23 Dicembre 2020

Le risposte al webinar "Raccolta R: cerchiamo di fare chiarezza insieme" (parte 2)

Durante il webinar "Raccolta R: cerchiamo di fare chiarezza insieme" abbiamo raccolto tutte le domande (tantissime!) che ci sono state poste e le abbiamo divise in due parti. Qui sotto potete trovare il video registrato:

 

 

 

  • Anche le pompe di calore ad assorbimento che utilizzano gas metano come combustibile sono escluse dal campo di applicazione della raccolta R?

Citando la Raccolta R: “Per impianto centrale di riscaldamento si intende uno o più circuiti idraulici ad acqua calda sotto pressione, con vaso di espansione aperto o chiuso, servito da generatore singolo o disposto in batteria, da generatore modulare, da scambiatore di calore, e funzionante con combustibili solidi, liquidi o gassosi o con sorgenti termiche con rischio di surriscaldamento (un impianto costituito da uno o più generatori di calore collegati a uno o più apparecchi utilizzatori) (R.1.A punto 2). Continua poi dicendo che “per generatori di calore soggetti alle prescrizioni di cui al D.M. 1.12.75 si intendono le caldaie, a fuoco diretto o non, alimentate da combustibile solido, liquido, gassoso e gli scambiatori di calore il cui primario è alimentato da fluido avente temperatura superiore a 110 °C” (R.1.A punto 3). Queste descrizioni sembrano escludere a priori la pompa di calore dal campo di applicazione della Raccolta R stessa. Occorre verificare se ci siano delle specifiche per tali tipologie di generatore, che mi risultano essere molto recenti come tecnologia.

  • In un impianto del 2005 non denunciato INAIL in cui è installata una valvola di sicurezza con certificato valido fino al 2006, occorre sostituire la valvola prima di un’eventuale denuncia ad INAIL?

Come dichiarato, i certificati dei vari componenti non hanno scadenza, pertanto non sarebbe necessario procedere con la sostituzione della valvola (in linea teorica). In ogni caso consigliamo sempre di far riferimento ai tecnici INAIL del distretto di appartenenza.

  • Il dispositivo di protezione contro la pressione minima è obbligatorio? Ci sono altri modi per ovviare al problema di pressione minima?

La Raccolta R ed. 2009 introduce l’utilizzo obbligatorio di dispositivi di protezione di livello/pressione minima. I pressostati di minima risultano essere i dispositivi più semplici e più comuni per questo tipo di applicazione.

  • L'installazione di valvole di ricircolo antilegionella per vasi di espansione è in contrasto con il divieto di intercettazione dei vasi prescritto dalla raccolta R?

La Raccolta R vieta l’uso di dispositivi di intercettazione e restringimenti di diametro per le tubazioni di espansione.
Occorre comunque valutare se tale vaso d’espansione, nella sua installazione, ricada sotto il campo di applicazione della Raccolta R, quindi se sia alimentato direttamente da uno scambiatore di un pannello solare, o da uno scambiatore il cui primario sia a temperatura superiore ai 110 °C.

  • Quale temperatura massima si può utilizzare per dimensionare un vaso di espansione chiuso in un impianto di riscaldamento non sanitario?

La temperatura di riferimento è la massima temperatura raggiungibile dall’impianto, ovvero la temperatura di intervento della valvola di intercettazione combustibile o della valvola di scarico termico.

  • Per prevenire la formazione di gelo è adeguato l'inserimento di un vostro organo predisposto per gli impianti geotermici?

In merito al tema del congelamento la Raccolta R risulta poco specifica, infatti dice solamente “vasi di espansione, le tubazioni di espansione, i tubi di sfiato e di scarico devono essere protetti dal gelo ove tale fenomeno possa verificarsi. La soluzione adottata a tal fine deve essere descritta nel progetto.” In base a tale definizione, lascia libertà al progettista di decidere quale sia la soluzione idonea per la protezione dal congelamento del fluido vettore, a patto che venga indicato nella pratica. Nella nostra esperienza abbiamo incontrato diverse soluzioni, come l’utilizzo di cavi scaldanti nelle parti più esposte, adeguato isolamento termico, utilizzo di additivi idonei, per tale motivo non c’è una definizione univoca in risposta a tale domanda. La protezione dal gelo deve essere valutata in base all’installazione. Si tenga presente che la soluzione del cavo scaldante non è sempre ben vista, poiché in caso di interruzione dell’energia elettrica, essi non sono in grado di svolgere il loro compito. Un altro aspetto chiave è il fatto che la Raccolta R è applicata ad impianti utilizzanti acqua pura, quindi non additivata.

 

INAIL non specifica cosa si intenda per barriera idraulica, sebbene ci sia una circolare in cui consente l’uso di scambiatori o serpentini per tale scopo. Tuttavia è stato anche dichiarato che una valvola deviatrice non può essere utilizzata come barriera idraulica in un impianto.

 

  • Quando le tubazioni di un campo solare con primario >110 °C e scambiatore di calore (primario/secondario) ricadono nella direttiva PED? E nella marcatura CE?

