Mirko
30 Marzo 2022

Buongiorno
Nel mio condominio formato da 15 appartamenti in 6 palazzine è presente un impianto centralizzato con pompa di calore per il riscaldamento a pannelli radianti.
La pompa di circolazione che distribuisce il fluido verso gli appartamenti è del tipo DAB evoplus 100/200 ed è collocata in caldaia.
Ciascun appartamento è dotato di collettori con pompe di ricircolo della Wilo e testine termostatiche regimate da uno o più termostati (ogni appartamento ha scelto quanti e dove collocarli).
Attualmente è il circolatore posto in caldaia è regolato su “giri costante” al 50% dei giri max, che determina una prevalenza di circa 5 metri. Inoltre la PDC è controllata sulla sonda collocata sul tubo di ritorno delle utenze termiche.
Noto che in alcune giornate calde la PDC rimane spenta per un lungo periodo nel pomeriggio fino a quando la temperatura rilevata dalla sonda scende sotto il setpoint. A quel punto la PDC riparte. Se tuttavia non c’è richiesta da parte delle utenze e quindi non circola acqua nell’impianto noto che la temperatura dell’impianto primario della PDC continua ad aumentare senza però che la sonda rilevi un innalzamento della temperatura sul ritorno delle utenze. Arrivato ad un certo valore di temperatura la PDC va in blocco con allarme di alta pressione trasduttore. Ho provato a impostare il controllo della PDC sul ritorno dell’impianto primario ma, non essendoci inerzia (manca infatti un accumulo inerziale tra PDC e impianto), la dinamica del fluido è troppo rapida con conseguenti eccessivi cicli di accensioni e spegnimenti della PDC.
È possibile impostare il circolatore della caldaia per funzionare tra una portata minima è quella derivante dalla richiesta delle utenze in modo che ci sia comunque circolo di acqua nell’impianto anche laddove tutte le utenze sono soddisfatte?
Grazie per la gentile risposta

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