Abbiamo raccolto in un unico post le domande che ci avete posto durante il webinar "Abitazione e domotica: dall'impianto tradizionale all'impianto digitale". Qui sotto il video registrato.
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I dispositivi bus che abbiamo visto nella presentazione sono configurati in fabbrica o in cantiere?
Dalla fabbrica i dispositivi escono indifferenziati. Esistono degli specialisti, gli integratori di sistema KNX, che realizzano il progetto della parte domotica, la configurazione e messa in servizio dei dispositivi e la manutenzione post-vendita. Prevalentemente il progetto e la configurazione dei dispositivi avvengono offline prima dell’intervento in cantiere che consiste nella messa in servizio vera e propria.
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Tutti dicono che i loro sistemi sono aperti. Ma poi spesso occorre fare dialogare parti diverse e arrivano le complicazioni. Come gestirle?
Quando un sistema svolge una sola funzione, il concetto di apertura non è così importante.
Ma quando in un edificio si devono realizzare tante funzioni, come nel caso della domotica, l’apertura è fondamentale per avere un impianto integrato. “Aperto” non è un termine casuale e c’è un criterio oggettivo per valutarlo: l’ISO (International Standard Organization) ha definito che un sistema è veramente “aperto” quando le specifiche tecniche per realizzare i prodotti sono pubblicamente disponibili. È il caso di KNX.
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Standard KNX e Konnex sono lo stesso sistema?
Si tratta dello stesso standard. Una volta Konnex indicava l’associazione di aziende costruttrici e KNX lo standard. Ma dal 2007 si è uniformata la comunicazione, si è abbandonato il nome “Konnex” e oggi KNX indica tanto lo standard quanto l’associazione.
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E’ possibile standardizzare i protocolli di comunicazione delle macchine VMC?
Sarebbe auspicabile per tutti, ma questo comporta un accordo fra i costruttori di VMC che al momento non è in vista. Come parte del gruppo Caleffi, Ekinex ha sviluppato in collaborazione con RDZ un’interfaccia per cinque famiglie di unità di rinnovo e trattamento aria per impiego negli edifici residenziali che consente un facile interfacciamento al sistema KNX.
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Esiste una guida sulla termoregolazione nell’ottica di implementazione di dispositivi KNX nelle varie tipologie di impianti che si possono riscontrare nel civile, industriale e terziario?
Il prospetto “Applicazioni HVAC” di Ekinex è stato realizzato e viene regolarmente aggiornato proprio a questo scopo.
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Per quanto riguarda il superbonus 110 %, il massimale dei 15.000 euro dedicato alla domotica è un massimale a parte o se si procede anche con la sostituzione della caldaia rientra nel massimale di impianto termico?
Il massimale di spesa detraibile pari a 15.000 Euro si riferisce in modo specifico all’intervento di building automation. È stato introdotto dalla Legge 208/2015 e confermato nel 2020 dal Decreto Efficienza energetica (Allegato B, tabella 1).
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E’ vero che il sistema KNX viene spesso considerato troppo caro?
La valutazione se un sistema o un prodotto sia caro dipende dal riferimento che si prende. L’effettiva convenienza di una soluzione può dipendere non soltanto dal costo di acquisto, ma anche dai vantaggi offerti sull’intera vita utile di un edificio. Si pensi ad esempio al risparmio energetico, al comfort, alla facile reperibilità di prodotti sostitutivi o alla possibilità d’integrazione di tutte le altre funzioni di automazione di un edificio.
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Per ciascuna funzione esiste un dispositivo dedicato oppure i dispositivi sono liberamente programmabili? La programmazione viene fatta direttamente in cantiere dall'installatore e se sì deve quindi essere un installatore con determinate qualifiche?
Esistono dispositivi general-purpose (ad esempio le uscite o gli ingressi digitali) che possono svolgere funzioni diverse. Altri dispositivi sono dedicati (ad esempio un attuatore per fancoil) e svolgono il controllo di un solo tipo di apparecchiatura.
I dispositivi sono parametrizzati e non programmati; in altre parole non è necessario conoscere linguaggi di programmazione, ma è sufficiente scegliere i parametri in base alla funzione che il prodotto deve svolgere. È consigliabile ricorrere a un operatore formato sulla tecnologia KNX presso un Training Center accreditato.
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Il sistema KNX non si adatta alle tipiche scatole 503- Uno dei problemi che riscontro è la difficoltà a proporre questi prodotti che non si adattano alle serie civili italiane.
Abbiamo soluzioni anche per installazione su scatola a tre posti a standard italiano (interasse tra i fori di fissaggio pari a 83,5 mm). In alternativa, esiste da sempre la possibilità di utilizzare componenti tradizionali (come pulsanti o interruttori) di serie civili in commercio, acquisendo i segnali mediante ingressi digitali.
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Il sistema KNX può gestire i generatori in cascata?
No, il sistema KNX è un bus di campo per la regolazione secondaria di zona o di singolo ambiente. Alcuni costruttori offrono gateway per interfacciare agevolmente i loro generatori termici al sistema KNX.
