Abbiamo raccolto le domande che ci avete posto durante il webinar "Idraulica 63: Le unità di ventilazione e il dimensionamento degli impianti VMC".
Qui sotto il video registrato.
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Nell'ambito di un intero appartamento che non ha particolari problematiche è possibile inserire la VMC in una sola stanza (camera da letto) perché caratterizzata da una condizione di comfort ambientale scarsa e ricca di aria umida e fredda.
Per queste situazioni si può ricorre anche all'uso di recuperatori di tipo decentralizzato, quindi senza canalizzazione.
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La portata di rinnovo non deve essere calcolata con la norma UNI 16798?
Il dimensionamento spiegato nella rivista contempla anche le indicazioni date dalla 16798, ma dando un metodo pratico di utilizzo più generico.
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E’ possibile che nella vasca dell'acqua per l'umidità si formino batteri o virus, come ad esempio la legionella?
Nella vaschetta di raccolta condensa non c'è accumulo e l'acqua viene evacuata subito. Inoltre si tratta di acqua relativamente fredda (10-20 °C) e quindi in condizioni sfavorevoli per la legionella.
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Con il recupero di umidità, non si rischia la diffusione degli odori della cucina o dei bagni?
Il recupero interessa solamente la frazione di vapor d’acqua. Gli elementi gassosi rimangono nel flusso d'aria e vengono espulsi in ambiente esterno.
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Per integrare la VMC alla deumidificazione necessaria con il raffrescamento radiante, come ci si comporta con le portate? Si dimensiona per le portate maggiori ?
Gli impianti e le unità di ventilazione meccanica hanno lo scopo principale di rinnovare l’aria effettuando il recupero di calore. Pertanto sono dimensionati secondo questa esigenza con tassi di ricambio, in ambito civile, intorno agli 0,5 vol/h (come parametro di riferimento). Invece, gli impianti e le unità che effettuano deumidificazione sono differenti e devono essere dimensionati in base a quanto calore latente è necessario asportare: il dimensionamento è quindi basato su criteri differenti, generalmente con tassi di ricambio di almeno 1-1,5 vol/h se non superiori.
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Quanti sensori di CO2 possono essere gestiti? Uno per ambiente o solo uno in una zona critica?
Se l’ambiente non è particolarmente grande, uno può essere più che sufficiente essendo la CO2 un gas facilmente rilevabile e che si diffonde in maniera rapida nell’aria.
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In questa maniera gli ambienti saranno sempre in depressione?
Nei locali umidi, è normale che ci sia una depressione per poter asportare l’aria viziata; l’aspetto di cui tenere conto è quello di bilanciare le portate di immissione ed estrazione, in modo da evitare eccessivi sbilanciamenti tra la portata totale di immissione rispetto a quella di estrazione.
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La 10339 non richiede 8 vol/h per i servizi igienici?
In ambito esidenziale in genere si considerano i 4 vol/h per i bagni ciechi. Edifici ad uso diverso possono necessitare di specifiche differenti. Inoltre è sempre bene confrontarsi anche con le indicazioni date dalle norme di igiene locali.
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Possiamo specificare meglio la qualità dello scambiatore solo per il calore sensibile? Soprattutto riguardo all’ impossibilità di scambio di vapore (flussi stagni).
Gli scambiatori di tipo sensibile sono costruiti con membrane impermeabili, che consentono il solo trasferimento di calore, mentre gli scambiatori di tipo entalpico sfruttano delle particolari tipolgie di membrane permeabili alle molecole d’acqua. Non sussiste quindi alcun rischio di contaminazione tra i due flussi d’aria di immissione ed estrazione.
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La pulizia dei condotti è affidata esclusivamente ai filtri ed alla loro efficienza e pulizia? Ogni quanto dovrebbero essere sostituiti?
I filtri sono gli elementi che tendono a sporcarsi maggiormente e quindi necessitano di una manutenzione ordinaria. Tutte le macchine sono dotate di sensori (a tempo o di pressione differenziale) che aiutano l’utente a capire quando i filtri vanno manutenuti. Anche i filtri posizionati sulle bocchette di estrazione necessitano, di una pulizia frequente, consigliabile almeno due volte l’anno. E’ necessario fare anche una manutenzione straordinaria (ispezione ed eventuale sanificazione) sia dello scambiatore della macchina, o la sua sostituzione nel caso non fosse possibile pulirlo, sia dei canali, manutenzione corretta dei filtri preserva da questi interventi drastici. Ogni due o/tre anni sarebbe opportuno fare un’ispezione approfondita delle canalizzazioni e della macchina, per verificare la presenza di incrostazioni o sporcizia e agire di conseguenza. Una corretta manutenzione ordinaria limita la necessità di dover fare manutenzioni straordinarie, di norma molto più costose.
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Quando c'è la VMC è opportuno prevedere una estrazione aggiuntiva (es.per la cappa) che garantisca una portata di estrazione maggiore per gli odori di quando si cucina? Come interferisce con la VMC?
