23 Dicembre 2020

Le risposte al webinar "Raccolta R: cerchiamo di fare chiarezza insieme" (parte 1)

Durante il webinar "Raccolta R: cerchiamo di fare chiarezza insieme" abbiamo raccolto tutte le domande (tantissime!) che ci sono state poste e le abbiamo divise in due parti. Qui sotto potete trovare il video registrato:

 

 

 

 

  • La valvola di sicurezza presente in un impianto da immatricolare deve avere un certificato di taratura all'atto della visita con data inferiore a 5 anni dalla data di emissione dello stesso. In caso contrario si deve sostituire? (richiesta di un funzionario INAIL).

Non siamo a conoscenza di riferimenti normativi a quanto dichiarato dal funzionario, come altresì non esistono indicazioni in merito ad eventuali scadenze relative ai certificati allegati alle valvole. Rimane comunque buon uso per i rivenditori ITS operare un continuo rinnovo della componentistica certificata presente nei magazzini, in modo tale da scongiurare problematiche come quella oggetto della domanda.

La Raccolta R ed. 2009 non parla nello specifico di uno o dell’altro dispositivo, ma indica semplicemente “[…] negli impianti di riscaldamento con vaso di espansione chiuso, in cui la circolazione è assicurata mediante elettropompa, l’apporto di calore deve essere automaticamente interrotto nel caso di arresto delle pompe di circolazione”, tale definizione lascia la possibilità di prevedere indistintamente entrambi i dispositivi, qualora non siano già presenti all’interno del generatore.

  • I generatori per essere in batteria devono essere della stessa marca e certificati dal costruttore?

I generatori a cui fa riferimento la domanda sono quelli di tipo modulare, in cui il produttore stesso certifica il sistema di generazione.
I generatori in batteria possono essere anche di produttori differenti, ma collegati al medesimo impianto tramite un unico collettore principale.

  • In un edificio molto alto, tipo sino a 70 metri, la pressione alla base dell'impianto è di circa 7 bar; come si può fare per avere un sistema a vaso chiuso? Non si rischia di dover installare un enorme volume dei vasi?

Per queste tipologie di strutture si possono prevedere differenti soluzioni, come ad esempio quella di porre la centrale termica ad un livello alto, oppure la realizzazione di sottostazioni intermedie dotate di separatore idraulico, capaci di ridurre quindi la colonna d’acqua che insiste ai piani più bassi, in modo tale da ottenere vasi d’espansione di dimensioni inferiori.

Esiste un sito ufficiale di INAIL dove sono pubblicate tutte le circolari emesse e le F.A.Q. relative all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
In aiuto ai tecnici operanti nel settore termotecnico, anche noi di Caleffi abbiamo predisposto un mini sito dedicato alla Raccolta R dove è possibile trovare le principali circolari emesse.

Assolutamente sì, la valvola di scarico termico deve essere dimensionata per garantire una portata di scarico superiore a quella calcolata con le due formule relative al reintegro totale e reintegro parziale. Nel caso una sola valvola non sia sufficiente, è ammesso suddividere la portata richiesta su più valvole di scarico termico. Occorre tuttavia prestare attenzione al loro corretto posizionamento e tenere presente che, dato il punto di installazione differente, l’intervento dei due componenti potrebbe non essere simultaneo.

  • Il verificatore ogni 5 anni è un tecnico INAIL od un tecnico incaricato?

La sola verifica di primo impianto viene svolta da INAIL, in conseguenza alla denuncia sul portale CIVA. Per le altre verifiche periodiche successive, occorre rivolgersi ad enti abilitati come ASL o ARPA. Tali enti devono essere attivati dall’utente, gestore o terzo responsabile dell’impianto, poiché la loro uscita non risulta essere automatica.

Il sistema fail-safe dei dispositivi di sicurezza interviene solamente in caso di malfunzionamento del dispositivo stesso. In tutti gli altri casi si parla di normale intervento dei componenti di sicurezza, pertanto il sistema di sicurezza positiva non viene attivato.

  • Il vaso di espansione deve essere entro la distanza di 1m. Questo vale anche per i vasi a grappolo?

La Raccolta R indica anche il vaso d’espansione tra i dispositivi che devono essere collegati alla tubazione di mandata dell’impianto ad un metro dall’uscita del generatore (capitolo R.3.B punto 1). Tuttavia, per quanto attiene la posizione di installazione del vaso di espansione occorre sottolineare il fatto che tanto le indicazioni contenute nella norma tecnica UNI EN 12823 ed. 2005 “impianti di riscaldamento negli edifici – progettazione dei sistemi di riscaldamento ad acqua”, quanto considerazioni attinenti le sollecitazioni di carattere termico sul vaso di espansione, portano a ritenere preferibile l’installazione del vaso di espansione sulla tubazione di ritorno, evidenziando un refuso nella Raccolta R stessa. In ultimo, sulla questione in discussione, non può non essere rilevato il fatto che nella precedente versione della Raccolta non vi era alcuna imposizione circa l’installazione sulla tubazione di mandata del vaso d’espansione.
Quindi la corretta installazione del vaso o dei vasi di espansione dipende dall’interpretazione che viene data dal tecnico INAIL in sede di verifica di primo impianto.

