Gli impianti a pannelli radianti sono noti per la distribuzione omogenea del calore su tutta la superficie dell’abitazione.
La loro configurazione permette, infatti, di avere ogni parte della superficie del pavimento alla medesima temperatura, evitando così di generare fenomeni convettivi tipici degli impianti a radiatori o a ventilconvettori.
Il dimensionamento pannelli radianti: l’importanza del progetto.
Per ottenere questa uniformità è importante che ogni singolo anello sia attraversato dalla corretta portata di fluido vettore, in maniera tale che lo scambio di energia col massetto sia adeguato alle esigenze del singolo ambiente.
Quando viene redatto un progetto per un impianto a pavimento radiante, oltre alla portata ed alla perdita di carico generali del collettore, si trovano indicati anche i valori di portata per singolo circuito, parametro questo fondamentale per consentire il corretto bilanciamento.
Temperatura mandata regolata con i collettori di distribuzione.
Per fare fronte all’esigenza di impostare le corrette portate per ogni circuito, sono stati realizzati dei collettori specifici per questo tipo di impianto a pavimento.
Sul collettore di mandata infatti, al posto del tradizionale sistema di regolazione a vite, sono utilizzati dei flussimetri di regolazione, ovvero dei dispositivi con scala graduata indicante i litri al minuto che attraversano l’anello.
Per poter modificare il valore di portata è sufficiente ruotare la manopola di regolazione fino a quando l’indicatore si posiziona sul valore desiderato. Il collettore di mandata è dotato di flussometri e valvole di regolazione portata incorporati. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore conico, la portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore desiderato, valore letto direttamente sul singolo flussometro con scala 1÷5 l/min. In questo modo si semplifica e velocizza l’operazione di taratura del circuito, senza la necessità di grafici di riferimento. Dopo la regolazione, la valvola può essere bloccata alla posizione di apertura, mediante il coperchio antimanomissione (che, capovolto, funge anche da manopola per la regolazione della portata), di cui è dotata. La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del singolo circuito, in caso di necessità.
Impianti sbilanciati, senza informazioni di progetto: cosa fare?
Tuttavia ci si può trovare anche di fronte a casi di impianti esistenti non bilanciati adeguatamente, dove non tutti i locali raggiungono la temperatura di comfort e, molto spesso, non si dispone più del progetto originale per poter risalire alle portate da impostare.
In questi casi si può procedere con un metodo empirico, ovvero basandosi su un assunto tipico degli impianti a pannelli radianti, il salto termico tra mandata e ritorno che deve rimanere compreso tra i 5°C e gli 8°C.
Grazie all’aiuto di una termo camera, o degli appositi termometri a contatto per tubazioni serie 675, è possibile verificare gli anelli in cui questi limiti sono superati.
Salto termico inferiore 5°C
Un salto termico inferiore ai 5°C è normalmente sintomo di eccessiva portata, in questi anelli occorrerà quindi diminuire la quantità di fluido, portando l’indicatore verso un valore inferiore della scala, favorendo così altri anelli scarsamente serviti.
Salto termico superiore 8°C
Qualora ci si trovasse di fronte ad un Δt superiore agli 8°C invece, il problema sarebbe di portata insufficiente; in questo caso bisognerà aumentare il valore di taratura del circuito.
Ovviamente la bontà di questa regolazione empirica si otterrà dopo qualche tentativo, essendo la tipologia di impianto di lento adeguamento alle modifiche e non permettendo pertanto di valutare immediatamente la correttezza della modifica attuata.
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In reply to Buongiorno, io ho la… by Clod
Buongiorno, non avendo possibilità di introdurre altri metodi di termoregolazione ambiente, è importante bilanciare correttamente i vari circuiti per garantire una distribuzione uniforme del calore. Per farlo correttamente occorre valutare i salti termici dei vari circuiti al fine di fornire a ogni anello la giusta portata e, di conseguenza, la potenza termica ottimale.
Buongiorno
Ho una villetta in Sardegna con 2 piani riscaldati da impianto a pavimento alimentato, da alcuni giorni, da pdc.
Sino all'anno scorso avevo un termocamino a legna con mandata diretta ed era impossibile da gestire.
L'impianto è stato realizzato nel 2008 da un semplice idraulico, purtroppo senza progetto e senza previsione di taratura flussometri e con un massetto alto 6 cm sopra i tubi e passo 15 cm.
