Rivista Idraulica 55
25 Marzo 2020

Dimensionamento dei riduttori di pressione

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Copertina Idraulica Caleffi numero 55

Il dimensionamento dei riduttori di pressione prevede essenzialmente i seguenti passaggi:

  • calcolo della portata di progetto; la portata realmente richiesta dalle utenze è molto variabile in funzione del numero di apparecchi ed in particolare della tipologia di edificio. Occorre quindi valutare attentamente questo valore per un corretto dimensionamento;
  • calcolo della velocità; in base alla portata di progetto stimata è opportuno che la velocità dell’acqua rimanga entro valori ottimali (come vedremo in seguito), per garantire un funzionamento preciso e silenzioso del riduttore.

La portata di progetto, come già accennato, dovrà essere ricavata a partire dalla portata totale, con un opportuno fattore di contemporaneità. Non esistono tuttavia norme o criteri specifici per il dimensionamento dei riduttori di pressione, tuttavia è consigliato considerare un coefficiente di contemporaneità anche per tali dispositivi al fine di evitare sovradimensionamenti e garantire un funzionamento ottimale.

La scelta del coefficiente di contemporaneità dipende da vari fattori quali in particolare:

  • la tipologia di utenza
  • il numero e la tipologia di apparecchi

Essendo i criteri di contemporaneità fondati su base probabilistica è chiaro che possono sussistere delle differenze tra i vari metodi e che tali possono risultare più o meno precisi o cautelativi a seconda del caso specifico. L’adozione del criterio di contemporaneità rimane pertanto una scelta del progettista.

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In base alla tipologia di apparecchi e alla portata unitaria (vedi tabella), si ricava la portata totale:

$${G_{totale} = n  · G_{lavello} + n  ·  G_{bidet} + n  ·  G_{...} }$$

dove n è il numero di apparecchi per ciascuna tipologia.

La portata di progetto, noto il fattore di contemporaneità, si ricava come:

$${G_{progetto} = F_{contemporaneità}  · G_{totale} }$$

Comunemente, noto il valore della portata totale, la portata di progetto si ricava dai grafici o dalle tabelle riportate in letteratura tecnica o indicate dalle normative. A tal proposito si rimanda all'Idraulica 50.

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Al fine di evitare fenomeni di rumorosità e rapida usura degli apparecchi di erogazione è consigliabile che la velocità del flusso nelle tubazioni non superi il valore limite di 2 m/s. Come noto, il valore della velocità del flusso dipende dalla portata passante e dalla sezione della tubazione secondo la relazione:

$${V= {10^3 · 4 \over 60 · \pi} · {G_{progetto} \over DN^2}}$$

dove:

  • v = velocità di flusso [m/s]
  • Gprogetto= portata del fluido [l/min]
  • DN = diametro nominale [mm]

Un intervallo consigliato di velocità di flusso, a meno di specifiche di prodotto più o meno restrittive,può essere:

1 m/s < v < 2 m/s

Si sceglierà conseguentemente la dimensione del riduttore di pressione in modo tale da ottenere una velocità di flusso compresa nell’intervallo indicato.

In alternativa al calcolo analitico spesso è possibile utilizzare diagrammi del tipo sotto riportato.

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