti, poiché i flussimetri non sono in grado di lavorare correttamente. Oltre a questo, in alcuni casi potrebbero generare problemi di rumorosità del collettore. Sarebbe opportuno invertire i collegamenti di quest'ultimo per riportarli in configurazione corretta. La temperatura di mandata della caldaia deve essere impostata al valore indicato sul progetto del termotecnico.

FIDANZA MAURO
19 Ottobre 2021

Ma con il riscaldamento a pavimento centralizzato è possibile non ci sia alcun termostato presente. Ho comprato di recente un appartamento a mia figlia e ho notato che non ci sono termostati, ho chiesto alla ditta che ha venduto l'appartamento e mi hanno risposto che per gli impianti centralizzati deve essere così. E' vero, se volessi è possibile installarne uno a posteriori.