Le reti di ricircolo possono essere suddivise nelle seguenti tipologie, in base al punto dove vengono collegate alla tubazione di adduzione dell’ACS:
- ricircolo all’utenza;
- ricircolo al piano;
- ricircolo alla colonna.
Il ricircolo all'utenza o al collettore è tipologia di ricircolo più ramificata che raggiunge direttamente i punti di prelievo delle utenze.
Tra i vantaggi tale soluzione consente il maggior comfort possibile nell’erogazione dell’acqua calda sanitaria e, inoltre, permette di ridurre al minimo i rami della rete di adduzione dell’ACS nei quali non viene mantenuta l’acqua in costante circolazione.
Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante in tutte quelle strutture dove possono sussistere problemi igienico-sanitari, come ospedali, case di cure e alberghi.
Tuttavia, il ricircolo all’utenza presenta costi di realizzazione alti e, nelle reti molto estese, problematiche connesse al corretto bilanciamento delle portate.
Per queste ragioni risulta il sistema più utilizzato nelle strutture sanitarie, alberghiere e, per garantire un miglior comfort, nelle abitazioni private di grandi dimensioni o di pregio.
Il ricircolo al piano è la tipologia di ricircolo che raggiunge le cassette di distribuzione degli alloggi. Permette di ottenere un buon livello di comfort con costi inferiori rispetto alle reti di ricircolo all’utenza. È la soluzione maggiormente utilizzata negli edifici residenziali che presentano distribuzioni prevalentemente orizzontali. Sono inoltre le uniche reti di ricircolo che consentono di installare correttamente i contatori di ACS di alloggio.
Il ricircolo alle colonne è la tipologia di ricircolo che raggiunge le adduzioni in sommità alle colonne montanti negli edifici. È una soluzione molto diffusa poiché di facile realizzazione. Inoltre permette, con l’inserimento di opportuni dispositivi, il corretto bilanciamento delle portate sulle colonne.