18 Gennaio 2018

Il ripartitore contabilizza anche quando l'impianto è spento?

Ultimamente si sono potuti leggere diversi articoli che segnalano conteggi energetici ritenuti impropri sui ripartitori in sistemi di contabilizzazione indiretta - quindi in presenza di un sistema di riscaldamento centralizzato per intenderci -, generando l’erronea idea di un addebito non congruo agli effettivi consumi.

Ma è vero?

Esiste la possibilità che durante il periodo estivo il ripartitore possa incrementare di alcuni scatti il valore riportato sul suo display. Un fenomeno riconducibile al fatto che, come previsto dalla norma di riferimento europea EN834: Ed.2013, il dispositivo deve garantire l’avvio del conteggio energetico quando la temperatura del radiatore risulta essere uguale o superiore ai 28°C.

La ragione di eventuali avanzamenti di alcuni scatti è perciò dovuta alla presenza di temperatura elevata in ambiente, o sul solo radiatore, per semplice irraggiamento solare.

Il conteggio del ripartitore è perciò corretto dal punto di vista funzionale, ma rimane non rappresentativo di un reale consumo. In altre parole, il condomino non deve preoccuparsi di incorrere in una spesa aggiuntiva ed ingiustificata poiché la ripartizione delle spese di riscaldamento è basata sui valori letti ad inizio e fine stagione di riscaldamento (data accensione  e data spegnimento impianto) tramite l’apposito software di lettura in uso al letturista.  Questo fa in modo che eventuali incrementi durante il periodo estivo, vengano esclusi dai calcoli durante le attività di ripartizione delle spese riportate nella bolletta.

L’avanzamento estivo, se presente, risulta quindi essere  un semplice  inconveniente “visivo” per l’utente che controlla i valori riportati nel periodo di non utilizzo dell’impianto, ma non influisce sull’effettiva spesa finale addebitata.

In ogni caso, proprio al fine di evitare questo tipo di preoccupazioni ai condomini, la Norma citata prevede che i ripartitori debbano essere impostati in modo da non registrare nulla per un periodo predefinito (funzione "estate" o “blocco estivo”).

Con i ripartitori Monitor 2.0 (Serie 7200), è possibile impostare la funzione tramite il software di ripartizione, scegliendo le adeguate date di inizio e fine blocco estivo per ogni tipologia di installazione.

Tale impostazione deve essere eseguita  durante la fase di parametrizzazione iniziale dei ripartitori.

Ovviamente, tale opzione dovrà essere attivata con le dovute cautele, indicando un periodo di spegnimento realmente corrispondente all’estate ed al periodo in cui vi è realmente lo spegnimento degli impianti.

Speriamo di aver aiutato a fare chiarezza.

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Commenti
Ottavia Cioffi
19 Novembre 2018

Buongiorno, nell'Ottobre 2016 mi hanno installato ripartitori Caleffi. Purtroppo nella bolla di consegna non viene specificato il tipo. Dato che desidero sapere se con il numero di codice a barre posto sul ripartitore è possibile risalire alla serie e quindi verificare se (da parte degli addetti a questo servizio) "è possibile impostare la funzione tramite il software di ripartizione, scegliendo le adeguate date di inizio e fine blocco estivo per ogni tipologia di installazione" (come da voi esplicato nell'articolo "Il ripartitore contabilizza anche quando l'impianto è spento?" del 18 Gennaio 2018). Uno dei miei 12 ripartitori installati riporta il codice a barre: 1094 2802. Grazie per un vostro cortese riscontro quanto prima.

marco_godi

In reply to by Ottavia Cioffi

21 Novembre 2018

Buongiorno, da quello che scrive, desumiamo che la sua sia la serie 7200. È pertanto possibile eseguire la riparametrizzazione inserendo le date più idonee per la vostra installazione. Considerate solo che tale attività deve essere eseguita del referente tecnico che dispone del progetto, il quale deve avere preciso mandato dall'amministratore. Sono da valutare preventivamente anche i costi da affrontare per tale modifica dei settaggi. Fatte queste considerazioni, consigliamo di procedere dopo il termine della stagione termica attuale e dopo la lettura dei relativi consumi temici, indicativamente tra luglio ed agosto 2019. Speriamo di essere stati di aiuto.

Miriam
14 Settembre 2019

Buongiorno, a casa ho conta calorie caleffi. Il problema dei conta calorie , da voi descritto, è 2 anni che avviene nel mio appartamento. Se installo una stufa a pellets x non utilizzare il riscaldamento condominiale significa che se spengo i caloriferi i conta calorie rilevano comunque. Come faccio a risolvere questo problema?

