06 Dicembre 2022

Le risposte al webinar "Il nuovo manuale tecnico Caleffi per l'utilizzo dei riduttori di pressione in ogni edificio, compresi gli high-rise buildings"

Abbiamo raccolto le domande che ci avete posto durante il webinar "Il nuovo manuale tecnico Caleffi per l'utilizzo dei riduttori di pressione in ogni edificio, compresi gli high-rise buildings".

Qui sotto il video registrato.

 

 

  • Ho uno scaldacqua elettrico in bagno, perché la pressione misurata dal riduttore aumenta addirittura fino a 7 bar?

Si tratta di un problema tipico. Avviene di frequente che la pressione aumenti poiché non è stato installato un vaso di espansione. L’acqua, scaldandosi all’interno di un circuito confinato, tende ad espandersi e per questo motivo aumenta la pressione a valle del riduttore, arrivando anche a valori superiori alla pressione di monte e portando allo scarico della valvola di sicurezza. Ciò accade principalmente nei momenti di inutilizzo di ACS. Il vaso di espansione va a compensare l’aumento di volume, contenendo la pressione a valori limitati.

Anche le impurità possono causare un aumento di pressione a valle, l’otturatore non si chiude completamente e la pressione a valle del riduttore tende a raggiungere la pressione a monte a causa del continuo trafilamento. La soluzione è quella di effettuare una manutenzione e pulizia. Fondamentale è anche l’installazione di filtri per prevenire il deposito di impurità sulla sede dell’otturatore.

  • E’ obbligatorio seguire la UNI 9182 per il dimensionamento dell’impianto sanitario in Italia?

No, il progettista può scegliere altre norme tecniche extra-nazionali qualora lo ritenesse più opportuno da un punto di vista igienico e di dimensionamento. Non ci sono riferimenti di legge specifici da seguire che obbligano l’utilizzo della UNI 9182. Ad esempio, per un calcolo semplificato, adatto solo per alcune tipologie di edifici (tipo residenziale), si può utilizzare la EN 806-3. Per il calcolo dettagliato invece, come detto, è la stessa EN 806-3 a proporre i diversi metodi alternativi adottati nei vari Stati.

  • L’installazione in parallelo quando si rende necessaria? Qualche esempio?

L’installazione in parallelo è necessaria in applicazioni dove le portate di acqua sono molto variabili, ad esempio in un albergo dove tra alta stagione e bassa stagione l’occupazione delle camere cambia notevolmente. In questo modo si avrà un controllo ottimale sia con poche camere occupate che con l’occupazione massima durante i mesi di alta stagione.

  • In Italia il primo stadio è utilizzato?

Il primo stadio è richiesto in quei casi in cui la pressione rischia di superare il rapporto di riduzione di 3:1. Si tratta quindi di una situazione che può verificarsi in edifici particolarmente alti, come ad esempio grattacieli e torri. Si tratta di applicazioni sempre più diffuse anche in Italia, in cui il controllo della pressione, oltre che della temperatura, deve essere ottimale.

  • È possibile prevedere per i piani più alti un sistema di sopraelevazione mentre per quelli più bassi sfruttare la pressione di acquedotto?

Nei piani bassi può essere sfruttata la pressione di rete, se sufficiente. Tuttavia non si tratta di una soluzione ottimale perché la pressione in rete può variare notevolmente, quindi il riduttore riduce, regola e stabilizza la pressione in ingresso all’abitazione, andando ad attenuare le oscillazioni di pressione che possono essere presenti nella rete.

  • È possibile che un riduttore di pressione arrivi a rottura? Quali rischi posso avere per i piani inferiori dove la pressione risulta maggiore?

Sì, è possibile che il riduttore di pressione arrivi a rottura, specialmente quando vi sono innalzamenti improvvisi di pressione a valle, ad esempio in caso di colpi d’ariete. La pressione ai piani più bassi, essendo più elevata, può portare a danni maggiori in caso di rottura del riduttore. Comunque, per installazioni particolari, dove occorre prevedere un doppio stadio, è raro che avvenga la contemporanea rottura di entrambi i riduttori, specialmente di quello di primo stadio, a pistone, quindi più robusto.

È sempre bene prevedere una valvola di ritegno per evitare flussi inversi. Non vi è una posizione obbligatoria, può essere installata sia a monte che a valle del riduttore. A valle, in caso di contropressioni, contribuisce alla protezione della membrana.

In caso di rottura della membrana il riduttore si porta in totale apertura perché non vi è più la spinta della membrana a chiudere la sezione di passaggio. Il riduttore non regola più la pressione.

  • Per quanto riguarda il circuito dell’antincendio, sono consigliati due riduttori in parallelo?

Per la rete antincendio, piuttosto di due riduttori in parallelo, potrebbe essere utilizzato un riduttore stabilizzatore di pressione con circuito pilota. In questo modo, la pressione a valle del riduttore viene mantenuta ad un valore fisso anche quando le portate sono molto alte.

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