La ristrutturazione del bagno può rappresentare un’ottima occasione per sostituire interamente il vecchio impianto idraulico a favore di soluzioni a maggiore performance. Ma che caratteristiche dovrebbe avere un impianto moderno davvero efficiente? Innanzitutto deve garantire una buona qualità dell’acqua e prevenire la proliferazione di pericolosi batteri; dev’essere facile da manutenere, sicuro, flessibile; deve assicurare massimo comfort e ridurre gli sprechi.
Che tipo di installazione risponde meglio a questi requisiti? In questo articolo, vedremo perché può essere un’ottima scelta dotare l’impianto del nuovo bagno di casa con un collettore per la distribuzione dell’acqua sanitaria e quali vantaggi comporta.
In questo articolo parleremo di:
- Scegliere un impianto con collettore o derivazione a T
- Vantaggi del collettore di distribuzione acqua
- Confronto delle performance dei due tipi di impianti
- I costi di ristrutturazione del bagno: punti da considerare
- Come unire due impianti con i gruppi di intercettazione
Per la ristrutturazione dell’impianto del bagno di casa, scegliamo un impianto con collettore o derivazione a T?
Una rete di distribuzione idrosanitaria che funziona efficacemente può davvero fare la differenza sia in termini di comfort che di risparmio economico, consentendo di evitare lo spreco di un bene prezioso come l’acqua potabile.
Quando parliamo di un progetto ex-novo come di una ristrutturazione complessa che preveda la nuova posa di tubi, andiamo a considerare due diversi tipi di intervento:
- un sistema di distribuzione che prevede l’utilizzo di un collettore acqua sanitaria (impianto idrosanitario a collettore)
- un sistema di distribuzione con derivazione a T (impianto idrosanitario con derivazione).
L’impianto idraulico con collettore di distribuzione acqua: quali sono i vantaggi?
In questo tipo di impianto, il collettore serve da distributore centrale idrico. È da qui che partono le tubazioni che vanno a raggiungere i terminali delle singole utenze (il lavabo, il bidet, il wc ecc.). I tubi utilizzati sono di solito multistrato perché più resistenti ad alte pressioni e temperature di esercizio.
Che tipo di vantaggi assicura un impianto idraulico con collettore?
- una distribuzione equilibrata, perché il prelievo di ogni singola utenza non va ad influire sulle altre;
- rapidità nella disponibilità di acqua calda;
- la possibilità di bloccare le singole utenze tramite collettori dotati di valvole di intercettazione dedicate. In foto, un esempio di collettore con intercettazioni singole progettato a questo scopo:
- l’assenza di collegamenti sottotraccia;
- la possibilità, in caso di necessità o guasto, di andare ad operare sulla singola utenza senza interrompere l’operatività delle altre (se abbiamo scelto di installare un collettore con intercettazioni singole e non generali).
Ci sono degli aspetti da tenere in considerazione nel momento in cui si sceglie di adottare un collettore per l’impianto idraulico?
Ne valutiamo tre:
1. la lunghezza delle tubazioni;
senza dubbio un’installazione di questo genere prevede una quantità di tubo più elevata, in quanto ogni utenza necessita del suo tubo dedicato.
2. interferenze nella posa;
occorrerà porre molta attenzione al passaggio delle tubazioni che in questo caso potrebbero interferire con quelle degli altri impianti. Se per esempio abbiamo predisposto l’impianto a pannelli radianti, si dovrà lavorare su due livelli diversi.
3. il rischio di stagnazione;
può dare il via alla proliferazione di batteri pericolosi come quello della Legionella (vuoi approfondire? Ne abbiamo parlato in questo webinar). Nel caso di impianto idraulico con collettore, il rischio di stagnazione è più alto quando un’utenza non viene utilizzata in maniera continuativa (per esempio nelle stanze d’albergo non utilizzate), perché l’acqua rimane stagnante in quel tratto di tubo. Per questo motivo suggeriamo l’installazione di collettori con intercettazioni singole in ambiti residenziali dove non siano previsti lunghi periodi di inutilizzo.