Manta Floriano

In reply to by Miriam

17 Settembre 2022

Stesso problema stufa a pellet . Le valvole condominiali funzionano lo stesso a caloriferi chiusi???

marco_godi

In reply to by Manta Floriano

19 Settembre 2022

Buongiorno, non possiamo che ribadire quanto già indicato nella risposta qui di seguito. Il ripartitore è realizzato secondo le specifiche della norma EN834 ed inizia a contabilizzare con temperature superiori a 28 °C. Se all'interno della zona sono presenti altre fonti di calore, occorre comunicarlo all'amministratore e al progettista, in modo da poter valutare soluzioni alternative per la evitare il problema.

Rita bruno

In reply to by Miriam

09 Novembre 2023

Nel condominio abbiamo riscaldamento centralizzato solo con un conta calorie sul pianerottolo per ogni appartamento ma non sui singoli caloriferi. Chiedo 2 cose ; cioè se tengo una stanza con termosifone spento risparmio calorie? Inoltre se il vicino ha l’appartamento con 1 camera in più a pari gradi paga di più ? Grazie

marco_godi

In reply to by Rita bruno

09 Novembre 2023

Buongiorno, il vostro sistema di contabilizzazione è del tipo diretto. A differenza del ripartitore presente su ogni calorifero, il vostro dispositivo restituisce la quantita di energia termica effettivamente utilizzata per la climatizzazione del vostro appartamento. Il discorso relativo al risparmio o ai consumi del vicino è molto più ampio rispetto al semplice funzionamento di un radiatore e dipende da molteplici fattori.

Miriam
15 Settembre 2019

Buongiorno, Credo che i contacalorie siano una "fregatura" perché se rilevano la temperatura ambientale in giornate calde primaverili, come sono successe, questi conteggiano anche se il calorifero è spento. Infatti quest'anno in casa ho spento i caloriferi ad inizio marzo ma i contacalorie hanno conteggiato. Come faccio a dimostrare che questi hanno conteggiato per temperatura ambientale e non per reale consumo in quanto la caldaia in quel periodo era ancora accesa? Poiché la mia caldaia viene spenta ad inizio maggio. Attendo una Vostra cortese risposta

laura_righini

In reply to by Miriam

23 Settembre 2019

Buongiorno Miriam, Le abbiamo risposto anche su facebook, ma riportiamo qui le nostre considerazioni:
- Caleffi è produttore di ripartitori e li può immettere sul mercato in quanto dispongono delle cogenti norme prodotto secondo la normativa europea EN834
- Tra le varie peculiarità il ripartitore deve attivare il conteggio energetico quando la Temperatura misurata è maggiore di 28 °C
- Se il ripartitore è in un luogo caldo (sole diretto / forno in cucina / camino/ stufa a pellets etc) si scatena il conteggio se la T > 28 °C
- Le opportune valutazioni in cui vi è la presenza di stufa in un impianto centralizzato dovevano essere trasmesse e formalmente dichiarate prima dell’installazione sia all’amministratore sia al progettista che ha gestito la riqualificazione impiantistica
Purtroppo come costruttori di ripartitori possiamo fare ben poco; non siamo gli idonei interlocutori per le problematiche sollevate.
Dovrebbe consultare l’amministratore e il termotecnico di fiducia per poter valutare se esistono soluzioni alla sua situazione. Noi non abbiamo possibilità di ingerenza.
Speriamo di averle dato qualche elemento di valutazione aggiuntivo.

Andrea
10 Ottobre 2019

Buonasera, nel 2016 hanno installato i Caleffi 7200 nella casa al mare, preciso che d'inverno l'appartamento resta chiuso, essendo fruito solo d'estate e le valvole, sia quella a manopola superiore che quella di ritenzione inferiore, sono chiuse. Nel periodo 2016/17 abbiamo avuto un conteggio basso di poche decine, nel 2017/18 è rimasto a zero tranne qualche numero, nel 2018/19 in due hanno conteggiato oltre mille numeri e un'altro è rimasto fermo, come iniziale e finale, a 206 e gli altri 3 a zero. Com'è possibile, secondo voi, che due contacalorie abbiano registrato oltre mille numeri?
Vi ringrazio.

laura_righini

In reply to by Andrea

15 Ottobre 2019

Il conteggio del ripartitore viene avviato in presenza di temperatura ambiente rilevata maggiore o uguale a 28°C. Qualora ciò si verifichi, il ripartitore stima una emissione di potenza da parte del radiatore che, normalmente, è molto bassa, portando ad avanzamenti di qualche unità/decina di unità, come Lei ha riscontrato negli anni passati. Un avanzamento di migliaia di unità è certamente anomalo. Il fatto che ciò si presenti su due ripartitori contemporaneamente tende, ragionevolmente, ad escludere una difettosità di prodotto. Il fenomeno descritto potrebbe piuttosto essere dovuto ad un trafilamento di acqua calda attraverso i due radiatori, potenzialmente dovuto ad una mancata tenuta dei dispositivi di intercettazione. Speriamo di essere stati di aiuto.

