Gli impianti a pannelli radianti sono noti per la distribuzione omogenea del calore su tutta la superficie dell’abitazione.
La loro configurazione permette, infatti, di avere ogni parte della superficie del pavimento alla medesima temperatura, evitando così di generare fenomeni convettivi tipici degli impianti a radiatori o a ventilconvettori.
Il dimensionamento pannelli radianti: l’importanza del progetto.
Per ottenere questa uniformità è importante che ogni singolo anello sia attraversato dalla corretta portata di fluido vettore, in maniera tale che lo scambio di energia col massetto sia adeguato alle esigenze del singolo ambiente.
Quando viene redatto un progetto per un impianto a pavimento radiante, oltre alla portata ed alla perdita di carico generali del collettore, si trovano indicati anche i valori di portata per singolo circuito, parametro questo fondamentale per consentire il corretto bilanciamento.
Temperatura mandata regolata con i collettori di distribuzione.
Per fare fronte all’esigenza di impostare le corrette portate per ogni circuito, sono stati realizzati dei collettori specifici per questo tipo di impianto a pavimento.
Sul collettore di mandata infatti, al posto del tradizionale sistema di regolazione a vite, sono utilizzati dei flussimetri di regolazione, ovvero dei dispositivi con scala graduata indicante i litri al minuto che attraversano l’anello.
Per poter modificare il valore di portata è sufficiente ruotare la manopola di regolazione fino a quando l’indicatore si posiziona sul valore desiderato. Il collettore di mandata è dotato di flussometri e valvole di regolazione portata incorporati. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore conico, la portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore desiderato, valore letto direttamente sul singolo flussometro con scala 1÷5 l/min. In questo modo si semplifica e velocizza l’operazione di taratura del circuito, senza la necessità di grafici di riferimento. Dopo la regolazione, la valvola può essere bloccata alla posizione di apertura, mediante il coperchio antimanomissione (che, capovolto, funge anche da manopola per la regolazione della portata), di cui è dotata. La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del singolo circuito, in caso di necessità.
Impianti sbilanciati, senza informazioni di progetto: cosa fare?
Tuttavia ci si può trovare anche di fronte a casi di impianti esistenti non bilanciati adeguatamente, dove non tutti i locali raggiungono la temperatura di comfort e, molto spesso, non si dispone più del progetto originale per poter risalire alle portate da impostare.
In questi casi si può procedere con un metodo empirico, ovvero basandosi su un assunto tipico degli impianti a pannelli radianti, il salto termico tra mandata e ritorno che deve rimanere compreso tra i 5°C e gli 8°C.
Grazie all’aiuto di una termo camera, o degli appositi termometri a contatto per tubazioni serie 675, è possibile verificare gli anelli in cui questi limiti sono superati.
Salto termico inferiore 5°C
Un salto termico inferiore ai 5°C è normalmente sintomo di eccessiva portata, in questi anelli occorrerà quindi diminuire la quantità di fluido, portando l’indicatore verso un valore inferiore della scala, favorendo così altri anelli scarsamente serviti.
Salto termico superiore 8°C
Qualora ci si trovasse di fronte ad un Δt superiore agli 8°C invece, il problema sarebbe di portata insufficiente; in questo caso bisognerà aumentare il valore di taratura del circuito.
Ovviamente la bontà di questa regolazione empirica si otterrà dopo qualche tentativo, essendo la tipologia di impianto di lento adeguamento alle modifiche e non permettendo pertanto di valutare immediatamente la correttezza della modifica attuata.
SCOPRI LA NOSTRA COMPONENTISTICA PER GLI IMPIANTI A PANNELLI
I sistemi VMC Caleffi
Dimensionamento preciso e un preventivo personalizzato per il tuo sistema VMC completo!