Ti interessa il tema della distribuzione dell’acqua legato all’aspetto igienico-sanitario e alla disinfezione? Ne abbiamo parlato in questo webinar.
Resta fondamentale, quando parliamo di impianti idrosanitari, adottare fin da principio precise scelte progettuali che impongono la valutazione delle soluzioni ottimali in base alla destinazione d’uso (residenziale, alberghiera, ospedaliera, ecc.).
È più performante un impianto idraulico con collettore o con derivazione a T?
L’impianto idraulico con derivazione a T prevede l’installazione di un tubo comune (detto dorsale) dal quale si staccano delle derivazioni, attraverso dei raccordi a T, che vanno a servire le singole utenze. Le giunzioni vengono poste sottotraccia, per questo motivo servono raccordi specifici (raccordi a pressare).
Rispetto all’impianto idraulico con collettore dunque, con l’impianto idraulico con derivazione a T:
- perdiamo l’equilibratura della distribuzione dell’acqua sanitaria, perché le prime utenze servite saranno favorite rispetto alle ultime;
- non possiamo intercettare le singole utenze;
- abbiamo collegamenti sottotraccia;
- la lunghezza delle tubazioni è ridotta in quanto da un unico tubo si va a staccare verso le varie utenze;
- il tempo di disponibilità dell’acqua calda è comunque rapido perché percorre il tragitto più breve;
- il rischio di stagnazione è medio. Rispetto ad un impianto a collettore acqua sanitaria l’impianto a deviazione ha un rischio un po’ più basso perché il tratto comune viene comunque attraversato dall’acqua. Rimangono potenzialmente stagnanti solo i tratti che vanno dal tratto orizzontale alle singole utenze.
- il gruppo con intercettazioni generali permette la realizzazione anche di altri tipi di distribuzione (passante o ad anello)
I costi della ristrutturazione dell’impianto del bagno: i punti da considerare
Quali sono le condizioni che vanno ad incidere sul costo del rifacimento dell’impianto idraulico del bagno?
Nella fase iniziale del progetto, è importante valutare alcuni punti, come:
- destinazione d’uso dell’edificio
- la grandezza dell’impianto
- il numero di utenze da servire
- la funzione di ogni terminale
- la posizione di tubi e scarichi
- le eventuali opere murarie
Ciascuna voce può influenzare notevolmente il costo finale dell’impianto idraulico.
I due impianti che abbiamo considerato nei precedenti paragrafi, hanno costi diversi. L’impianto con derivazioni a T è una soluzione più economica e più semplice rispetto all’impianto idraulico con collettore con intercettazioni singole.
Tuttavia, quest’ultimo, garantisce maggior bilanciamento dell’impianto e una manutenzione semplificata in caso di guasto.
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Bonus ristrutturazione bagno 50 % : lavori ammessi
È importante ricordare che, in caso di ristrutturazione del bagno, si possono portare in detrazione i lavori che riguardano:
- opere di rinnovamento
- messa a norma
- rifacimento dell’impianto idrico-sanitario
che sono considerati di straordinaria manutenzione. Per approfondimento, accedi al sito dell’Agenzia delle Entrate.
Caratteristiche principali dei collettori sanitari
I collettori sanitari devono poter garantire:
- la distribuzione della corretta quantità di acqua ad ogni singolo rubinetto, senza influire in modo significativo sulla pressione di distribuzione ai vari punti di prelievo, in modo che l’utente finale non sia costretto a sopportare portate insufficienti o troppo elevate;
- semplicità di manutenzione, con un punto di accesso veloce per controlli di routine come interventi più importanti in caso di guasto.
I nuovi collettori di distribuzione sanitaria rispondono perfettamente a queste esigenze, grazie anche all’ampia gamma capace di adattarsi perfettamente ad ogni tipo di installazione.