Poiché la pressione massima ammissibile sicuramente maggiore a 0,5 bar, ne consegue che le tubazioni rientrano sempre nel campo di applicazione della PED.
Inoltre le tubazioni del primario del solare ricadono nell'obbligo di marcatura CE, quando:
DN superiore a 32 e prodotto DN x PS superiore a 1000 bar.
Tali indicazioni sono valide considerando il fluido di tipo non pericoloso e intendendo per PS la pressione massima ammissibile.

  • Chi deve trasmettere la denuncia dell'impianto termico, ai sensi del DM 01/12/75?

Le denunce devono essere fatte dall’installatore mediante apposita modulistica e inviate all’INAIL prima dell’installazione e/o modifica dell’impianto. L’installatore deve presentare, unitamente alla denuncia, il progetto firmato da un ingegnere o altro tecnico abilitato con indicazione dello schema funzionale dell’impianto e dei dispositivi di sicurezza opportunamente dimensionati.
Nel caso in cui l’installatore non sia ancora stato individuato, è possibile che tale denuncia venga fatta dall’utente o dall’amministratore del condominio.

  • In un vecchio impianto termico di potenza 206 kW del tipo a vaso aperto (mai denunciato all'ente di controllo), il vaso d'espansione è collegato sia con una tubazione di carico al generatore sia con la tubazione di sicurezza. La sezione di queste  tubazioni con la normativa attuale è insufficiente. Posso inserire una valvola di scarico termico e lasciare il vaso aperto?

NO. Quella indicata dal richiedente era una possibilità prevista nella precedente edizione della raccolta R ( edizione 1982, cap. R.3.A, punto 3.1 ) e non più contemplata nella edizione in vigore.

  • Nel caso di più generatori in cascata superiori a 35 KW i dispositivi di sicurezza protezione e controllo devono essere presenti su ogni generatore o uno solo per la batteria?

Per i generatori con potenza al focolare superiore ai 35 kW installati in batteria, vige l’obbligo di installazione entro 1 metro di distribuzione lineare dall’uscita del generatore, pertanto i dispositivi di sicurezza, protezione e controllo vanno installati per singolo generatore.

  • Nel caso di due generatori inferiori a 35 kW e NON posti in batteria, senza barriera idraulica, quante serie di componenti INAIL occorre prevedere?

In un caso simile occorre trattare i generatori come se fossero in batteria, perciò è possibile utilizzare un unico gruppo di dispositivi di sicurezza, protezione e controllo, a patto che vengano rispettate le distanze massime e le tipologie di dispositivi richiesti per ciascun generatore.

  • Negli impianti con scambiatore di calore, la valvola di regolazione del flusso sul primario può essere utilizzata anche come valvola di interruzione di sicurezza del fluido primario? Oppure ne occorrono due: una di regolazione ed una di blocco?

Al capitolo R.3.D. si legge “Nel caso in cui il fluido primario sia costituito da vapore o acqua surriscaldata aventi temperatura non superiori a 150 °C, il termostato di blocco e il termostato di regolazione possono operare sulla stessa valvola termoregolatrice installata sul circuito primario.”, stando a tale indicazione, si può utilizzare la medesima valvola, prestando attenzione che deve essere l’installatore a garantire la compatibilità.

  • Impianto misto con un generatore a combustibile solido, un generatore con combustibile gassoso e un generatore a PDC, come procedere? Occorre sommare le potenze dei tre generatori?

Premettendo che la pompa di calore non interviene nella somma di potenze dell’impianto, occorre prestare attenzione al collegamento del generatore a combustibile solido e quello a combustibile gassoso. Nel caso questi due generatori siano separati da una barriera idraulica, non si ricade nella somma di potenze, in alternativa occorre valutare il corretto posizionamento dei dispositivi di sicurezza, protezione e controllo.

  • Posso mettere insieme idraulicamente un generatore a combustibile solido e un generatore a pompa di calore? Occorre prevedere obbligatoriamente uno scambiatore di calore?

È possibile collegare tutte le tipologie di generatore al medesimo impianto, a prescindere dalla presenza della barriera idraulica. Non esistono vincoli di installazione di tale dispositivo di separazione. In caso di sua assenza, se l’impianto rientra nelle specifiche del campo di applicazione della Raccolta R, dovrà essere dotato degli idonei dispositivi di sicurezza, protezione e controllo.

  • In un impianto con caldaia > 35 kW e scambiatori a piastre per l’inserimento su impianto esistente: come si dimensiona la valvola del circuito secondario (lato impianto)? Con la potenza dello scambiatore a piastre?

Nel caso la caldaia, quindi il lato primario, non raggiungono i 110 °C, il lato secondario dell’impianto non ricade nel campo di applicazione della Raccolta R pertanto possono essere utilizzate valvole ordinarie per la sua corretta gestione, dimensionate a protezione dei dispositivi presenti in quel lato di impianto.

  • Una valvola senza maniglia risulta essere una intercettazione?

Nonostante in passato questo stratagemma era molto utilizzato per cercare di aggirare il problema, è stato ormai appurato che, pur non disponendo della leva di manovra, tale componente risulta essere a tutti gli effetti una intercettazione e la sua presenza comporta la bocciatura della pratica INAIL.

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