Le centraline sono tutte manuali e non so da quale flusso partire, non avendo progetto, per regolare la temperatura delle stanze. Io vorrei il piano terra a 21 22 gradi fissi ma in tal caso ho caldo anche nelle camere da letto al primo piano ove vorrei, tranne il bagno, circa 19 20 gradi.
Come posso fare empiricamente per iniziare a tararlo? Da che flusso parto?
In reply to Buongiorno Ho una villetta… by Mernin78
Buongiorno, il bilanciamento dei circuiti serve a garantire la corretta distribuzione di energia termica verso ogni ambiente della casa. Nel caso in cui si voglia gestire temperature differenti per ogni locale occorre invece introdurre dei sistemi di termoregolazione, come i termostati ambiente, che intervengano nel momento in cui si raggiunge il valore desiderato.
Buonasera a tutti, sono in una nuova abitazione, ma quando volevo fare una regolazione con i flussostati mi sono accorto che sono tutti a 0 come portata anche se la casa è calda ma con qualche locale che fa più fatica a riscaldarsi di altri, quale potrebbe essere il problema? Grazie
In reply to Buonasera a tutti, sono in… by Luca
Buongiorno, la visualizzazione del valore 0 sui flussimetri indica l'assenza di circolazione. Normalmente questo avviene quando il circolatore dell'impianto è spento per il raggiungimento del set point della temperatura ambiente.
In reply to Buongiorno, la… by marco_godi
Buongiorno, grazie per la risposta, però il problema è che la testina è aperta e il circolatore in funzione. Ho provato anche a chiudere tutte le altre testine e tenerne aperta solo una ma rimane sempre a 0 e questo capita anche sulle zone dove non ho nessun problema a raggiungere la temperatura richiesta
In reply to Buongiorno, grazie per la… by Luca
In questo caso il flussimetro potrebbe essere bloccato in quella posizione. Si può provare a sbloccarlo agendo sulla regolazione, in alternativa occorre sostituirlo.
In reply to In questo caso il… by marco_godi
Purtroppo sono tutti così (circa 80), ho fatto prove su diversi collettori (10) ma nessuno che va oltre allo 0, eppure più dell'80% della casa si scalda correttamente (e questa estate si raffreddava) come da impostazioni termostato.
In reply to Purtroppo sono tutti così … by Luca
Le ipotesi più comuni sono che i flussimetri si siano bloccati dopo un periodo di inattività, o che il flusso all'interno dei collettori sia invertito. Sarebbe opportuno verificare con il proprio installatore di fiducia.
In reply to Le ipotesi più comuni sono… by marco_godi
Ho pulito i flussimetri ma non è cambiato niente, a me sembra che ci sia poca portata nell'impianto, siccome mi hanno già sbagliato la pompa dell'acqua sanitaria ho il dubbio che anche questa sia errata come prevalenza
In reply to Ho pulito i flussimetri ma… by Luca
Se l'abitazione si scalda correttamente è difficile pensare che la pompa di circolazione sia mal dimensionata. Per capirlo, è possibile intercettare la maggior parte delle partenze dell'impianto e vedere se in quelle rimaste attive l'indicatore di portata si muove.
Buongiorno
ho due collettori per il riscaldamento a pavimento.. uno al piano terra e uno al primo piano. Ho il problema che il piano terra ha un delta di 2 o 3 gradi tra mandata e ritorno anche 1 alcune volte ed collegato in diretta alla pompa (non capisco se è colpa della pompa oppure no), mentre il collettore al primo piano ha un delta di 5. Come faccio ad ottenere lo stesso delta in entrambi i collettori? La pompa fa degli on off e non capisco se è colpa del collettore al piano terra... se metto una temperatura più bassa di 32 la pompa peggiora con on off. Grazie mille. Spero mi possiate aiutare!
In reply to Buongiorno ho due collettori… by Federica
Buongiorno, il collettore del piano terra sembrerebbe essere leggermente più favorito rispetto a quello del primo piano dell'abitazione. Per ottenere il medesimo salto termico su entrambi i collettori sarebbe opportuno intervenire con il bilanciamento dei due tratti dell'impianto. Nel caso in cui non si riscontrino particolari problemi di climatizzazione dell'edificio, non ci sono ragioni di effettuare un simile intervento.
In reply to Buongiorno, il collettore… by marco_godi
Quindi è meglio non toccarlo per bilanciare? Se si volesse o dovesse sistemare come devo agire? E quindi come funzionano ora i collettori non incide sull'andamento della pompa che non riesce ad andare lineare?