Le soluzioni Caleffi permettono di scegliere tra:
- collettori di distribuzione con intercettazioni singole
- collettori di distribuzione con intercettazioni generali
- gruppo con intercettazioni generali
Collettori di distribuzione con intercettazioni singole (collettori 4 vie + 3 e collettore 5 vie + 4)
I collettori di distribuzione con intercettazioni singole sono utilizzati per il controllo e la distribuzione dell’acqua nei circuiti sanitari.
- sono già assemblati nella cassetta in materiale plastico per l’ispezione: maggior facilità di posizionamento e installazione;
- sono dotati di valvole di intercettazione con volantino di manovra per ogni singolo circuito e di un numero identificativo dell’utenza servita;
- l’installazione della cassetta può essere completata tramite portello di chiusura push-to-open oppure tramite placche di copertura estetiche disponibili in differenti finiture;
- il collettore di distribuzione può essere abbinato a raccordi a stringere o a pressare grazie al sistema di fissaggio a innesto con clip, ideale quando l’installatore si trova a lavorare in spazi scomodi o angusti.
Collettori di distribuzione con intercettazioni generali
Il gruppo con intercettazioni generali è dotato delle sole valvole di intercettazione in ingresso:
- consente la massima flessibilità di installazione in quanto è predisposto per il collegamento dei circuiti di ricircolo e per la realizzazione di diverse tipologie di distribuzione sanitaria;
- l’installazione della cassetta viene completata tramite una placca di finitura con manopole a scomparsa.
Il gruppo con intercettazioni generali: la soluzione per diversi tipi di distribuzione
Il gruppo con intercettazioni generali è dotato delle sole valvole di intercettazione in ingresso:
- consente la massima flessibilità di installazione in quanto è predisposto per il collegamento dei circuiti di ricircolo e per la realizzazione di diverse tipologie di distribuzione sanitaria;
- l’installazione della cassetta viene completata tramite una placca di finitura con manopole a scomparsa.
Collettori acqua sanitaria: dimensioni ed estetica
Per le dimensioni da considerare nell’installazione dei collettori acqua sanitaria facciamo riferimento alle dimensioni della cassetta:
270 x 190 x 80 mm (codice 359410 / 359510 / 359420)
190 x 190 x 80 mm (codice 359100)
È innegabile che il collettore occupi un certo spazio, ma le soluzioni estetiche per minimizzarne l’impatto e integrarlo perfettamente ad ogni ambiente ci sono. Vediamone alcune:
- placca di copertura estetica: disponibile in materiale plastico verniciabile, finitura RAL 9010, oppure in acciaio inox con finitura lucida e spazzolata.
- portello a filo muro con telaio push-to-open che si integra perfettamente nella parete e si presta a diverse finiture (può essere piastrellato, intonacato…)
- placca a finitura cromata lucida, con pratiche manopole push-to-open a scomparsa che rendono discreti i comandi di apertura e chiusura delle valvole di intercettazione, occupano uno spazio minimo.)
La ristrutturazione del bagno è un intervento che richiede la giusta pianificazione, perché gli elementi da tenere in considerazione affinché il risultato sia ottimale a livello funzionale ed estetico sono molte. Con i collettori sanitari Caleffi possiamo garantire il massimo delle prestazioni e il massimo dell’estetica.
Quale modello scegliere per l’impianto?
I Vs. articoli che trovo ed ha scaricato (anche alcuni "Quaderni Tecnici"), sono molto interessanti.
Grazie. Cordiali saluti
Ing. A. Ruggeri
In reply to I Vs. articoli che trovo ed by ING. ALBERTO RUGGERI
Ci fa molto piacere che apprezzi i nostri articoli e i quaderni tecnici. Diffondere competenze è uno dei valori in cui crediamo.
In reply to Ci fa molto piacere che by laura_righini
Buongiorno, sono un geometra che si occupa di progettazione e ristrutturazione residenziale. Voglio farvi i miei complimenti per il vostro tempo dedicato a questi utili consigli operativi.
Grazie e buon lavoro.
In reply to Buongiorno, sono un geometra by Marco
Grazie, è sempre bello ricevere apprezzamenti per il proprio impegno!