In reply to Ma con il riscaldamento a by FIDANZA MAURO
Buongiorno, normalmente viene data la possibilità di gestire la termoregolazione del singolo alloggio. Tuttavia, l'installazione di un termostato di zona deriva da come è stato realizzato l'impianto di climatizzazione nello stabile. In alcuni vecchi impianti, i sistemi radianti non avevano valvole di zona e la gestione della climatizzazione avveniva attraverso fasce orarie di comfort e attenuazione. Nel caso volesse inserirlo a posteriori, deve verificare con il manutentore dello stabile se questo sia impiantisticamente realizzabile.
Buongiorno, il mio appartamento è di circa 90mq ed ha un'impianto a pannelli radianti suddiviso su 2 piani, ogni piano ha i suoi collettori muniti di valvole termostatiche, flussimetri e termostati, mi sono accorto che nell' interrato dove ci sono 4 anelli avendo i termostati in off le valvole termostatiche non eccitate ed i flussimetri fermi a 0 lo scaldasalviette scalda, se tolgo la valvola termostatica dello scaldasalviette il circuito si apre ed il flussimetro si muove come dovrebbe in condizioni di richiamo, come è possibile che si verifichi la condizione precedente?
Grazie x eventuale risposta
In reply to Buongiorno, il mio by Roberto Mazzola
Buongiorno, se i flussimetri rimangono tutti al valore 0 è probabile che il problema sia un trafilamento di fluido attraverso l'otturatore della valvola di intercettazione. Tale trafilamento può intiepidire lo scaldasalviette collegato allo stesso collettore dell'impianto a pavimento. Le cause principali potrebbero essere due: alcune impurità impediscono la completa chiusura della valvola di intercettazione, oppure un'eccessiva prevalenza della pompa di circolazione.
Buongiorno ho un impianto csleffi con riscaldamento a pavimento e una pompa circolazione.
Andando sui collettori delle due zone noto che la mandata è calda ca 40 gradi ed il ritorno è freddo
..credo ci siamo 15/20 gradi di differenza.
È corretto? Quanto sarebbe ideale? Può essere ottimizzato ds una pulizia impianto?
In reply to Buongiorno ho un impianto by Giovanni
Buongiorno, normalmente gli impianti a pannelli radianti lavorano con una differenza di temperatura tra mandata e ritorno tra i 5 e gli 8 °C. Salti termici superiori a 10 °C indicano una portata insufficiente all'impianto. Questo problema potrebbe derivare dalla presenza di impurità che impediscono la circolazione, oppure da un settaggio non corretto della pompa di circolazione.
In reply to Buongiorno, normalmente gli by marco_godi
Buongiorno, ero convinto che un salto >10° volesse significare una alta portata che portava a convergere la temp di mandata e quella di ritorno.
Buona giornata
Buongiorno,
Ho il riscaldamento a pavimento su due piani ma comandati da un unico termostato al piano inferiore. Nei due collettori ho 4 flussimetri ciascuno che ora stanno tutti quanti sul valore di 1 lt/ min. Chiudendo altre valvole, in entrambi i collettori non riesco mai a dare più pressione oltre questo valore, inoltre noto che l'acqua all'interno del flussimetro è un po' torbida. Non ho generalmente problemi con l'impianto se non che in alcune parti (soprattutto al piano di sopra) riesco a sentire facilmente il pavimento caldo a partire dal collettore (subito davanti) mentre al piano di sotto faccio più fatica, mi sembra rimanga un po' più freddo. Però la temperatura in mandata è indicata correttamente in 40 gradi su entrambi. Regolando i flussimetro a 2.5/3 lt/min noterei più calore nella relativa zona? Come mai non riesco a superare il valore di 1 ora e vedo acqua torbida e sporca all'interno? Le chiedo la cortesia di consigliarmi se è il caso di far fare un controllo e una pulizia perché non saprei nemmeno chi chiamare nella mia zona. Grazie mille in anticipo!
