Le reti di distribuzione di acqua sanitaria devono assicurare ad ogni punto di prelievo (lavandini, docce, ecc.) la corretta erogazione di acqua calda e fredda alle utenze. La buona progettazione di questi impianti passa attraverso diverse fasi, quali la valutazione dei fabbisogni specifici, il dimensionamento della rete di tubazioni, il controllo e la regolazione della pressione.
In questo numero di Idraulica, ci soffermeremo proprio su questo ultimo aspetto, analizzandone l’importanza sotto diversi punti di vista.
Dapprima ci occuperemo dei metodi per innalzare il valore della pressione quando questa risulti insufficiente. A tale scopo, vengono normalmente utilizzati appositi sistemi, detti di sopraelevazione, di cui vedremo le caratteristiche ed i principali parametri per il loro corretto dimensionamento.
In seguito, ci concentreremo sulla condizione opposta, ovvero quella in cui la pressione disponibile è eccessiva e può quindi facilmente comportare malfunzionamenti, rumorosità e sprechi.
Si ricorre in queste situazioni all’utilizzo di riduttori di pressione, dispositivi in grado di regolare opportunamente e mantenere stabile la pressione all’interno delle reti di distribuzione di acqua sanitaria. Particolare attenzione verrà posta alle loro caratteristiche principali, sia dal punto di vista del funzionamento e delle caratteristiche tecniche, sia dal punto di vista della corretta installazione in diverse possibili configurazioni.
Nell’ultima parte di questo numero, verranno presentati alcuni schemi di installazione applicati a diverse tipologie di edifici, evidenziando le scelte progettuali atte a garantire il buon funzionamento.
Infine, esamineremo il tema del risparmio idrico, sempre più attuale e legato alla prospettiva di risparmio energetico e conservazione delle risorse naturali.
A tal proposito verranno trattati, attraverso alcuni casi esemplificativi, i possibili sprechi di acqua derivanti da una regolazione non corretta della pressione all’interno degli impianti sanitari.