Anna Mariani
19 Novembre 2019

Potete cortesemente spiegarmi il significato dei vari campi della lettura degli scatti delle varie sezioni (E, F, H ecc.)?
Se ci fosse un video, ancora meglio.
Grazie.
Cordialmente,
Anna Mariani

Roberta
23 Gennaio 2020

Salve sono un’amministratrice.
Ho appena preso un condominio dove sono stati installati contabilizzatori caleffi ( circa 4/5 anni fa) . Da quel poco che so non è stato mai consegnato in associazione il programma di contabilità. Potrei gentilmente chiedere il vostro aiuto x riuscire a contabilizzare ai miei condomini un corretto utilizzo? Grazie
Rimango disponibile al 3341903135

laura_righini

In reply to by Roberta

24 Gennaio 2020

Buongiorno Roberta. Abbiamo passato il suo messaggio e il suo numero al Customer Care della divisione Contabilizzazione. La chiameranno nel più breve lasso di tempo possibile. Buona giornata!

claudio
02 Settembre 2020

Buongiorno,
il condominio dove risiede la mia attivita' ha istallato dal 2017 un ripartitore caleffi di cui allego la foto. Da quel momento sono iniziati i problemi. teniamo fin dal momento dell'istallazione le valvole a zero utilizzando per il riscaldamento le pompe di calore istallate in ogni ufficio. stà di fatto che il contacalorie comunque registra un consumo che ci viene addebitato. che ammonta ogni anno ad euro 600/700 la cosa ha generato varie discossioni. quest'anno abbiamo richiesto il distacco dall'impianto di riscaldamento in modo da evitare questo furto ogni hanno. Secondo Voi è regolare tutto questo. Distinti saluti

laura_righini

In reply to by claudio

03 Settembre 2020

Buongiorno! Per quanto indicato le possiamo dare queste indicazioni:
- Comando termostatico su zero non significa chiusura totale, ma apertura per temperature a 5°C
- Per essere certi di non avere alcun passaggio di fluido termovettore, serrare completamente anche il detentore (se e solo se il vostro impianto secondario ha la funzione di antigelo, in caso contrario si potrebbe andare incontro a danni ingenti)
- Come produttore certifichiamo che il funzionamento del ripartitore Caleffi codice 720020 è conforme alla norma europea EN834:2013 (vedi e valuti quanto da lei già visionato in https://www.caleffi.com/italy/it/blog/il-ripartitore-contabilizza-anche…

Per ogni altro aspetto deve fare riferimento al gestore dell’impianto ed all’amministratore che suddivide e ripartisce le spese termiche.
Per il distacco dall’impianto centralizzato, possiamo solo comunicare che è normato e per approfondimenti specifici le consigliamo eventualmente di attivare una consulenza tecnica con un termotecnico di vs fiducia.

CARMINE
15 Settembre 2020

Salve, questo problema si stà verificando tutti gli anni e sono in perpetua divergenza con l'amministratore del condominio.
i contabilizzatori a questo punto contano anche quando decido di utilizzare il condizionatore in modalità caldo in quanto riscaldano l'aria ambientale/radiatore in modo veloce.
Nell'esempio pratico stamani (come da programmazione) i contabilizzzatori sono stati azzerati e io in tutti mi ritrovo già e solo per oggi 17 "scatti" addebitati solo perchè a Firenze fa caldo e la temperatura sale oltre i 28°C ? Da qui al 1 novembre come gli altri anni mi ritroverò una marea di scatti abbonati per qualche cosa che nonfunziona correttamente.
La norma dirà pura che si devono attivare oltre i 28°C ma non fregare e, non aver trovato/pensato a una modalità per evitare ciò forse per una ditta nota la vostra questa è una grave mancanza.

laura_righini

In reply to by CARMINE

16 Settembre 2020

Buongiorno. Qui di seguito alcune considerazioni preliminari:
- Caleffi è produttore di ripartitori e li può immettere sul mercato in quanto dispongono delle cogenti norme prodotto secondo la normativa europea EN834;
- Tra le varie peculiarità il ripartitore deve attivare il conteggio energetico quando la temperatura misurata è maggiore di 28 °C;
- Se il ripartitore è in un luogo caldo (sole diretto / forno in cucina / camino/ stufa a pellets etc) si scatena il conteggio se T > 28 °C.
- Se non fosse così prodotto, non sarebbe possibile immetterlo sul mercato.
Da quanto ci scrive, risulta evidente che le opportune valutazioni in cui vi è la presenza di pompa di calore in coesistenza in un impianto centralizzato, dovevano essere trasmesse e formalmente dichiarate prima dell’installazione sia all’amministratore sia al progettista che ha gestito la riqualificazione impiantistica.