  • La Barriera idraulica deve essere dimensionata sui 3 generatori?

La barriera idraulica viene dimensionata sul singolo generatore. In seguito a questo, occorre tenere presente che uno scambiatore (utilizzato come barriera idraulica) alimentato con temperatura di primario inferiore ai 110 °C non ricade nel campo di applicazione della Raccolta R, perciò le potenze a valle dello sconnettore non devono essere sommate.

 

  • Quali figure possono firmare un progetto di sostituzione di una caldaia sopra 35kW?

Le denunce devono essere fatte dall’installatore mediante apposita modulistica e inviate all’INAIL prima dell’installazione e/o modifica dell’impianto. L’installatore deve presentare, unitamente alla denuncia, il progetto firmato da un ingegnere o altro tecnico abilitato con indicazione dello schema funzionale dell’impianto e dei dispositivi di sicurezza opportunamente dimensionati. Nel caso in cui l’installatore non sia ancora stato individuato, è possibile che tale denuncia venga fatta dall’utente o dall’amministratore del condominio.

  • In un impianto con volano di ACS alimentato dalla caldaia attraverso uno scambiatore esterno a piastra (quindi con barriera idraulica), il vaso di espansione a servizio del volano può essere intercettato?

In questa configurazione il vaso di espansione a servizio dell’accumulo di ACS esula dall’applicazione della Raccolta R, pertanto è possibile, se non sussistono altri obblighi, utilizzare dispositivi per l’intercettazione e la manutenzione di questo vaso d’espansione.

  • Per quanto riguarda la protezione degli organi di regolazione e sicurezza dal gelo, talvolta emergono problemi con gli enti locali INAIL. Come si può procedere?

In merito al tema del congelamento la Raccolta R risulta poco specifica, infatti dice solamente “vasi di espansione, le tubazioni di espansione, i tubi di sfiato e di scarico devono essere protetti dal gelo ove tale fenomeno possa verificarsi. La soluzione adottata a tal fine deve essere descritta nel progetto.” In base a tale definizione, lascia libertà al progettista di decidere quale sia la soluzione idonea per la protezione dal congelamento del fluido vettore, a patto che venga indicato nella pratica. Nella nostra esperienza abbiamo incontrato diverse soluzioni, come l’utilizzo di cavi scaldanti nelle parti più esposte, adeguato isolamento termico, utilizzo di additivi idonei, per tale motivo non c’è una definizione univoca in risposta a tale domanda. La protezione dal gelo deve essere valutata in base all’installazione. Si tenga presente che la soluzione del cavo scaldante non è sempre ben vista, poiché in caso di interruzione dell’energia elettrica, essi non sono in grado di svolgere il loro compito. Un altro aspetto chiave è il fatto che la Raccolta R è applicata ad impianti utilizzanti acqua pura, quindi non additivata.

  • In una C.T. esistente a vaso chiuso, dove non si è fatta la denuncia INAIL ma i dispositivi di sicurezza sono di recente costruzione, come bisogna comportarsi?

In questi casi occorre procedere con la denuncia e considerarlo come se fosse un nuovo impianto.

  • È vero che i dispositivi di sicurezza hanno una scadenza?

ASSOLUTAMENTE NO, come specificato su tutta la nostra documentazione. Il certificato del fabbricante è il documento che riporta le caratteristiche tecniche della valvola, caratteristiche desunte dalle prove eseguite in sede di certificazione. Il certificato del fabbricante contiene inoltre gli estremi del documento di certificazione. Ogni esemplare della serie a cui si riferisce il certificato del fabbricante, prodotto nel periodo di validità della certificazione PED, risulta certificato a tempo indefinito (non ha scadenza).

  • Nel caso di tre generatori singoli inferiori a 35 KW che insistono sullo stesso impianto, se non uso la barriera come si applica la raccolta R? Devo mettere le sicurezze su ciascun generatore?

In un caso simile occorre trattare i generatori come se fossero in batteria, perciò è possibile utilizzare un unico gruppo di dispositivi di sicurezza, protezione e controllo, a patto che vengano rispettate le distanze massime e le tipologie di dispositivi richiesti per ciascun generatore.

  • Nel caso di impianto esistente in cui è andata smarrita la pratica INAIL e non è più rintracciabile negli archivi INAIL, cosa occorre fare per mettersi in regola?

In una situazione simile, si potrebbe richiedere ad INAIL la documentazione relativa al proprio impianto. Nel caso anche così non si riesce a risalire alla documentazione, occorre procedere come se fosse un nuovo impianto, quindi adeguamento all’edizione 2009 ed effettuare una nuova denuncia.

  • In un impianto con due generatori, inserire una valvola deviatrice per separare l'impianto si può considerare come barriera idraulica?

INAIL non specifica cosa si intenda per barriera idraulica, sebbene ci sia una circolare in cui consente l’uso di scambiatori o serpentini per tale scopo. Tuttavia è stato anche dichiarato che una valvola deviatrice non può essere utilizzata come barriera idraulica in un impianto.

 

 

Categorie in cui appare
Commenti
walter_bertona
15 Gennaio 2021

Prova

Questa domanda serve per verificare se sei o meno un visitatore umano e per prevenire l'invio automatico di spam.