In reply to Buongiorno, by Carmine Staine
Buongiorno, il parametro indicativo per capire se un impianto a pavimento stia lavorando correttamente è il salto termico. La differenza tra temperatura di mandata e di ritorno dovrebbe attestarsi ad un valore tra i 5 e gli 8 °C. Se davanti alla cassetta di distribuzione sente il pavimento più caldo è relativamente normale, essendo quest'area attraversata da un fitto fascio di tubi. Il fatto che ritrovi acqua torbida nei flussimetri potrebbe essere indice di un inizio di formazione microbiologica nel sistema. Può valutare con il suo installatore di fiducia se sia il caso di effettuare un lavaggio del sistema.
Buongiorno,
ho un termostato che gestisce i pannelli della zona giorno installato in casa mia nel 2000, non l'ho mai sostituito perchè è direttamente collegato con la centralina Caleffi e non ha un semplice contatto on/off come quasi tutti i termostati in commercio.
Sembra che la rotella di regolazione effettui la variazione di un valore di resistenza che viene restituito alla centralina per controllare la temperatura ambiente, la mia domanda è se può essere sostituito da qualcosa di più aggiornato, con l'attuale termostato non si capisce quanto sia attendibile la regolazione.
Grazie
In reply to Buongiorno, by Roberto Coccoli
Buongiorno, dalla descrizione sembra che lei abbia installato un termostato sonda ambiente. Purtroppo da queste poche righe non è facile capire a che modello faccia riferimento. Per trovare una valida alternativa può inviare una foto del termostato sonda ambiente e del regolatore ai nostri tecnici alla mail info@caleffi.com. Saranno sicuramente lieti di aiutarla a trovare una valida alternativa.
Buongiorno, ho acquistato una casa indipendente di circa 220mq, disposta su un solo piano, provvista di riscaldamento a pavimento. La caldaia a condensazione è impostata con una temperatura di mandata di 40°C, toccando i tubi con mano mi sembra che quella di ritorno sia appena più bassa, tendenzialmente in linea con i 5-8°C di differenza che ho letto negli altri interventi. Con questa temperatura di mandata fatico non poco (ad Ottobre!) a raggiungere i 20°C in ogni ambiente. Mi verrebbe da aumentare la temperatura di mandata, fino a che punto potrei spingermi? In alcuni vostri interventi precedenti sconsigliavate di salire sopra ai 50°C, quali sono i motivi? Mi chiedo se questa bassa capacità di trasferimento del calore possa dipendere dal parquet, installato ovunque, che magari presenta una bassa conducibilità termica. Toccandolo con mano non ho in effetti la percezione di alcun calore sottostante. A questo proposito una misura della temperatura del pavimento può darmi un elemento in più di giudizio? Esiste un dispositivo che mi consenta di misurarla facilmente?
Vi ringrazio sin da ora per un riscontro.
In reply to Buongiorno, ho acquistato una by Francesco C
Buongiorno, i fattori da valutare per definire se l'impianto sia correttamente funzionante o meno sono parecchi. In primis occorrerebbe conoscere come è stato realizzato l'impianto e la distribuzione dal generatore al/ai collettore/i. L'aumento della temperatura di mandata superiore ai 50 °C potrebbe generare problemi ai rivestimenti dei pavimenti e temperature troppo elevate a livello superficiale. Non bisogna inoltre dimenticare che l'impianto a pannelli radianti ha un'inerzia termica molto lunga. Perciò va anche ponderato correttamente il suo utilizzo, privilegiando il funzionamento con attenuazione piuttosto che quello ON-OFF. Nel caso avesse ulteriori dubbi sul funzionamento, dovrebbe rivolgersi ad un termotecnico che possa effettuare un'ispezione in loco ed individuare eventuali punti di criticità da correggere.
Salve , ho un impianto di riscaldamento a pavimento, l ho abbiamo passato ad inverno, avendo anche il raffreddamento in estate con annesso deumidificatore. Il problema è che avendo impostato una temperatura sui termostati di ciascuna stanza di 19 gradi, la temperatura è arrivata a 25 gradi ed è troppa! Quale potrebbe essere il problema? Grazie!
