Caleffi finanzia la scuola del futuro

Finanziamo la scuola del futuro, insieme ad altre grandi imprese novaresi

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Pubblichiamo quanto apparso sul quotidiano LA STAMPA venerdì 18 e mercoledì 23 giugno 2021

A settembre parte il nuovo corso triennale dell’Omar in meccatronica, automazione e robotica, a Oleggio (NO)  

Otto tra le maggiori aziende del territorio hanno fatto squadra con l’istituto tecnico industriale Omar e il Comune di Oleggio per formare i periti del futuro. Meritor, Igor gorgonzola, Colines, Esseco, Rochling, Comoli Ferrari, Caleffi e Cristina Rubinetterie sono le imprese che hanno aderito alla sfida. Grazie al loro sostegno a settembre partirà il nuovo corso di meccanica a indirizzo meccatronica, automazione e robotica nell’Ovest Ticino. Gli iscritti faranno pratica in un laboratorio ad alta tecnologia dal valore di 267 mila euro, finanziato per oltre l’80% dalle ditte coinvolte e per la quota rimanente dal Comune. I locali si trovano a villa Troillet, la dimora dell’Ottocento riqualificata negli ultimi anni dall’ente locale per più di 600 mila euro dove l’Omar si è insediato nel 2018 con il biennio.

La nuova iniziativa completa il ciclo di studi dell’istituto con una proposta triennale, che quindi offrirà l’opportunità di proseguire il percorso formativo a Oleggio dopo avere completato la prima parte. Finora non è stato possibile: l’unica soluzione era quella di trasferirsi nella sede di Novara. Le attrezzature arriveranno in tempo per settembre. Saranno fornite da Siemens e comprendono sistemi di progettazione, controllo numerico computerizzato, plc e altre tecnologie sempre più richieste dall’industria moderna. Impianti già presenti nelle aziende che, però, non appartengono al mondo della scuola tradizionale. Eppure sono indispensabili per fornire nuove competenze in un processo di rivoluzione inarrestabile e sempre più digitale. Si vuole cavalcare l’innovazione con il presupposto che il mondo della meccanica è cambiato. Questa disciplina spazia ormai tra l’elettronica, l’elettrotecnica, la robotica e l’automazione. 

L’idea è realizzare un ponte che collega istruzione e lavoro. I tecnici delle aziende coinvolte saranno ospiti della scuola per affiancare i docenti, a loro volta impegnati in percorsi di aggiornamento. Verranno stabilite corsie preferenziali di alternanza e di inserimento post diploma negli organici delle stesse imprese per chi non dovesse scegliere l’Università. «Si realizzerà un circuito virtuoso - avverte Francesco Ticozzi, preside dell’Omar -. La scuola non può pensare di vivere in una realtà parallela, lontana dalle professioni. Deve anzi adeguarsi alle esigenze delle imprese, che senza una formazione adeguata dei ragazzi si trovano a spendere un sacco di tempo e risorse per correggere il ritardo. Bisogna favorire l’insegnamento con tecnologie all’avanguardia, che gli studenti imparano a utilizzare e ritrovano sul posto di lavoro».  

Come sempre, siamo orgogliosi di fare parte di progetti come questo. Progetti che ci permettono di investire sui giovani e sul nostro territorio, sul presente e sul futuro della nostra azienda e del tessuto sociale in cui è inserita.