Questo articolo analizzerà le diverse operazioni richieste per la corretta scelta ed installazione delle pompe di circolazione negli impianti di riscaldamento.
Negli impianti nuovi si calcola in base alla potenza termica richiesta e al salto termico di progetto.
Negli impianti riqualificati si può invece determinare in base alla potenza termica totale emessa dai radiatori e al salto termico di riqualificazione.
Negli impianti nuovi si calcola come somma delle perdite di carico (PdC) richieste per servire il radiatore più sfavorito.
Negli impianti riqualificati si può invece determinare con formule empiriche del tipo:
Formula valida per impianti bilanciati con valvole DYNAMICAL®
H = PdCCT + PdCRETE + DPDYN
Formula valida per impianti bilanciati con regolatori di ΔP e valvole partner
H = PdCCT + PdCRETE + PdCΔP + ΔPVAL
dove:
H = prevalenza della pompa
PdC CT = PdC componenti CT (centrale termica)
PdC RETE = PdC continue dei tubi che collegano la
CT al radiatore più sfavorito
ΔP DYN = pressione minima richiesta della DYNAMICAL più sfavorita
PdC ΔP = PdC regolatori esterni di ΔP
ΔP VAL = pressione minima richiesta dalla VTS più sfavorita
Le PdC della rete si possono determinare con la formula:
PdC RETE = L · r · 1,3
dove:
L = lunghezza tubi fra CT e valvola più sfavorita
r = valore delle perdite di carico lineari costanti, generalmente variabile da 10 a 20 mm c.a./m
1,3 = fattore di correzione per PdC localizzate
Come già accennato, la scelta delle pompe deve essere effettuata in base alle portate e prevalenze massime previste, senza superdimensionamenti, in relazione alla continuità o meno del servizio che si intende garantire.
Le pompe inoltre devono essere poste in opera in posizioni che rispettano le prescrizioni dei costruttori e che consentono un adeguato raffreddamento dei loro motori e delle centraline elettroniche.
Negli impianti con regolatori esterni di ΔP si deve (in base alle indicazioni di progetto) provvedere alla taratura sia dei regolatori sia delle VTS preregolabili dei radiatori.
Negli impianti con VTS di tipo DYNAMICAL, si deve invece provvedere solo alla taratura di queste valvole.
Come già visto non è consigliabile (specie in impianti riqualificati) forzare troppo il calo delle pressioni al diminuire della portata, c’è infatti il rischio che alcuni radiatori rimangano freddi.
Va anche considerato che eventuali interventi di adeguamento della curva di regolazione comportano costi che, in relazione dell’esiguità dei risparmi ottenibili, sono ammortizzabili solo dopo non pochi anni di esercizio dell’impianto.
A lavori ultimati l'impianto deve essere pulito con una o più risciacquature e, se necessario, col supporto di appositi additivi per facilitare la rimozione delle varie impurità, incrostazioni calcaree e ossidi di ferro.
In fase d’avvio dell’impianto, deve essere attenta-mente verificata la pressione di carico, in quanto una pressione non sufficiente può causare fenomeni di cavitazione e far entrare aria nell’impianto.
Deve essere, inoltre, evitata la marcia a secco: situazione che si verifica quando sono presenti sacche d’aria nella camera del rotore e che può danneggiare seriamente la pompe, in quanto gli elementi rotativi non sono correttamente raffreddati né lubrificati.