In reply to Salve , ho un impianto di by Grazia
Buongiorno, tale sovratemperatura sembrerebbe derivare da un mancato intervento dei termostati di zona o dei dispositivi di intercettazione su cui essi agiscono. Molto probabilmente la causa di tale malfunzionamento è da ricercarsi nelle impostazioni del sistema di climatizzazione.
Buongiorno,
vivo in un appartamento di circa 100mq con riscaldamento centralizzato. Nel condominio abbiamo una pompa di calore ibrida e non conosco al momento la temperatura di mandata. Tuttavia ho questo problema:
il termostato in zona giorno regola la valvola di accensione/spegnimento dell'impianto di climatizzazione ed in inverno è sempre impostato sui 20°. Quando il termostato attiva il riscaldamento, nel giro di 2- 3 ore la temperatura dell'appartamento raggiunge i 23° e il riscaldamento si spegne. Il riscaldamento rimane poi spento per 3-4 giorni poichè, essendo l'edificio ben coibentato, la temperatura impiega molto tempo a tornare intorno ai 20° impostati sul termostato.
Il risultato è che il riscaldamento funziona per 2-3 ore e poi rimane spento per 3-4 giorni. Al contrario, il flusso dovrebbe scaldare meno ed essere acceso per molte più ore prima di raggiungere il "picco".
Non sono in possesso del progetto originale. I flussimetri all'interno del collettore sono tutti impostati alla portata massima. Come posso risolvere il problema? è sufficiente ridurre le portate su tutti i flussimetri o servono altri tipi di interventi?
Grazie
In reply to Buongiorno, by Stefano
Buongiorno, i flussimetri impostati alla portata massima sono indice di un impianto non correttamente bilanciato. Molto probabilmente il salto termico dei singoli circuiti sarà di pochissimi gradi e questo può portare al surriscaldamento dell'abitazione, specialmente se ben coibentata. Un intervento fattibile sarebbe quello di ridurre le portate e portarle al valore di progetto iniziale. Consulti il suo amministratore per riuscire a recuperare i dati originali.
Salve!ho il riscaldamento a pavimento con il termostato x ogni stanza tranne in bagno…il riscaldamento funziona solo nel bagno e nelle altre stanze invece nulla cosa può essere?? Grazie mille
In reply to Salve!ho il riscaldamento a by Rosaria
Buongiorno, molto probabilmente si tratta di un problema di collegamento elettrico tra i termostati e i relativi comandi elettrotermici. La mancata apertura dei comandi impedisce la circolazione del fluido nei circuiti e, di conseguenza, non si ha il riscaldamento delle zone.
Salve, dopo quante ore/minuti la temperatura del ritorno va considerata a regime considerando come flusso 1L/m con le valvole aperte al max? Se ad es imposto 35 in mandata il ritorno ottimale dovrebbe essere tra i 28-30 ma dopo quanto tempo deve arrivarci?
In reply to Salve, dopo quante ore/minuti by Alessandro
Buongiorno, i fattori che influenzano il salto termico negli impianti radianti sono parecchi, perciò risulta molto complicato dare una risposta certa al quesito. Normalmente il salto termico ideale dovrebbe essere raggiunto in condizioni di massetto completamente caldo. Come è logico pensare, il tempo di riscaldamento del massetto deriva dal suo spessore, dal materiale/additivo utilizzato nella realizzazione, dall'interasse di posa delle tubazioni, ecc. Pertanto la tempistica è molto variabile.
Buongiorno,
Ho acquistato una casa nuova che ha riscaldamento a pavimento, ora mi sono accorto che non ci sono le pompe collegate con i collettori, ho una casa a 2 piani circa 70 mq a piano, cmq quando accendo la caldaia, l' ambiente si riscalda dopo mezz' ora, ho una caldaia immergas.
