Rivista Idraulica 53
03 Marzo 2020

I COSTI ENERGETICI - IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE DI RICIRCOLO

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Copertina Idraulica Caleffi numero 53

La rete di ricircolo rappresenta un costo spesso sottovalutato ma che tuttavia è una parte consistente della spesa per la produzione dell’acqua calda sanitaria.

Tra i fattori che influenzano questa spesa troviamo:

In questo articolo affrontiamo il primo punto: l’intervallo di tempo durante la giornata nel quale la rete di ricircolo viene fatta funzionare.

Negli edifici residenziali, dove non vige l'obbligo di disinfezione continua, si può intervenire su una gestione del ricircolo nell'ottica del risparmio e dell'ottimizzazione dei costi della rete.

La disinfezione termica continua (cioè il mantenimento della temperatura costantemente sopra i 55°C) non esclude la disinfezione periodica giornaliera (cioè l'innalzamento della temperatura sopra i 65°C per un periodo limitato della giornata). Questi trattamenti termici hanno un notevole costo energetico che può essere ridotto se inserito correttamente nella gestione giornaliera del ricircolo.

Per meglio evidenziare la differenza nella gestione della rete di ricircolo analizzeremo i seguenti casi riferiti alla rete dimensionata precedentemente: 

  • rete sempre accesa 
  • spegnimento notturno
  • spegnimento notturno e nelle ore centrali della giornata
  • alternanza di accensione e spegnimento.

Inizialmente trascurerermo la disinfezione termica.

La rete è sempre attiva durante l’intero arco della giornata. L’andamento della temperatura risulta costante come evidenziato dal grafico relativo al caso 1. Tale strategia è la più onerosa in termini di spesa energetica e non è adatta ad edifici di tipo residenziale dove la domanda di ACS è concentrata in alcune ore della giornata.

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Prevede solo uno spegnimento notturno continuo (ad esempio dalle 23.00 alle 6.00). L’andamento della temperatura nella rete è riportato nel grafico relativo al caso 2. 

Il risparmio di energia, pari al 20% rispetto alla rete sempre accesa, è considerevole anche se non direttamente proporzionale alle ore di spegnimento. Ciò è dovuto al fatto che la rete di ricircolo rimane “calda” disperdendo energia, ancora per un lasso di tempo dopo lo spegnimento del circolatore.

È il modo di funzionamento più utilizzato per gli edifici residenziali.

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Oltre che nelle ore notturne, lo spegnimento avviene anche nelle ore centrali della giornata (ad esempio dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00).

Rispetto alle rete di ricircolo sempre attiva (caso 1) si può riscontrare un risparmio energetico del 30%, di cui, come si può notare dal grafico relativo al caso 3: il solo spegnimento notturno di 7 ore porta ad un risparmio energetico del 20%; lo spegnimento di 5 ore durante il giorno, invece, porta ad un risparmio energetico limitato, pari ad un ulteriore 10%. Per le ore di fermo giornaliero ci si aspetterebbe un risparmio maggiore del 10% se confrontato con quello ottenuto con il solo spegnimento notturno. Ciò non avviene poiché la successione degli spegnimenti diurni provoca un minor raffreddamento della rete e conseguentemente un maggior calore disperso. È il funzionamento utilizzato in alcuni contesti residenziali di piccole e medie dimensioni dove il consumo di acqua calda sanitaria è prevalentemente concentrato nelle ore mattutine e serali.

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Prevede un'alternanza di accensioni e spegnimenti (ad esempio ogni 2 ore), frutto dell'errata deduzione che il costo della rete di ricircolo sia direttamente proporzionale al suo utilizzo. Frequenti accensioni del circolatore alternate a periodi di spegnimento sono riportati nel grafico riferito al caso 4. Come si può notare la rete risulta mediamente calda.

Questo comporta un risparmio energetico pari a solo il 17% nonostante il ricircolo risulti inattivo per metà del tempo durante l’arco della giornata.

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Dai casi analizzati si può comprendere che una corretta gestione del tempo di attivazione della rete di ricircolo può portare a considerevoli risparmi (fino al 30%) ma, per ottenere questi risultati, è importante adottare delle strategie che prevedano tempi di spegnimento lunghi e continui come quelli notturni. 

Al contrario risparmi ben più esigui di quelli a prima vista ipotizzabili si ottengono con frequenti accensioni e spegnimenti della rete di ricircolo.

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