In un normale riduttore di pressione, quando aumenta la portata richiesta, la pressione a valle diminuisce rispetto alla pressione di taratura. Questo accade poiché cresce la perdita di carico interna del dispositivo. In sostanza, maggiore è la portata richiesta, maggiore sarà la differenza tra la pressione di taratura e quella effettivamente regolata a valle.
Per contrastare questo fenomeno, è possibile utilizzare i cosiddetti riduttori di pressione pilotati (o riduttori stabilizzatori di pressione), la cui particolarità costruttiva permette di mantenere ad un valore costante la pressione a valle, in maniera indipendente sia dalle variazioni di portata, sia dalle variazioni della pressione a monte.
In un normale riduttore di pressione, quando aumenta la portata richiesta, la pressione a valle diminuisce rispetto alla pressione di taratura. Questo accade poiché cresce la perdita di carico interna del dispositivo. In sostanza, maggiore è la portata richiesta, maggiore sarà la differenza tra la pressione di taratura e quella effettivamente regolata a valle.
Per contrastare questo fenomeno, è possibile utilizzare i cosiddetti riduttori di pressione pilotati (o riduttori stabilizzatori di pressione), la cui particolarità costruttiva permette di mantenere ad un valore costante la pressione a valle, in maniera indipendente sia dalle variazioni di portata, sia dalle variazioni della pressione a monte.
Tali dispositivi trovano applicazione nelle grandi distribuzioni e sono composti da:
- valvola principale, al cui interno si trova un otturatore collegato ad una membrana tramite un apposito stelo;
- circuito di by-pass;
- riduttore di pressione pilota, ovvero un riduttore di pressione ad azione diretta installato sul circuito di by-pass.
Il funzionamento è comandato del riduttore di pressione pilota, mentre la valvola principale funge da “moltiplicatore" di ciò che avviene su di esso.
La valvola principale è dotata di una camera superiore che dispone di una presa di pressione e la collega al circuito di by-pass. Sulla parte superiore della membrana agisce quindi la pressione a monte del riduttore pilota, che per semplicità chiameremo pressione di controllo (Pc). Sulla parte inferiore della membrana, invece, agisce la pressione di valle. Per tale motivo quindi, il movimento dell’otturatore della valvola principale dipende dalla differenza tra le pressioni Pc e Pvalle.
Sul riduttore di pressione pilota, installato sul circuito di by-pass, è possibile effettuare la taratura della pressione di valle desiderata (PSET). Il suo funzionamento in sé è analogo a quello di un riduttore tradizionale, ma ha l’ulteriore effetto di “pilotare” la valvola principale.
Quando la pressione di valle aumenta, all’interno del riduttore pilota l’otturatore si muove verso la posizione di chiusura (come in un tradizionale riduttore di pressione). Di conseguenza la portata all’interno del circuito di by-pass diminuisce e la pressione di controllo (Pc) tende, per tale ragione, ad aumentare, creando quindi una forza sulla membrana della valvola principale che porta il suo otturatore in basso verso la posizione di chiusura.
Quando invece la pressione di valle diminuisce si ha il comportamento opposto: il riduttore di pressione pilota si apre maggiormente, la portata all’interno del circuito di by-pass aumenta e di conseguenza si riduce la pressione di controllo (Pc) che agisce sulla parte superiore della membrana principale. Per tale ragione, l’otturatore della valvola principale viene “pilotato” verso l’alto nel senso di apertura.