Ricordiamo, inoltre, che come costruttore abbiamo inserito la possibilità di inibire il conteggio in un periodo definito: nel post qui sopra scriviamo, infatti
"In ogni caso, proprio al fine di evitare questo tipo di preoccupazioni ai condomini, la Norma citata prevede che i ripartitori debbano essere impostati in modo da non registrare nulla per un periodo predefinito (funzione "estate" o “blocco estivo”).
Con i ripartitori Monitor 2.0 (Serie 7200), è possibile impostare la funzione tramite il software di ripartizione, scegliendo le adeguate date di inizio e fine blocco estivo per ogni tipologia di installazione.
Tale impostazione deve essere eseguita durante la fase di parametrizzazione iniziale dei ripartitori.
Ovviamente, tale opzione dovrà essere attivata con le dovute cautele, indicando un periodo di spegnimento realmente corrispondente all’estate ed al periodo in cui vi è realmente lo spegnimento degli impianti."

In definitiva, riteniamo di non essere gli idonei interlocutori per le problematiche sollevate. Dovrebbe consultare l’amministratore e il termotecnico di fiducia per poter valutare se esistono soluzioni alla sua situazione. Noi non abbiamo possibilità di ingerenza.
Speriamo di averle dato qualche elemento di valutazione aggiuntivo.

Giorgio
05 Gennaio 2021

Buongiorno,

Leggendo i commenti riportati in questa pagina mi sembra di capire che, nella stagione invernale, quando il riscaldamento centralizzato è acceso, se un condomino decidesse di accendere anche una pompa di calore, perché magari abita all'ultimo piano e con le valvole impostate sul "3" ha freddo, si troverà a dover pagare una quota aggiuntiva di riscaldamento condominiale per una quota aggiuntiva di calore ottenuta tramite altri sistemi, e pagata a parte. Corretto?

Inoltre essendo ogni condomino libero di accendere le PdC quando vuole, cosa comporterebbe la comunicarne l'installazione all'amministratore ?

Devo aspettarmi che a calorifero spento, in presenza di temperatura ambiente di 21 gradi, ottenuta tramite PdC, il contabilizzatore conti gli scatti ?

Inoltre, con il calorifero sul "3" la temperatura di una stanza non sale mai sopra 18 gradi e per arrivare a 20 devo accendere la PdC.
Immagino che i 2 gradi ottenuti in più grazie alla PdC comporteranno una contabilizzazione e quindi una spesa sulla quota condominiale aggiuntiva....sbaglio?

Ringrazio per l'eventuale risposta.

marco_godi

In reply to by Giorgio

08 Gennaio 2021

Buongiorno, andando con ordine:
il primo quesito non risulta corretto, infatti lei pagherà le spese per l’utilizzo della pompa di calore in termini di energia elettrica in aggiunta alle spese di riscadamento condominiale decretate dal sistema di contabilizzazione.

Per quanto riguarda il secondo punto, non ci possiamo esprimere in merito in quanto essendo solo produttori di articoli di contabilizzazione certificati non siamo competenti nelle operatività gestionali condominiali.

Il conteggio invece si innesca se e solo se la temperatura sensore presente nel ripartitore supera la temperatura 28°C, pertanto se la temperatura ambiente è di 21°C, ma il valore interno del ripartitore è inferiore al parametro di fabbrica, gli scatti non aumentano.

Infine i 2°C ottenuti tramite PdC non influenzano la contabilizzazione delle termie per il medesimo motivo appena citato, ovviamente dandoper scontato che la pompa di calore è collegata al suo impianto elettrico e non all’impianto elettrico condominiale.

marco_godi

In reply to by Giorgio

08 Gennaio 2021

Buongiorno, andando con ordine:
il primo quesito non risulta corretto, infatti lei pagherà le spese per l’utilizzo della pompa di calore in termini di energia elettrica in aggiunta alle spese di riscadamento condominiale decretate dal sistema di contabilizzazione.

Per quanto riguarda il secondo punto, non ci possiamo esprimere in merito in quanto essendo solo produttori di articoli di contabilizzazione certificati non siamo competenti nelle operatività gestionali condominiali.

Il conteggio invece si innesca se e solo se la temperatura sensore presente nel ripartitore supera la temperatura 28°C, pertanto se la temperatura ambiente è di 21°C, ma il valore interno del ripartitore è inferiore al parametro di fabbrica, gli scatti non aumentano.

Infine i 2°C ottenuti tramite PdC non influenzano la contabilizzazione delle termie per il medesimo motivo appena citato, ovviamente dando per scontato che la pompa di calore è collegata al suo impianto elettrico e non all’impianto elettrico condominiale.

