La regolazione climatica (vedi Regolazione della temperatura di mandata) è stata storicamente introdotta nei vecchi impianti dotati di valvole radiatore tradizionali. In questi sistemi, l’assenza di valvole termostatiche non permetteva una regolazione della temperatura negli ambienti e di conseguenza causava un eccessivo riscaldamento oltre che notevoli sprechi energetici. Per compensare, seppur parzialmente, questa mancanza, la possibilità di regolare la temperatura di mandata in centrale termica risultava una soluzione di semplice fattibilità oltre che economica. È una soluzione che oggi è sempre meno adottata, tuttavia si può spesso riscontrare in impianti a servizio di piccole abitazioni private, dove sono presenti valvole radiatore tradizionali senza testine termostatiche.
- Non considera gli apporti gratuiti di calore
- Non consente la gestione delle singole zone
- È particolarmente soggetto agli sbilanciamenti
- Economico e di facile realizzazione
Questa soluzione viene utilizzata per migliorare la gestione degli impianti centralizzati. Prevede una regolazione modulante su ogni singolo radiatore in funzione della temperatura rilevata in ambiente tramite valvola termostatica.
La regolazione in centrale termica è del tipo a punto fisso. La temperatura di mandata viene regolata da una valvola miscelatrice di tipo termostatico oppure controllata da un regolatore elettronico.
- Non consente la gestione degli ambienti in base all’effettivo utilizzo (programmazione oraria)
- Potrebbe creare problemi di instabilità di regolazione, soprattutto su impianti poco bilanciati (le valvole termostatiche potrebbero oscillare durante il loro funzionamento)
- Consente la regolazione della temperatura ambiente anche in caso di apporti gratuiti
- Permette di regolare a valori differenti ciascun ambiente
Questa soluzione unisce i vantaggi dati dall’utilizzo delle valvole termostatiche (termoregolazione in ogni ambiente) a quelli di una regolazione di tipo climatico in centrale termica (temperatura di mandata in funzione delle effettive dispersioni). Trova applicazione anche in impianti molto estesi, poiché consente alle valvole termostatiche di funzionare in condizioni ottimali in ogni stagione (si rimanda a ESEMPIO A: CASO 1, ESEMPIO A: CASO 2; ESEMPIO B).
- Non consente la gestione degli ambienti in base all’effettivo utilizzo (programmazione oraria)
- Consente di adattarsi alle variazioni climatiche.
- Consente la regolazione della temperatura ambiente anche in caso di apporti gratuiti di calore
- Permette di impostare temperature differenti per ciascun ambiente
- Consente di sfruttare al meglio le valvole termostatiche