16 Novembre 2020

Le risposte al webinar "Qualità dell'acqua e prevenzione antiriflusso"

Abbiamo raccolto in un unico post le domande che ci avete posto durante il webinar "Qualità dell'acqua e prevenzione antiriflusso". Qui sotto il video registrato.

 

 

La EN 1717 definisce l’acqua di recupero piovana di categoria 5, quindi ad alto rischio, a causa della presenza di elementi microbiologici. In questo caso non si possono installare dispositivi di disconnessione di tipo meccanico (disconnettori) ma occorrono vasche di disgiunzione (tipo AB) opportunamente dimensionate secondo la norma di riferimento.

 

  • Cosa verrà aggiornato nella nuova EN 1717?

I lavori sulla norma EN 1717 sono mirati a rendere più comprensibile, in una appendice dedicata, la corretta applicazione dei dispositivi attraverso casi impiantistici definiti con schemi. All’interno degli schemi saranno inseriti i dispositivi di disconnessione opportuni in modo da facilitare la scelta al progettista.

  • Perché nello schema con sprinkler e vasca di accumulo ci vuole prima un disconnettore?

Lo schema è ripreso dalla norma che riguarda l’antincendio, la UNI EN 16925 “Installazioni fisse antincendio- Sistemi automatici a sprinkler residenziali – Progettazione, installazione e manutenzione”.
Le vasche di accumulo nello schema non sono considerate delle vasche di disconnessione, queste infatti dovrebbero essere omologate secondo la normativa di prodotto specifica (unità di protezione AB).
In questo caso, essendo un serbatoio di accumulo, occorre prevedere un grado di disconnessione adeguato prima di questo. L’acqua contenuta nel serbatoio, stagnante, ha un grado di pericolosità elevato. Alcuni enti prescrivono l’utilizzo di dispositivi di disconnessione di tipo BA per l’antincendio.

  • La UNI EN 1717 inserisce le caldaie murali all’interno della cat. 3 mentre i WC a cassetta addirittura nella cat. 5. Inoltre stabilisce che le valvole di non ritorno sono utilizzabili solo fino alla cat.2. Non dovrebbe quindi essere sempre obbligatorio almeno un disconnettore anche nel civile?

Anche nel civile ci sono casi, effettivamente, in cui il fluido può diventare pericoloso al di sopra della categoria 2, per la quale è prescritta una semplice valvola di ritegno, solitamente installata a livello di contatore sulle utenze domestiche. Va quindi fatta un’analisi più approfondita e dettagliata.
A volte sono gli stessi enti distributori a prescrivere per allacciamenti tecnologici certi apparecchi ben definiti, come un disconnettore di tipo BA.

  • È lecito avvisare l’utente finale nel caso di impianti civili che non utilizzano i disconnettori? E se sì, inviando la norma di riferimento?

Le prescrizioni descritte nelle varie norme sono sicuramente da applicare per gli impianti nuovi, per quanto riguarda invece gli impianti esistenti la situazione deve essere valutata con l’ente gestore.
L’utente dovrà comunque essere informato dall’ente distributore al momento dell’allacciamento attraverso il proprio regolamento. Sarebbe quindi opportuno che norma tecnica e regolamento dell’ente di distribuzione fossero il più possibile allineate.

  • Nel caso di un'abitazione, o un condominio, ove vengono previsti addolcitore e dosatore polifosfati per l'acqua potabile, occorre sicuramente un disconnettore?

Nel caso fosse previsto un addolcitore o un dosatore di polifosfati per acqua potabile la categoria di rischio, secondo la normativa vigente, è la 2. In tal caso è sufficiente una valvola di ritegno di tipo EA.

  • Un condominio composto da tre edifici, con unica centrale idrica, necessita di 3 disconnettori per gli edifici e uno per la centrale?

Ogni edificio facente parte del condominio va disconnesso con opportuni dispositivi a seconda del grado di pericolosità prescritto. Anche l’utenza tecnologica, ad esempio la centrale termica di riscaldamento, va disconnessa con un dispositivo dedicato.
Se invece la centrale termica è unica e alimenta i 3 edifici allora un solo disconnettore, a livello di centrale, può essere sufficiente. All’interno dei 3 edifici, per evitare poi indesiderati flussi parassiti, possono essere installate valvole di ritegno in prossimità di ogni unità immobiliare.
Comunque, per casi particolarmente complessi è sempre bene valutare la soluzione migliore in accordo con l’ente distributore.

  • All’interno di edifici che prevedono diverse tipologie di utenze (negozi, appartamenti e sistema antincendio) occorre disconnettere con appositi dispositivi ogni impianto tecnologico?

Non basta disconnettere al solo punto di allaccio ma occorre analizzare all’interno di un impianto complesso i punti a rischio. L’analisi dovrebbe essere svolta dal progettista in accordo con l’ente di distribuzione.

  • Ho visto molti casi in cui il disconnettore perdeva, perché capita?

Il problema delle perdite è un problema tipicamente dovuto alle impurità presenti nel fluido, le quali depositandosi sulle tenute delle valvole interne ne pregiudicano il funzionamento. La normativa prescrive appunto una Unità di protezione, che comprende anche l’installazione di appositi filtri per ovviare al problema.

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