Fulvio
08 Marzo 2021

Buongiorno, ho installato due contabilizzatori CONTECA 7554 in una villetta bifamigliare. E' possibile effettuare un reset dei contatori ad esempio a inizio estate in modo da ripartire prima di accendere il riscaldamento con una situazione azzerata per entrambi (onde evitare discussioni tra inquilini)? Grazie

marco_godi

In reply to by Fulvio

09 Marzo 2021

Buongiorno, non è possibile azzerare il conteggio energetico, come impone la normativa. Il consumo dei vari servizi si valuta sulla differenza delle letture effettuate in un determinato periodo. Per non avere alcun problema, per il contatore di calore Conteca è sufficiente eseguire una fotografia digitale dei consumi di entrambe le utenze nella stessa giornata.

Luigi Silvestrini
03 Mag 2021

Uno dei miei contabilizzatori di calore è installato su un calorifero alimentato da una tubazione estremamente vicina (circa 20 cm) dal collettore centrale esterno alle pareti. Anche a termostatica azzerata e a valvola di scarico chiusa, il calorifero riceve calore dalle tubazioni per conduzione e dal collettore per irraggiamento. Che cosa potete suggerire perché il contabilizzatore non entri in funzione? Può essere utile coibentare il collettore? Pensate che si possa migliorare la situazione spostando il contabilizzatore in zona più distante dal collettore?

marco_godi

In reply to by Luigi Silvestrini

04 Mag 2021

Buongiorno, da queste poche righe risulta difficile comprendere l'effettiva disposizione dell'impianto ed individuare la soluzione più consona al suo caso. Le suggeriamo di provare ad inviare qualche immagine dell'impianto ad adv@caleffi.com in modo che i nostri tecnici possano guidarla nel risolvere il problema.

Mariacarmen
05 Settembre 2021

Salve ho acquistato da circa un anno un appartamento in un condominio a tre piani e 8 unità immobiliari. Nell'appartamento ho trovato i termosifoni in ghisa con i contabilizzatori Caleffi 7100 Monitor 100R. Il primo inverno è passato e a breve inzierà un altro. Per l'anno passato il costo del riscaldamento è stato un botto eppure avevo installato le termovalvole elettroniche che avrebbero dovuto garantirmi un risparmio avendole programmate per l'accensione. lo spegnimento e la temperatura secondo i miei bisogni.
Quello che vorrei sapere se posso controllare personalmente il conteggio dei consumi dal piccolo display; ho scaricato il vostro manualetto e se ho capito bene al secondo passaggio leggo E720 che dovrebbe essere il conteggio attuale; ma ancora fa caldo e i termosifoni sono spenti quindi tale conteggio non dovrebbe essere azzerato? In ogni caso mi piacerebbe tenere sotto controllo i consumi mese per mese e se ho capito bene posso solo farlo interrogando il contabilizzatore volta per volta o ci sono altri mezzi?
Grazie per la cortese risposta
Mariacarmen

marco_godi

In reply to by Mariacarmen

06 Settembre 2021

Buongiorno, i valori che può leggere sul display del suo contatore di calore sono delle unità adimensionali utilizzati per la ripartizione delle spese. Pertanto non sono riconducibili a dei kW di consumo reali. Va inoltre considerato che il ripartitore è un dispositivo alimentato a batteria, pertanto maggiore sarà il numero delle letture, maggiore sarà il consumo di quest'ultima. Il che significa una vita più breve del ripartitore stesso. L'azzeramento avviene automaticamente ogni anno in data 15/09, come impostato da fabbrica.

Mariacarmen

In reply to by marco_godi

09 Settembre 2021

Grazie per la gentile risposta che però mi lascia ancora più perlessa; se ho capito bene, a causa delle "unità adimensionali" non riesco a sapere quello che sto consumando che è poi il valore che interessa a noi comuni mortali. Lo dico senza scopi polemici ma pratici, sembra tutto fatto apposta per non farci capire nulla! In buona sostanza dobbiamo sottostare alla buona fede dell'amministratore che agisce con la sua macchinetta di lettura senza, da parte nostra, alcuna possibilità di contestazione. A mio parere, invece delle "unità adimensionali" il contatore dovrebbe segnare il consumo reale di ogni termosifone in modo da informare in tempo reale chi ne fruisce o no? Alla fine sarebbe solo un facile calcolo eseguibile via software o sbaglio? :- (