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La building automation ha agevolazioni fiscali, superbonus a parte, in caso fosse realizzata singolarmente?
Come indicato nel webinar, il Superbonus 110 % e l’Ecobonus offrono detrazioni per interventi di building automation, purché al servizio dell’impianto termico.
Il Conto Termico 2.0 (introdotto dal D.M. 28/12/2012, rinnovato con il Decreto Interministeriale 16 febbraio 2016, prevede più in generale incentivazioni per la building automation di impianti termici ed elettrici.
Va anche ricordato che negli interventi di riqualificazione energetica (ex Legge 296/2006) l’adozione di un sistema di “termoregolazione evoluto”, in combinazione con una caldaia a condensazione di classe A, consente di fruire di una detrazione del
65 % in luogo di quella standard del 50 %.
Oltre a questi provvedimenti nazionali, la building automation è alle volte incentivata da provvedimenti regionali mirati (ad esempio per sistemi domotici installati come ausilio a persone con disabilità).
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Nella certificazione energetica dell'edificio (APE) la building automation che peso ha rispetto al cappotto e gli impianti ?
Dipende dal tipo di interventi di building automation che si attuano. Il recepimento in Italia della Direttiva 2018/844, avvenuto nel 2020 con il D.Lgs. 48/2020, cambia infatti la situazione precedente. Il decreto afferma che quando si installa, si sostituisce o si migliora un “sistema tecnico per l’edilizia” si deve analizzare la nuova prestazione energetica risultante. Per “sistema tecnico per l’edilizia” la direttiva intende apparecchiature per il riscaldamento o il raffrescamento di ambienti, la ventilazione, la produzione di acqua calda per uso domestico, l’illuminazione integrata, l’automazione e il controllo, la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione degli stessi, comprendendo anche i sistemi che sfruttano energie da fonti rinnovabili. Un intervento di building automation esteso a più sistemi tecnici può determinare un cambio di classe per l’edificio o la singola unità immobiliare (e in questo caso il decreto richiede anche di redigere un nuovo APE).
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In caso di ristrutturazione con detrazione 65 % è possibile detrarre tutte le spese per la building automation (es. impianto elettrico) ? Ci sono limiti come con il 110 %?
La Legge di Bilancio 2021 (Legge 30/12/2020 n. 178) ha prorogato al 31 dicembre 2021 le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica degli edifici, ossia l’Ecobonus istituito con D.M. 28/12/2012. Si tratta di interventi di building automation al servizio degli impianti termici.
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Come funziona il controllo punto di condensa per quanto attiene l'impianto di raffreddamento estivo a pavimento?
Il controllore per gruppo di miscelazione EK-HH1-TP può attuare diverse strategie attive o passive per la protezione dalla formazione di condensa. Una strategia di tipo attivo è sicuramente preferibile, poiché è di tipo preventivo; essa sfrutta la temperatura del punto di rugiada ricevuta via bus dai termostati ambiente EK-EQ2-TP per regolare la temperatura di mandata del fluido termovettore in modo da mantenersi sempre in condizioni di sicurezza.
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I costi riferiti agli specialisti KNX costituiscono a tutti gli effetti un extra costo?
L’impianto di building automation riduce i collegamenti fisici in favore di quelli logici, con benefici effetti sull’installazione (riduzione di cavi, connettori, manodopera e tempi, maggiore spazio nelle canaline sottotraccia, drastico calo negli errori di collegamento, ridotto carico d’incendio, ecc.) che va a compensare in buona parte la configurazione e la messa in servizio dei dispositivi. Inoltre l’impianto di building automation può essere riprogrammato durante la sua vita utile, riducendo l’invasività delle modifiche impiantistiche (opere murarie) e i tempi di fermo, fattori decisivi ad esempio negli edifici terziari.
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Il collegamento tra i vari dispositivi come viene effettuato esattamente? E con quale caso? Si potrebbe pensare a un collegamento tra dispositivi tramite wireless?
Il collegamento è realizzato mediante cavo intrecciato a due conduttori e può avvenire con topologia a stella, ad albero o bus filare e una qualsiasi loro combinazione. Non è ammessa invece la chiusura in anello.
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Per concorrere al 110 %, e quindi rispettare la 15232 di classe b, è previsto per legge anche il controllo di CO2 e l’umidità di ogni ambiente?
Il Decreto Efficienza energetica (Allegato A, Art. 11) non entra in questo dettaglio. L’intervento deve consentire gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali. È richiesto che le tecnologie utilizzate facciano riferimento alla Classe B secondo la norma UNI EN 15232. I requisiti per l’asseverazione in Classe B secondo UNI EN 15232, con le relative funzionalità da realizzare, sono invece indicati in dettaglio nella specifica tecnica UNI/TS 11651.
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Per “ambiente” cosa si intende? Ogni singola stanza o ogni abitazione? Ogni camera o anche ogni parte di corridoio e sgabuzzino?
Per “ambiente” si intende uno spazio risultante dalla suddivisione dell’interno di un edificio o di una unità immobiliare.