Occorre far presente che la qualità dell’aria estratta dalle cappe da cucina è carica di oli che sporcherebbero i filtri e gli scambiatori dell’unità VMC. Inoltre, una semplice cappa da cucina è in grado di gestire estrazioni di circa 600-800 m3/h, portate ben superiori a quelle dei sistemi VMC (nel singolo locale) e comunque gestite in maniera occasionale.
Pertanto i sistemi VMC non possono e non devono sostituire le cappe di aspirazione. Lo sbilanciamento nell’impianto di rinnovo dell’aria sarà parzializzato nell’ estrazione, mentre si avrà invece una grande portata delle emissioni, ma è uno sbilanciamento molto temporaneo che può essere sopportato. In questi casi può essere anche escluso l’utilizzo della VMC quando si accende la cappa.
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Che cos'è la R %?
Si riferisce ad una percentuale di ripartizione della portata totale in funzione dei volumi dei singoli ambienti. Si rimanda alla pag. 24-25 di idraulica 63 per maggiori ragguagli.
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I canali primari e secondari post plenum possono essere anche rettangolari?
Possono essere rettangolari. Tuttavia, in genere in ambito residenziale si utilizzano quelle a sezione circolare, per semplicità di installazione e collegamento alle unità di ventilazione o ai plenum di distribuzione.
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Quale trattamento di igienizzazione dei canali va fatto? Ogni quanto?
La pulizia e sanificazione dei condotti della rete di distribuzione devono essere effettuate da installatori qualificati. Possono essere effettuate con una frequenza tra i 5 e 10 anni, a seconda delle condizioni dell’impianto. Generalmente vengono effettuate con speciali spazzole collegate ad apposite prolunghe flessibili e sistemi di aspirazione professionali. Al termine di queste operazioni, è opportuno igienizzare le canalizzazioni tramite disinfettanti specifici.
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Come va bilanciato l'eccesso di prevalenza? Oppure si accetta una portata scambiata più alta rispetto a quella di progetto?
E’ opportuno innanzitutto bilanciare i flussi di immissione e quelli di estrazione, in modo da non causare perdite di efficienza del sistema. Ad esempio, nel caso in cui il flusso di estrazione sia maggiore rispetto a quello di immissione, si possono originare infiltrazioni d'aria che comportano perdite energetiche e, nei mesi più freddi, possibili correnti d'aria fredda a discapito del comfort percepito.
Per far sì che l’impianto di ventilazione sia equilibrato si può ricorrere a dispositivi di bilanciamento come quelli ad anelli concentrici removibili, che hanno lo scopo di introdurre opportune perdite di carico sui rami più favoriti, in modo da diminuirne la portata agevolando il flusso verso le bocchette ambiente aeraulicamente più svantaggiate.
Buonasera.
Ricevo e leggo sempre con molto interesse la Vostra rivista e apprezzo molto la qualità dei Vostri prodotti.
Nel numero 63, in copertina e nelle pagine 19, 20 e 21 viene presentata una VMC canalizzata realizzata con struttura in polipropilene espanso HD, che però non trovo tra i prodotti presenti nel Vostro sito. Vorrei sapere quali sono le dimensioni e gli spazi di rispetto per la manutenzione e sono molto interessato alle possibilità di disporre dei gruppi ventilanti ruotabili e delle connessioni a tappi inercambiabili, perché ritengo possano essere risolutivi negli spazi ridotti.
Chiedo inoltre se sia ipotizzabile, un po' come avete previsto per le bocchette interne di ripresa, di utilizzare un piccolo (e magari anche elegante) canister dotato di prefiltro e filtro fine di dimensioni standardizzate, da installare (dove possibile, naturalmente, ad esempio in balcone) in corrispondenza della presa dell'aria esterna.
Qualora fosse possibile, garantirebbe una filtrazione più efficace (che aumenterebbe la vita del recuperatore), assicurerebbe la pulizia del canale di aspirazione dell'a.e., semplificherebbe la pulizia/sostituzione dei filtri e probabilmente renderebbe più economico il costo degli stessi.
Vi ringrazio dell'attenzione
Cordiali saluti
Tommaso Fortuna
In reply to Buonasera. by Tommaso Fortuna
Buongiorno, la macchina mostrata nella Rivista Idraulica 63 fa parte delle novità introdotte con il nuovo catalogo. Le macchine sono provviste di adeguati filtri in ingresso alla ripresa aria esterna proprio per trattenere i particolati. Sulle bocchette esterne è sufficente installare un filtro anti insetti come ulteriore precauzione. L'inserimento di un filtro aggiuntivo potrebbe infatti causare effetti controproducenti sulle perdite di carico dell'impianto, che dovranno essere assorbite dal ventilatore. Questo comporterebbe una riduzione delle portate e un aumento dei consumi.