Schema 4.004
Impianto ibrido con caldaia e pompa di calore, riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria ad accumulo

L’impianto è costituito da un circuito primario che comprende:

  • Caldaia a condensazione;

  • Pompa di calore monoblocco;

  • Separatore idraulico;

  • Accumulo inerziale di acqua tecnica sulla linea di ritorno alla pompa di calore;

  • Due valvole deviatrici per poter attivare le varie condizioni di funzionamento;

  • Dispositivi antigelo per proteggere la pompa di calore monoblocco;

  • Dispositivi di trattamento acqua (defangazione) per la protezione dei generatori ed in generale di tutti i componenti dell’impianto.

Il circuito secondario è costituito da:

  • Collettore da centrale;

  • Gruppo di rilancio diretto;

  • Gruppo di rilancio e regolazione motorizzato.

La produzione di acqua calda avviene attraverso un circuito completo di:

  • Accumulo di acqua sanitaria con due serpentine per lo scambio termico

  • Un miscelatore termostatico meccanico per regolare la temperatura di mandata alle utenze dell’acqua sanitaria.

  • Un gruppo filtro/riduttore di pressione per regolare la pressione dell’acqua sanitaria in ingresso

Questa soluzione è generalmente utilizzata nei seguenti casi:

  • Ristrutturazione: aggiunta di una pompa di calore su un impianto esistente a caldaia murale.

  • Impianti nuovi con utilizzo di generatori non integrati.

I vantaggi sono legati alla possibilità di poter servire un numero di utenze più elevato rispetto alla produzione in istantaneo, e al fatto di poter sfruttare la quota di energia rinnovabile della pompa di calore per la produzione di ACS.

Di contro,  gli svantaggi di questa configurazione sono la necessità di uno spazio tecnico per l’accumulo sanitario e la maggiore complicazione impiantistica.

Lo schema è ottimizzato per un impianto che funzioni sia in fase di riscaldamento che di raffrescamento. La presenza delle due valvole deviatrici permette il funzionamento in diverse configurazioni.

Riscaldamento caldaia + PDC 

In determinate condizioni climatiche e di carico i due elementi possono funzionare in parallelo. La caldaia innalza la temperatura dell’acqua dell’impianto fino ad un certo valore mentre la PDC lavora in mantenimento. I due generatori possono funzionare singolarmente in base al carico termico.

ACS caldaia + Riscaldamento PDC

La condizione di funzionamento più comune è quella in cui la produzione di ACS è demandata completamente alla caldaia mentre il riscaldamento viene prodotto dalla PDC.

ACS caldaia + Raffreddamento PDC

Nella stagione estiva la caldaia produce solo ACS senza necessità di interrompere il raffrescamento dell'impianto di climatizzazione.

ACS caldaia + ACS PDC 

In condizioni di richiesta di acqua sanitaria molto elevata entrambe le macchine possono lavorare in produzione di ACS in contemporanea.

ACS caldaia + Raffrescamento PDC

L'ACS viene prodotta interamente dalla caldaia nell'accumulo sanitario. In questo modo la PDC gestisce solo la produzione di acqua refrigerata per il raffrescamento. Anche il volano inerziale contiene così solo acqua refrigerata.

Nota:
Le apparecchiature di controllo, espansione e sicurezza devono essere correlate alla potenza termica e alle caratteristiche specifiche dell’impianto secondo quanto stabilito dalle leggi e dalle norme vigenti.

La Caleffi S.p.a. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dei dati contenuti in questo documento. Gli schemi non sono sostitutivi della progettazione termotecnica.