I dispositivi di protezione anti-riflusso devono garantire la sicurezza della rete e per questo motivo devono soddisfare le corrispondenti specifiche norme di prodotto. Questa rispondenza può ottenersi attraverso la certificazione da parte di un Ente Notificato, il quale verifica con procedure definite sia le rigorose prestazioni secondo le norme sia la produzione presso il fabbricante. Alla conclusione di tutto l’iter di certificazione, il dispositivo viene certificato con il marchio dell’Ente e ne viene autorizzata la immissione sul mercato. L’Ente in seguito effettua controlli regolari sia sulla produzione sia prelevando prodotti dal mercato.
Non dovrebbero essere installati prodotti, anche solo una semplice valvola di ritegno, se non dotati della corrispondente certificazione.
In Italia vengono accettate le certificazioni rilasciate da enti non italiani sulla base delle normative europee.
I materiali e le apparecchiature utilizzate negli impianti sanitari devono essere conformi alle leggi per il contatto con l’acqua destinata al consumo umano e devono essere inseriti in liste positive e prodotti certificati nel loro rispetto. Inoltre devono essere idonei anche al contatto con i prodotti chimici usati per la disinfezione delle reti.
Non devono quindi danneggiarsi o rilasciare sostanze pericolose, quali piombo e zinco, in caso di trattamento con prodotti chimici o al contatto con acque corrosive. Per risolvere queste problematiche, si assiste ad una sempre maggior tendenza all’utilizzo di nuovi materiali (LOW LEAD CR).