In reply to Buongiorno, by Ilir
Buongiorno, normalmente il riscaldamento a pannelli radianti ha un'inerzia abbastanza elevata. Il raggiungimento della temperatura corretta nel tempo da lei indicato è sintomo che il circolatore del suo generatore è sufficiente a garantire la corretta distribuzione del fluido caldo.
Salve ho un impianto a pavimento con termostati in ogni stanza tranne che nei bagni e ho anche un termostato centrale che da lì imposto la temperatura massima che possono raggiungere gli altri per non superare la soglia impostata!! La domanda era: i termostati delle stanze devo metterli alla stessa identica temperatura di quello centrale ?? Perché ho sempre messo 22/21.5 il centrale e 19.5/20quelli delle stanze,la casa si scalda e arriva a 22 gradi come impostato dal centrale, però i pavimenti sono freddi.. si scaldano solo quelli dei bagni è normale?? Come dovrei impostarli?? La mandata dell’acqua è 40 gradi
In reply to Salve ho un impianto a by Emmanuel
Buongiorno, se i pavimenti sono freddi, i termostati di zona intervengono chiudendo i rispettivi anelli. Pertanto il superamento della temperatura di set può derivare dall'inerzia termica tipica degli impianti a pannelli radianti. Molto probabilmente i pavimenti dei bagni rimangono caldi perché non gestiti da alcun comando di zona, ma direttamente dalla caldaia, che a sua volta è controllata dal termostato master.
In reply to Buongiorno, se i pavimenti by marco_godi
Ok !! Quindi io nelle stanze come posso impostare le temperature?? I pavimenti rimangono sempre freddi? Come potrei fare ?? Perché sono nuovo in questa situazione e non saprei come fare !! Grazie mille!!
In reply to Ok !! Quindi io nelle stanze by Emmanuel
Il termostato master andrà sempre a inibire la funzionalità degli altri. Per evitare di interrompere l'alimentazione delle varie zone prima che raggiungano il loro set point, è bene che il master intervenga il più tardi possibile, lasciando lavorare liberamente gli altri. Se il set point dei vari ambienti viene raggiunto, il circuito viene chiuso e non c'è più apporto d'acqua calda. Quindi il pavimento andrà raffreddandosi fino a quando ci sarà nuova richiesta di riscaldamento da parte del termostato.
Buonasera, ho un riscaldamento a pavimento azionato da una pompa di calore ed un unico termostato per tutto l'appartamento (circa 40 mq). L'impianto è composto da 4 anelli: 1 per la camera da letto, 1 per il bagno e 2 per la zona giorno. La temperatura di mandata è sempre intorno ai 35°/40° (pressione circa 2 bar) ed ogni flussometro è regolato al massimo, quindi 5 l/min. Tuttavia il pavimento è freddo e la temperatura degli ambienti non arriva mai sopra i 19° anche se ho impostato 20° per tutti gli ambienti. Inoltre la pompa di calore funziona regolarmente, nel display viene mostrato che l'acqua circola regolarmente e l'acqua dei sanitari è sempre calda. Sapreste dirmi quale potrebbe essere il problema? Grazie
In reply to Buonasera, ho un by Daniele
Buongiorno, se vede portata sui flussimetri del suo collettore impianto a pannelli significa che la circolazione è attiva, ma non arriva acqua calda. Questo potrebbe derivare da differenti fattori legati allo sviluppo dell'impianto. Consigliamo di verificare insieme al suo installatore di fiducia dove viene interrotto l'apporto di acqua calda tra il generatore e il collettore di distribuzione.
In reply to Buongiorno, se vede portata by marco_godi
Buonasera, effettivamente i flussimetri delle varie camere non sembrano essere aperti ma risultano tutti chiusi. Il problema potrebbe essere circoscritto alla valvola di selezione del circuito (tra sanitario e riscaldamento)? Come già scritto, l'acqua dei sanitari è calda mentre sembrerebbe non circolare l'acqua per il riscaldamento
In reply to Buonasera, effettivamente i by Daniele
Nel caso i flussimetri non evidenzino il passaggio di flusso, non è attiva la circolazione verso il collettore. Questo potrebbe derivare da una mancata apertura del relativo comando di zona. La soluzione migliore è quella di verificare con chi ha sviluppato l'impianto se possano esserci eventuali altri punti di interruzione.
