Nessun impianto o sistema può funzionare correttamente e raggiungere il comfort richiesto senza un adeguato sistema di regolazione. Negli impianti termici si è spesso in presenza di variazioni di carico quali ad esempio irraggiamento, modifica della temperatura esterna e affollamento ed è quindi necessario controllare la potenza emessa a seconda dell’effettivo fabbisogno termico. Approfondiremo le modalità con cui i regolatori possono comandare gli impianti, quali sono le tipologie più utilizzate e quali programmazioni si possono adottare in differenti soluzioni impiantistiche.
Questi regolatori servono per controllare la temperatura del fluido termovettore inviata all’impianto. Possono essere regolatori di centrale oppure inseriti all’interno di cassette di distribuzione a servizio delle singole zone. La regolazione può agire su una valvola servo-assistita (vedi Idraulica 56) oppure direttamente sulla potenza del generatore. In base alla strategia di regolazione si dividono in:
- regolatori a punto fisso
- regolatori a punto fisso compensato
- regolatori climatici
Regolatori della temperatura ambiente
Questi regolatori hanno il compito di regolare la temperatura all’interno dei locali serviti da un impianto di riscaldamento o condizionamento. In genere sono anche detti termostati ambiente; essi si possono suddividere in:
- regolatori ON/OFF
- regolatori modulanti
Questi regolatori controllano i parametri dell’aria immessa negli ambiente e trattata in apposite macchine dette unità di trattamento aria (UTA) o centrali di trattamento aria (CTA) con diversi gradi di complessità in base ai trattamenti che si vogliono effettuare sull’aria. Tali regolatori ricevono in ingresso vari parametri tra i quali:
- temperatura/umidità aria di ripresa, mandata e rinnovo
- stato dell’aria (sonda CO2)
- portata aria in mandata
Essi comandano poi organi come serrande per il controllo della portata dell’aria e la portata o la temperatura dei fluidi verso le batterie di trattamento. Successivamente ci soffermeremo maggiormente su quest’ultimo aspetto.
In edifici evoluti i regolatori possono essere raggruppati in un unico sistema che gestisce altre funzionalità come la supervisione e la tele-gestione degli impianti. Tali sistemi vengono generalmente identificati con l’acronimo BMS (Building Management System).