05 Mag 2021

Le risposte al webinar "Sicurezza ed efficienza negli impianti idrici delle strutture ricettive"

Abbiamo raccolto in un unico post le domande che ci avete posto durante il webinar "Sicurezza ed efficienza negli impianti idrici delle strutture ricettive". Qui sotto il video registrato.

 

 

  • I sistemi più moderni hanno un programma integrato di disinfezione termica. E’ sufficiente?

Questi programmi integrati riguardano la disinfezione termica dell’accumulo ma non sono sufficienti a garantire la disinfezione della rete di distribuzione.

  • Come mai un riduttore di pressione in un circuito chiuso non va bene? Come rimediare?

Il principio di funzionamento di un riduttore di pressione ne prevede la chiusura al raggiungimento della pressione di set-point. In un circuito chiuso e pressurizzato, il riduttore di pressione tenderebbe a chiudersi sempre, ostacolando/impedendo il flusso di ricircolo. Risulta necessario rimuoverlo dal circuito chiuso e riposizionarla al di fuori.

  • E’ possibile sostituire valvole manuali con la serie 116 in un retrofit?

Sì, con debite verifiche sul resto del sistema (la pompa di circolazione in particolare).

  • E’ possibile integrare i sistemi di disinfezione termica nei sistemi di gestione degli edifici?

Sì, le ultime versioni della serie 6000 sono integrabili in sistemi di controllo BMS con protocollo MODBUS-RTU.

  • Nel caso sia stata già fatta una disinfezione chimica iniziale, è comunque necessario installare un sistema di disinfezione termica?

L’integrazione di questi due sistemi è consigliata per garantire il massimo grado di protezione.

  • Fino a dove deve essere realizzata la rete di ricircolo? All’utenza, al piano?

Questo dipende dal tempo di erogazione ACS desiderato. Più capillare il ricircolo, minore il tempo di erogazione.

I valori di temperatura, così come i report di disinfezione, sono salvati in memoria e accessibili da parte dell’utente.

  • Come posso garantire che il trattamento di disinfezione termica sia efficace anche nelle zone terminali e nelle aree di ristagno?

Occorre predisporre dispositivi che permettano di raggiungere i punti distali, come specifici raccordi, by-pass azionabili o stazioni di flussaggio elettroniche. In fase di progettazione è opportuno considerare di minimizzare la presenza di aree di ristagno.

  • L'approccio di disinfezione chimica al momento sembra prevalente. Si può comunque interfacciare anche un trattamento termico?

La scelta del trattamento va fatta in base all'analisi del rischio e ad altri fattori. Va tenuto conto anche del tipo di utenza e della tipologia impiantistica esistente. I due trattamenti si possono, all'occorrenza integrare tra loro

  • Il tempo di arrivo ACS all'utenza è fissato da una norma in caso di ricircolo residenziale e non residenziale?

La UNI 9182 fissa 30 secondi o 3 litri dal prelievo.

Leggi ANCHE il blog post Le risposte al webinar "La disinfezione contro il pericolo Legionella"

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