Buonasera, nonostante una temperatura di mandata di circa 37° e tutti gli attuatori termostatici alimentati dai relativi termostati ambiente, ho rilevato differenze di temperatura sui circuiti delle varie zone e sul collettore stesso: solo nelle prime tre zone più vicine all'ingresso della mandata risulta circolare acqua calda. I flussimetri sono pressoché tutti a metà scala, chiedo gentilmente secondo voi quale può essere la causa del mancato riscaldamento delle rimanenti 8 zone connesse al collettore.
In reply to Buonasera, nonostante una by Andrea
Buongiorno, il problema sembrerebbe derivare dallo sbilanciamento dell'impianto. Le zone più favorite sottraggono acqua a quelle più sfavorite, generando salti termici più elevati e maggiori difficoltà nel riscaldamento.
Salve, ho un impianto radiante da circa 15 anni dove pur essendo state previste delle testine termostatiche, non c'è mai stato il bisogno di farle montarle. La caldaia, e quindi l'impianto, si staccava quando nella stanza meno esposta al sole si raggiungevo i 18,5 gradi.
Da qualche giorno è stata montata una pompa di calore al posto della caldaia e sono state reinstallate le testine dove erano previste in origine.
Nelle stanze collegate a queste testine, la temperatura del pavimento è ok, nelle altre, non termoregolate, la temperatura è altissima.
Ho provato a chiudere e aprire la ghiera posta sulle valvole, ho lubrificato i pistoncini che comunque presentano elasticità, ma il risultato non cambia.
Se il pistoncino è in alto dovrei avere il circuito chiuso. Corretto? Se schiacciato dovrebbe essere aperto. Inoltre sulla valvola, c'è una scala da 1 a 7 con una tacca, non so a che servono. Qualcuno mi potrebbe suggerire che tipo di prova posso fare ancora?
In reply to Salve, ho un impianto by Davide
Buongiorno, sembrerebbe che il suo impianto non sia correttamente bilanciato. Le zone dove sono presenti le testine, una volta raggiunto il set-point del termostato, si chiudono. Per questo motivo il problema dello sbilanciamento viene nascosto dalla termoregolazione ambiente. Nelle altre zone, senza controllo, la portata aumenta e viene fornita più energia termica del necessario. Consigliamo di bilanciare l'impianto secondo il progetto originale.
Devo installare un vostro impianto radiante per 130 mq vorrei capire se la sola pompa della caldaia riesce a soddisfare limpianto
In reply to Devo installare un vostro by Emanuele
Buongiorno, per valutare se il circolatore del generatore è sufficiente occorre conoscere i dati di portata e perdita di carico dell'impianto a pannelli. Normalmente questa valutazione è eseguita dal termotecnico che segue il progetto.
Salve i flussometri vanno regolati quando tutti i termostati/circuiti sono aperti o bisogna regolarlo una alla volta chiudendo tutti gli altri termostati/circuiti?
In reply to Salve i flussometri vanno by Gianluca
Buongiorno, il bilanciamento deve essere eseguito con l'impianto a regime. Perciò tutti i circuiti devono essere aperti e la pompa di circolazione attiva.
Buongiorno, dopo aver attivato il riscaldamento a pavimento con l'arrivo della stagione fredda, senza aver apportato alcuna modifica alle regolazioni dell'impianto, in alcune stanze del piano sopra non circola acqua calda e rimangono fredde. Da cosa può dipendere? La pompa funziona, i circuiti sono tutti aperti.