marco_godi

In reply to by Mariacarmen

10 Settembre 2021

Quello che dice è corretto: il ripartitore restituisce un'unità adimensionale non riconducibile direttamente al consumo in kW. Per definire il consumo reale occorrerebbe conoscere i valori di portata e salto termico del fluido, in modo da poter calcolare i kW consumati. Questa contabilizzazione è possibile negli impianti con distribuzione a collettore o a zone. I ripartitori sono utilizzati negli impianti con distribuzione a colonne montanti, come il suo, dove non è possibile installare un sistema diretto. Questi dispositivi non hanno la possibilità di leggere direttamente i due valori indicati in precedenza e basano il loro conteggio su altri parametri. Per questo motivo, come da norma europea EN834, vengono restituiti dei valori adimensionali che l'amministratore, o chi per essi, utilizza nella ripartizione delle spese. Tale norma si applica ai ripartitori dei costi di riscaldamento atti a stimare in modo proporzionale il calore emesso dai radiatori all'interno delle unità di consumo.

André

In reply to by marco_godi

22 Gennaio 2023

Buon giorno nel 2017 nella mia abitazione che fa parte di un condominio sono stati istallati ripartitori Caleffi,volevo chiedere come si fa a capire il consumo effettivo dei caloriferi.
Dal primo anno che sono stati montati ho avuto dei problemi con i consumi,il primo anno che li hanno montati ci sono stati dei consumi eccessivi quasi in tutte le camere,le faccio un esempio:tanto per capire su la camera da letto ho avuto un addebito di 5.000 mila,dalle letture inviate dall'aministratore essendo il primo anno con i ripartitori mi sono chiesto va be si vede che ho consumato di più.
L'anno successivo lo stesso calorifero l'amministratore invia le letture di consumo di 3.600.
Mi chiedo se il primo anno ho un consumo di 5.000 e l'anno dopo di 3.600 il ripartitore dovrebbe segnalare 8.600 ho si azzerano ogni anno.
Insospettendomi vado a verificare i numeri effettivi dal display del ripartitori,e segnava tra l'anno prima e quello successivo 3.200.
E così via anche con tutti gli altri caloriferi tra letture inviate dall'aministratore e consumi effettivi del ripartitore sono sbagliati,chiedevo perché le letture inviate dell'aminstratore e quelli effettivi del ripartitore non sono uguali?
ho fatto presente all'aministratore e mi risponde che non ha potere di verificare.
Chiedevo gentilmente a chi potrei rivolgermi o è giusto tra i consumi effettivi dei ripartitori e le letture inviate dall'aministratore non devono corrispondere .

marco_godi

In reply to by André

25 Gennaio 2023

Buongiorno, i ripartitori vengono normalmente azzerati stagionalmente in una data preimpostata. Pertanto se ci sono stati degli avanzamenti di scatti in seguito ad un consumo di energia in un periodo precedente all'azzeramento, questi saranno indicati nella fase di lettura, ma non saranno visibili sul ripartitore. Questa parte legata alla gestione del sistema di ripartizione rimane di competenza di chi effettua le letture nel vostro stabile, pertanto il quesito sarebbe da porre direttamente a tale figura. Ricordo che il ripartitore è un dispositivo certificato di fabbrica secondo la norma EN834. Pertanto i valori restituiti sono rispondenti a normativa europea.

Mario_M
09 Settembre 2021

Buongiorno,
il termosifone in camera di mio figlio ha 24 elementi con valvola termostatica impostata a 3.5, nell'ingresso il termosifone ha 8 elementi con valvola termostatica impostata a 3.0. I ripartitori hanno rilevato in camera 619 unità, mentre nell'ingresso 2306. Com'è possibile? Mi aspetterei il contrario.
Grazie

marco_godi

In reply to by Mario_M

09 Settembre 2021

Buongiorno, il conteggio del ripartitore dipende da diversi fattori e non solamente dalla dimensione del radiatore. Evidentemente il radiatore della cameretta lavora al minimo per un tempo più lungo rispetto a quello dell'ingresso per poter mantenere la temperatura impostata sul comando termostatico.

gluca
15 Ottobre 2021

Buongiorno, nel mio appartamento ho 7 ripartitori 720020, nel confrontare i consumi restituiti da ogni singolo apparecchio negli ultimi 2 anni ho riscontrato in uno di essi una difformità del triplo della lettura (1°anno 400, 2°anno 1500), per gli altri non ci sono scostamenti significativi. L'utilizzo del termosifone è rimasto invariato, se non addirittura meno usato rispetto all'anno precedente. Ho chiesto alla Ditta incaricata della contabilizzazione se poteva affiancare al presente un contabilizzatore di controllo per un confronto, la risposta è stata negativa in quanto per loro l'apparecchio funziona. E' un comportamento corretto?

