Rivista Idraulica 63
14 Febbraio 2023

SISTEMI DI FILTRAZIONE DELL'ARIA

Trovi questo articolo nel numero:
Rivista Idraulica 63
Autore
Ingg. Elia Cremona e Pietro Malavolta

Le unità di ventilazione sono di norma dotate di sistemi di filtrazione dell’aria di rinnovo e dell’aria di ripresa dagli ambienti interni. Nonostante l’aria esterna sia normalmente inodore e incolore, risulta in realtà costituita da una miscela di differenti gas e sostanze invisibili, alcune delle quali possono risultare dannose per la salute. Per questa ragione, la filtrazione dell’aria di rinnovo è un aspetto che permette alle unità di ventilazione di migliorare notevolmente la qualità dell’aria che viene immessa in ambiente, specialmente in aree urbane in cui si riscontrano alte concentrazioni di sostanze inquinanti. La filtrazione dell’aria di ripresa ha invece lo scopo di proteggere i componenti delle unità di ventilazione (in particolar modo il recuperatore di calore) da particelle, polvere ed altre sostanze inquinanti prodotte negli ambienti interni. La Tabella 1 riporta le tipologie di filtri utilizzati tipicamente nel settore del trattamento dell’aria e ne distingue le principali caratteristiche. 

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UNI EN 779

Definisce le classi di prestazione dei filtri in funzione della loro capacità ed efficienza di trattenimento di particelle grossolane e più fini. La suddivisione delle classi viene effettuata in base a specifici test di prova di trattenimento di polvere grossolana oppure di particelle di dimensione fissa, come viene riassunto in Tabella 2. 

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UNI EN ISO 16890

Anche questa norma definisce diverse classi di filtrazione, ma la suddivisione è basata su test di prova che hanno lo scopo di ricavare l’efficienza di trattenimento di particolato atmosferico (PM: Particulate Matter) di diverse dimensioni, essendo quest’ultimo un indice di inquinamento dell’aria correlato al rischio di salute per l‘uomo. La prestazione di un filtro viene quindi indicata dal livello di efficienza nel trattenimento di PM di precise dimensioni (Tabella 3). 

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Corrispondenza tra i metodi di classificazione dei filtri

I due metodi di classificazione citati hanno delle differenze intrinseche tra di loro, sia per le modalità di definizione delle classi di filtrazione, sia per il principio stesso su cui si basano. Seppur non esista una corrispondenza univoca tra le due norme, spesso sono fornite dai costruttori di filtri entrambe le classificazioni. Tuttavia è possibile ricostruire una correlazione empirica (Fig. 9) che fa corrispondere le classi di filtrazione e permetta di avere una linea guida di riferimento. 

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