In reply to Buongiorno, dopo aver by Giovanni
Buongiorno, potrebbe essere che durante il periodo di fermo estivo i vitoni di intercettazione del collettore siano rimasti bloccati e ora di conseguenza non consentano il passaggio del fluido negli anelli dei circuiti, che rimangono freddi.
Salve ho un impianto a pavimento per una superficie di 150 mq circa, 14 anelli ed 8 cronotermostati per le varie stanze/zone! Visto che è alimentato a gpl inizialmente avevo tutto impostato a 20° ma riscontravo un notevole consumo visto che la caldaia era pressoché sempre accesa...a quel punto ho deciso di impostare tipo per la notte, nella zona giorno temperature intorno ai 18°! Ora chiedo se questo fattore possa incidere sui consumi o è meglio tenerlo sempre a temperatura uguale anche se non si vive quella zona! Il mio sentore è che l'impianto necessiti di più tempo dopo per arrivare dai 18 ai 20 impostati anche se di contro "riposa" quasi tutta la notte! Consigli?
In reply to Salve ho un impianto a by Antonio
Buongiorno, l'impianto a pavimento è un sistema con una lunga inerzia termica. Questo significa che necessita di più tempo per aumentare la temperatura ambiente rispetto ad altri. Tuttavia, una volta scaldato il massetto, ha una lunga fase di mantenimento della stessa temperatura che altri terminali non hanno. Per questo motivo, questo tipo di impianti dovrebbe funzionare con attenuazione, in modo tale da mantenere il massetto sempre in temperatura e far lavorare al minimo la caldaia.
In reply to Buongiorno, l'impianto a by marco_godi
Quindi il consiglio è di lasciare sempre a 20° la temperatura in tutte le stanze anche se non vissute durante la notte?
In reply to Quindi il consiglio è di by Antonio
La gestione di temperatura deve essere fatta in base alle proprie esigenze e tenendo presente i tempi di risposta dell'impianto.
di norma quanto deve essere la temperatura di ritorno di un impianto radiante a basso spessore ?
In reply to di norma quanto deve essere by damiano
Buongiorno, di norma gli impianti a pannelli radianti lavorano con un salto termico del fluido tra 5 e 8 °C.
Buongiorno, ho un'impianto Caleffi installato nel 2005. Le temperature di mandata e ritorno nel quadro distribuzione sono corrette (37-32 gradi) con temperatura in caldaia di 43 gradi. Ho notato però che portando la caldaia a 40 gradi, questa si spegne frequentemente (mandata-ritorno segnano 30-30). A cosa è dovuto? Nel quadro distribuzione è presente una valvola termostatica tarata a 42,5 gradi. Qual'è la sua funzione? Grazie
In reply to Buongiorno, ho un'impianto by Francesco
Buongiorno, la valvola miscelatrice presente nella cassetta di distribuzione serve a controllare la temperatura di mandata dell'acqua all'impianto a pannelli. Per il corretto funzionamento di queste valvole, si consiglia di avere una temperatura di mandata del generatore di 10/15 °C superiore al loro set-point. Una mandata più bassa comprometterebbe il corretto esercizio della valvola e dell'impianto.
Buongiorno, ho un un impianto di riscaldamento a pavimento la zona soggiorno che e controllata da tre valvole caleffi, ma nella parte centrale il pavimento resta freddo. se lo attivo manualmente svitando i comandi elettronici caleffi il pavimento no si scalda è possibile che ci sia un problema ai vitoni. Mandata a 39 ° ritorno 34°.
Grazie ciao
In reply to Buongiorno, ho un un impianto by ARMADO
Buongiorno, il blocco della circolazione nell'anello potrebbe derivare da differenti fattori, tra cui il vitone che rimane bloccato in chiusura. Altre cause scatenanti potrebbero essere alcune ostruzioni all'interno del circuito stesso. Nel caso l'impianto fosse datato, è consigliabile procedere con una pulizia del sistema ed eventualmente sostituire il vitone bloccato con uno di ricambio.