marco_godi

In reply to by gluca

18 Ottobre 2021

Buongiorno, l'azienda responsabile della contabilizzazione ha agito correttamente. Eventuali errori o malfunzionamenti sono segnalati direttamente sul programma di lettura dei contatori. Lo scostamento potrebbe essere dovuto ad un funzionamento improprio del dispositivo termostatico che controlla il radiatore. Quello che potrebbe fare è la verifica dell'andamento dei consumi tramite una lettura mensile attraverso il display del ripartitore ed il posizionamento del comando termostatico.

gluca
18 Ottobre 2021

Ci sono troppe incognite in questo sistema... contabilizzatore e valvola termostatica. Il risparmio presunto che viene spacciato, viene ampiamente assorbito e spedito in perdita se devo sostituire il contabilizzatore, la valvola o entrambi al primo dubbio legittimo. Nel mio caso il divario di misurazione nei 2 anni ha comportato un aumento delle spese di 150€. Sconcertante che non si possa avere uno strumento certificato di controllo.

marco_godi

In reply to by gluca

18 Ottobre 2021

I ripartitori sono progettati e realizzati secondo la norma europea EN 834, pertanto risultano conformi agli standard richiesti per questa particolare tipologia di sistemi di contabilizzazione. Nella realtà impiantistica molte variabili possono influenzare il calcolo dei consumi, come ad esempio temperature esterne differenti tra due stagioni, locali adiacenti riscaldati diversamente, apporti gratuiti differenti, ecc. Pertanto non è possibile far derivare il malfunzionamento di un componente semplicemente basandosi sulla differenza di spese tra due stagioni differenti. Per sanare ogni dubbio, può richiedere una consulenza al suo termotecnico di fiducia.

marco vitale
04 Novembre 2021

buongiorno
gli appartamenti del nostro condominio, con impianto di riscaldamento centralizzato, sono dotati per ogni termosifone, del vostro contabilizzatore 720020.
la data di reset è impostata su 1509 (e mi sembra di aver capito che è quella di default di fabbrica).
La ditta che si occupa della lettura walk by la effettua 1 volta l anno, dopo lo spegnimento dell impiantto condominiale.
è giusto affermare che la lettura finale quindi tiene conto anche degli eventuali scatti del misuratore generati tra il 15 settembre e la effettiva data di accensione , in genere 1 novembre ?
ed è giusto affermare che se oltre alla lettura di fine periodo fosse fatta anche quella di inizio periodo in prossimità del giorno di accensione della caldaia, tali scatti , quando presenti, sarebbero esclusi dal conteggio delle UR rilevate evitando discussioni tra i condomini e l amministratore sui corretti conteggi?
la normativa vigente quante letture prevede per gli impianti centralizzati?
grazie
saluti

marco_godi

In reply to by marco vitale

04 Novembre 2021

Buongiorno, è normale prassi che venga effettuata una sola lettura di fine periodo di climatizzazione. Inoltre è molto improbabile che possa esserci un avanzamento rilevante tra il reset del ripartitore e l'accensione dell'impianto. Ad ogni modo, effettuare più letture durante la stagione di climatizzazione potrebbe essere un buon metodo per appianare eventuali dissidi tra condomini ed amministratore, anche se potrebbe incidere sui costi di gestione. La periodicità delle letture è di competenza dei gestori degli impianti e delle società che le effettuano.

R
05 Dicembre 2021

Buongiorno, nel nostro condominio é presente un impianto di riscaldamento e raffrescamento centralizzato ed ogni appartamento é dotato di un Conteca per rilevare termie e frigorie.
1) É normale che un Conteca abbia conteggiato un incremento di circa 850 kWh di frigorie per il 2021 in un appartamento in cui non è stato utilizzato il raffrescamento per tutta l'estate 2021?
2) É corretto che non vengano imputate dall'amministratore spese propriamente fisse per il riscaldamento e il raffrescamento a pavimento?
3) Il Vs software di ripartizione consumi é scaricabile/acquistabile online?

marco_godi

In reply to by R

06 Dicembre 2021

Buongiorno, il conteca è un sistema di contabilizzazione diretto. Perciò, se rileva una portata e un salto termico superiori al valore minimo, contabilizza i consumi. Nel caso specifico verrebbe da pensare che sia presente un trafilamento di portata attraverso la valvola di zona. Può anche essere stata aperta la valvola di zona tramite termostato ambiente: dipende dai settaggi impostati nel periodo ove si è manifestata la contabilizzazione nel regime di raffrescamento. Per quanto riguarda le spese fisse, è corretto che non vengano imputate dall'amministratore per il riscaldamento e il raffrescamento a pavimento, come imposto dalla normativa vigente.
Non disponiamo di alcun software di ripartizione delle spese: si deve fare riferimento a software certificati che applicano la UNI10200. Esistono diverse software-house in Italia in grado di fornire tale tipologia di software dedicato.