In reply to Quindi è meglio non toccarlo… by Federica
Molto probabilmente, il funzionamento della pompa dipende da uno o più termostati ambiente presenti nell'abitazione. L'accensione e lo spegnimento del circolatore derivano da un controllo elettrico e non dalla distribuzione della portata. Nel caso in cui si voglia intervenire sul bilanciamento, occorre consultare il progettista dell'impianto per trovare la soluzione più idonea a questo specifico caso.
Buongiorno,
in merito all'utilizzo dei termometri a contatto per tubazioni serie 675, se ho stanze con eccessiva temperatura e vorrei abbassarle per regolarizzare il giusto salto termico, dovrei ridistribuire le portare di ogni anello?
Grazie
In reply to Buongiorno,in merito all… by Matteo
Buongiorno, il bilanciamento delle portate tra i vari circuiti serve a garantire la corretta resa termica in tutti i locali dell'abitazione. Per ottenere il salto termico corretto occorre ridurre la portata nei locali dove questo valore è estremamente basso ed aumentarla nel caso in cui la differenza di temperatura tra mandata e ritorno sia elevata.
Buonasera, ho un problema col riscaldamento il pavimento: il termostato non fa staccare il motore una volta raggiunta la temperatura, ho cambiato 3 termostati a batteria, quando sento il “clac” che è arrivato a temperatura, il riscaldamento continua ad ad andare, l’unica è togliere corrente all’impianto. Non só più cosa fare
In reply to Buonasera, ho un problema… by Alessandro
Buongiorno, il problema potrebbe essere che i collegamenti elettrici tra il termostato e i comandi delle valvole di intercettazione non siano corretti. Occorre valutare con il proprio elettricista che il segnale elettrico arrivi correttamente.
In reply to Buongiorno, il problema… by marco_godi
Problema individuato dall’elettricista: c’è una testina elettromagnetica che non scende quando il termostato “chiama” lo spegnimento, infatti quando ha premuto leggeremente sopra la testina il riscaldamento si è spento! Non sapeva dirmi altro… quindi basta cambiare la testina?
In reply to Problema individuato dall… by Alessandro
Buongiorno, sì, nel caso si sia valutato che chiudendo manualmente la valvola di intercettazione questa funzioni correttamente, è possibile sostituire semplicemente il comando elettrotermico.
Buongiorno,
ho un riscaldamento a pavimento in un abitazione di circa 90mq in un condominio di 20 unità abitative. Io mi trovo all'ultimo piano, ho un collettore con 11 flussimetri sul circuito di mandata e 11 valvole sul rintorno. A monte c è una pompa wilo settata al massimo (3) su pressione costante. Ho due termostati uno zona giorno e uno zona notte. Il mio problema è che nella zona notte si riscalda molto velocemente il corridoio dove non c è alcun flussimetro che lo comanda sul collettore mentre le varie stanze ci mettono molto di più per riscaldarsi, quindi il termostato situato nel corridoio stacca prima che si iniziano a riscaldare le stanze. Come posso risolvere?
P.s.sul collettore la temperatura di mandata è di 40 gradi e sul rintorno rinsulta essere sempre sui 40 o 38- 39 gradi
In reply to Buongiorno,ho un… by Davide
Buongiorno, normalmente il termostato che controlla la zona dovrebbe essere posizionato nel locale sfavorito, in modo da intervenire quando sicuramente gli altri locali risultano soddisfatti. Il corridoio è abitualmente uno dei locali con minori dispersioni, pertanto il posizionamento del termostato non è idoneo al corretto funzionamento. Sarebbe opportuno spostare il dispositivo di regolazione in una posizione più congrua.
In reply to Buongiorno, normalmente il… by marco_godi
oltre a questa soluzione che richiede comunque delle opere murarie, non c è una soluzione diversa, mi sembra comunque strano che si riscalda il pavimento solo nel corridoio mentre nelle stanze ci mette molto più tempo, potrebbe essere una soluzione chiudere un pò tutti i flussimetri o abbassare la pressione della pompa? Inoltre i flussimetri non arrivano a più di 3 quando li apro al massimo, potrebbe essere questo il problema?
In reply to oltre a questa soluzione che… by Davide
Il corridio normalmente ha delle dimensioni ridotte e viene riscaldato grazie alle tubazioni di passaggio che si diramano nei vari locali, non ha dunque un anello ad esso dedicato. Questo passaggio di tubazioni, a volte molto fitto, unito alle basse dispersioni termiche del locale, fa si che questa zona tenda a surriscaldarsi molto velocemente. Intervenendo sui flussimetri o sulla pompa, si andrebbe pertanto a peggiorare la situazione generale.