Il consumo e la distribuzione di acqua ad uso potabile sono temi sempre più attuali e discussi. Il 12 gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova direttiva europea sull’acqua potabile, con l’obbiettivo di garantire acqua di rubinetto di alta qualità. L’intento è anche quello di abbattere il consumo di acqua in bottiglia al fine di ridurre drasticamente la produzione di rifiuti di plastica. L’Italia risulta il più grande consumatore al mondo di acqua minerale in bottiglia, con 200 litri pro capite consumati ogni anno.
Le abitudini delle persone stanno comunque cambiando sia in ambito domestico sia in ambito pubblico. Basti pensare alla crescente diffusione di borracce riutilizzabili. Sempre più privati, aziende, università e molti altri settori hanno scelto di abbandonare completamente l’utilizzo di bottiglie in plastica per favorire l’impiego di borracce da riempire al rubinetto o presso gli appositi distributori.
Nel confronto tra acqua in bottiglia e acqua di rete bisogna considerare anche altri aspetti oltre a quello ambientale. Principalmente aspetti di tipo igienico, tecnico ed economico (riassunti nella tabella seguente).
Come è possibile notare, sono molteplici i vantaggi a favore dell’acqua proveniente dalla rete pubblica, a patto che questa venga opportunamente controllata e distribuita nelle condizioni ottimali. L’acqua di rete subisce infatti numerosi controlli periodici da parte dell’ente distributore per fare in modo che arrivi alle utenze sempre nelle migliori condizioni e nel rispetto dei parametri indicati dalle norme.
Per questo motivo, tutte le volte che l’acqua viene prelevata, quindi potenzialmente inquinata o comunque modificata nelle sue caratteristiche (odore, sapore, miscelata con altre sostanze o anche solamente riscaldata) vi è un passaggio di categoria di rischio e si rendono necessari dispositivi di protezione della rete idrica.
Va considerato che l’acqua di rete può essere utilizzata in sostituzione dell’acqua in bottiglia ma viene normalmente anche utilizzata per la produzione di altri tipi di bevande.
Dall’acqua di rete si può infatti ottenere acqua filtrata liscia o gassata, oppure rinfrescata, riscaldata per la produzione di tisane o anche aromatizzata.
Sono macchine disponibili in vari formati e utilizzate in diversi settori quali alberghi, uffici, ospedali e aeroporti. Il loro principio si basa sul riscaldamento dell’acqua proveniente dalla rete, alla quale vengono poi aggiunte delle miscele in polvere per ottenere le più svariate tipologie di bevande.
Questa tipologia di distributori di acqua potabile ha quasi completamente sostituito i tradizionali distributori con contenitori ad alta capacità. L’acqua viene prelevata direttamente dalla rete ed opportunamente filtrata, raffrescata e gassata. Tale soluzione consente di ridurre gli ingombri e la manutenzione non essendoci più la necessità di avere il contenitore in plastica da sostituire una volta esaurito.
Si tratta di soluzioni innovative per ambiti residenziali ad alto livello di comfort. Il lavello da cucina oltre a distribuire acqua fredda e calda per i classici utilizzi, consente di avere immediatamente a disposizione acqua bollente per la produzione di bevande calde o per la cottura di alimenti. Per attivare il prelievo di acqua bollente è necessario prima sbloccare il dispositivo di protezione antiscottatura, operando direttamente sul rubinetto specifico con tutte le funzioni incorporate.