r

In reply to by marco_godi

08 Dicembre 2021

Buongiorno e grazie per la risposta,
il termostato l'ho impostato a 30° C questa estate, quindi essendo la temperatura interna sempre trai 24° e i 25° C non è mai partito il raffrescamento: a Suo avviso devo far verificare dall'installatore?
Le spese fisse quindi sono previste dalla normativa vigente solo per sistemi di riscaldamento tradizionali es. termosifoni?
In merito al software ho chiesto perchè nella direttiva MID del Conteca 01111.pdf viene citato a pag. 10 il "755830 Software ripartizione spese dei consumi termici". Di questo software si trova anche online il relativo manuale ripartizione_755830.pdf
Non viene più prodotto questo programma?
Grazie ancora

marco_godi

In reply to by r

09 Dicembre 2021

Buongiorno, nel caso ci sia stato un consumo, sarebbe bene far verificare quanto è successo e definirne le cause. Le spese fisse vanno calcolate secondo quanto espresso dalla normativa vigente, non solamente per gli impianti a termosifoni, ma per tutti i sistemi di climatizzazione. Il software di cui parla è un prodotto datato che non è più disponibile a catalogo. Sulla documentazione che cita, nell'ultimo aggiornamento, non è più presente il riferimento a tale software, poiché non più utilizzabile.

Gino
10 Gennaio 2022

Il 30 giugno di ogni anno eseguo la lettura dei vari aggeggi (Monitor 2.0) piazzati sui vari termosifoni del mio appartamento. Che cosa significano tali numeri? L'amministratore nel consuntivo conteggia il riscaldamento "volontario" in KWh. C'è un qualche parametro a disposizione dei condomini per poter calcolare esattamente cosa abbiamo consumato? Abbiamo un amministratore di una incompetenza stratosferica. Non sa nemmeno cosa siano le Kilocalorie. Quindi, aspetto al più presto una vostra risposta.
Grazie

marco_godi

In reply to by Gino

12 Gennaio 2022

Buongiorno, le cifre visualizzate sul display del ripartitore rappresentano delle unità adimensionali. Questi dispositivi non hanno la possibilità di leggere direttamente la portata e il salto termico del fluido vettore, perciò basano il loro conteggio su altri parametri. Per questo motivo, come da norma europea EN834, vengono restituiti dei valori adimensionali che l'amministratore, o chi per essi, utilizza nella ripartizione delle spese.

Gino Gaier
16 Marzo 2022

A fine aprile/primi di maggio il circuito dell'impianto di riscaldamento condominiale viene spento totalmente.
A fine maggio leggo uno per uno tutti i contatori applicati sui termosifoni e li registro in un file.
Come mai dalla chiusura alla riapertura ad ottobre la cifra finale cambia?
In uno è passata da 1.699 unità (lettura 31 maggio) a 1733 unità (lettura 1 settembre)
Un'altro (molto più piccolo) da 481 a 491. Gli altri 9 invece non hanno riportato nessuna variazione.
Vi sarei grato per dei chiarimenti, in quanto sabato abbiamo l'assemblea condominiale.

marco_godi

In reply to by Gino Gaier

17 Marzo 2022

Buongiorno, come descritto nell'articolo, la ragione di eventuali avanzamenti di alcuni scatti è dovuta alla presenza di temperatura elevata in ambiente, o sul solo radiatore, per semplice irraggiamento solare. Al fine della contabilizzazione rimane comunque irrilevante, poiché la ripartizione delle spese viene eseguita in base ai valori letti ad inizio e fine stagione di riscaldamento.

Gino Gaier
16 Marzo 2022

Sarebbe difficile per l'amministratore stampare per ogni condomino le letture finali a spegnimento del riscaldamento a fine inverno?
I condomini potrebbero controllare e quindi comunicare subito all'amministrazione la lettura errata.
L'amministratore potrebbe quindi inviare un suo incaricato a controllare visivamente i contatori applicati sui vari termosifoni.
Per quanto riguarda il conteggio d'inizio non presumo ci siano problemi in quanto mi sembra che partano sempre da zero.

marco_godi

In reply to by Gino Gaier

17 Marzo 2022

La lettura dei valori registrati sui ripartitori viene eseguita direttamente dal software utilizzato dal gestore/amministratore. Ogni valore energetico letto viene associato ad una matricola
ben precisa del singolo ripartitore posizionato in un determinato ambiente per ogni condomino. Se il sistema di lettura viene utilizzato in modo corretto non si possono commettere errori di
lettura. Ad ogni lettura energetica è associata una data quando viene realmente effettuata e nella stampa del report è normalmente indicata. Se la verifica dell’utente viene fatta in data diversa e successiva alla lettura effettiva riportata, ci potrebbero essere degli avanzamenti di scatti ed i valori non corrisponderebbero.

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